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| CITAZIONE (EdoardoA @ 30/12/2023, 11:47) Nemmeno io lo credo.
Anzi, si può dire che in Francia non è neanche mai esistito (se non in maniera molto aleatoria e superficiale, come il Rattachisme) un vero e proprio irredentismo su base linguistica, impersonato dal modello "principe" italiano e tedesco (fatto proprio da molti altri Paesi europei, soprattutto nella parte del Continente ad est della linea Stettino-Trieste). Quando (e se) i nazionalisti francesi sognano espansioni territoriali, molto raramente basano le proprie rivendicazioni sulla lingua francese. Del resto, il più famoso degli obiettivi espansionistici francesi (il confine sul Reno) non aveva nulla di rivendicazione irredentista per come la intendiamo noi. Sì, sono d'accordo. Poi, per quanto riguarda la nostra Valle d'Aosta, vorrei ricordare che l'unica francofonia reale che c'è è quella scolastica e dei toponimi. Il francese non è più lingua materna né veicolare già da molto tempo ed i Valdostani non si sentono per niente francesi da molto tempo pure semmai ci si siano mai sentiti! Il tentativo di annessione gaullista del secondo dopoguerra, peraltro contrastato da molti francesi illustri sia civili che militari, nacque da una reazione vendicativa verso l'Italia per l'aggressione subita nel 1940 e le occupazioni Italiane di territorio francese fino al 1943. Direi fuoco di paglia. La situazione della Romandia svizzera è diversa: lì c'è una vera francofonia, il francese essendo la lingua materna e veicolare di grandissima parte della popolazione ma non mi risulta affatto che vi siano irredentismi di sorta verso la Svizzera da parte della Francia. Nel tornare velocemente alla questione Spagna - Sardegna, io credo che se un minimo irredentismo ci potesse essere, esso sarebbe più che altro veicolato da un'improbabile Catalogna indipendente ma non da una Spagna presa nel suo complesso. |
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