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Forum Irredentismo e Nazionalismo italiano

Trattato di pace di Parigi per l'Italia del 1947

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declegio
view post Posted on 27/9/2006, 21:12     +1   -1




esattamente un mese e mezzo dopo avviene la strage di vergarola, spiaggia di pola, che falciò un centinaio di civili tra cui numerosi bambini, strage compiuta con l'intento di dare l'ultima spallata alle poche certezze che i polesani avevano di rimanere.
 
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IRREDENTISTA
view post Posted on 5/10/2006, 13:26     +1   -1




Secondo me questo è il più completo sito dedicato alle FOIBE.
Visitatelo è il MIGLIORE di tutti, c'è di tutto, ma proprio TUTTO, anche le cose più "impensabili":

https://digilander.libero.it/lefoibe/

P.S.: Se volete, potete anche scaricarvi l'intero sito sul vs computer, basta che mandiate un'e-mail al 'grandissimo' ideatore del sito e lui vi risponderà mandandovi il link x scaricarlo tutto.
 
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Patriota91
view post Posted on 5/10/2006, 14:02     +1   -1




CITAZIONE (IRREDENTISTA @ 5/10/2006, 14:26)
Secondo me questo è il più completo sito dedicato alle FOIBE.
Visitatelo è il MIGLIORE di tutti, c'è di tutto, ma proprio TUTTO, anche le cose più "impensabili":

https://digilander.libero.it/lefoibe/

P.S.: Se volete, potete anche scaricarvi l'intero sito sul vs computer, basta che mandiate un'e-mail al 'grandissimo' ideatore del sito e lui vi risponderà mandandovi il link x scaricarlo tutto.

Un fantastico sito grazie IRREDENTISTA
 
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view post Posted on 20/10/2013, 08:04     +1   -1
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Una chicca per chi è interessato ad un approfondimento sugli studi politico-diplomatici ed anche sul versante storico di questo trattato. Sono riuscito, dopo parecchio tempo, a rintracciare la gazzetta ufficiale francese relativa al giorno in cui la Francia ufficialmente ratificò il Trattato di Parigi nel 1947. Veramente interessanti le considerazioni che vi sono svolte. Ho ritenuto, come sempre,di condividere in questo forum le mie ricerche. Mi dispiace: ovviamente è in francese e solo coloro che comprendono questa lingua potranno appieno capire i vari interventi. Ma è meglio di niente.
La discussione sulla ratifica del trattato di pace incomincia da pag.2108 e si conclude con l'approvazione di fronte a più di un centinaio di astensioni critiche su 627 deputati di cui si componeva l'Assemblea Nazionale Francese nella IV^ Repubblica (1946-1958).

Per chi è interessato al download, il file pesa 7,73 Mb in totale.Il link è sottoelencato.

www.sendspace.com/file/4rwqrh
 
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view post Posted on 20/10/2013, 23:14     +1   -1

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E' un contributo molto importante, sopratutto perchè svela un certo "dubbio" , nato dall'ambiguità del comportamento italiano, prima contro e poi co (non alleata ma co-belligerante), infatti quasi tutti quelli che hanno preso la parola parlano del dubbio "stiamo punendo l'italia Fascista che non esiste più o la nuova italia"?
Oltre che su tenda e briga, parlano anche del confine orientale e delle colonie, mostrando come, dando per scontato un ritorno di rodi alla grecia, si domandano quanto l'eritrea debba essere data all'etiopia (in un'intervento si sottolinea quanto gli italiani ci abbiano speso li) ed anche la tripolitania (quando il piano di divisione della libia era tripolitania all'italia, cirenaica all'egitto e fezzan alla francia.)
Insomma è una discussione che un pò m fà "spostare" il giudizio sulla francia, dove da sempre avevo pensato che il loro scopo era punire l'italia...almeno qualcuno di loro ha pensato che forse non c'era bisogno di punire cosi tanto o semplicemente hanno fatto autocritica e hanno realizzato che la situazione italia fascista - italia cobelligerante con gli alleati era abbastanza simile alla francia di vichy- francia partigiana di degaulle.
 
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view post Posted on 21/10/2013, 14:11     +1   -1
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Esatto,Fulvio. Mi era sempre rimasto il dubbio del tenore del dibattito sulla ratifica del trattato di pace. Sono rimasto molto colpito sin dall'inizio quando lo stesso relatore dice che il trattato è senz'anima , tutt'al più fermo all'anno 1815. Così come ho raccolto i vari interventi in cui si specifica la grandezza dell'Italia e la necessità di tornare velocemente ad una stretta collaborazione,girata la dolorosa pagina. Minimizzano molto le "minime" rettifiche al confine occidentale, quasi-a detta di un oratore- fossero più una manutenzione della frontiera ed alcuni-non pochi, sia da destra che da sinistra- si spingono fino a considerarle inutili. Tutti pongono l'accento sull'opportunità di lasciare in amministrazione all'Italia gran parte del territorio delle colonie pre fasciste, così come spesso piovono le critiche sulla durezza delle clausole su Trieste e la Venezia Giulia che alcuni non condividono neanche. Tutti si spingono a dire che il trattato e la guerra non spazzano via l'amore per la grandezza ed il genio d'Italia.
Diciamo che tutto ciò mi ha, di primo acchitto, molto sorpreso. Sorpreso che dalla più alta Istituzione francese dell'epoca venissero fuori queste considerazioni ad appena due anni dalla fine della guerra.
Al di là di eventuali sentimenti italofili-si diceva peraltro che Bidault lo fosse-io credo che nella politica francese dell'epoca ci fosse quanto meno una sincera preoccupazione su come stessero evolvendo le cose in Europa. La guerra fredda si stava avvicinando a grandi passi e la situazione esigeva la massima unità fra i Paesi d'Occidente di medesima cultura. Questa preoccupazione è reale e quindi l'esigenza di "chiudere la pratica" al più presto. E debbo dire che le questioni confinarie di derivazione del trattato furono metabolizzate con molta lentezza e senza strappi da parte francese: il trattato obbligava a chiudere il cerchio dell'incippamento dei nuovi tratti di frontiera entro un semestre dalla sua entrata in vigore e cioè,in teoria, entro il 15 Marzo del 1948. L'ultimo atto vi fu invece a Giugno del 1989, 41 anni dopo, passando per il '48, il '62,il '63,il '75!! La Commissione di Conciliazione fra Italia e Francia per le questioni economico-sociali, derivanti dalle rettifiche ex art.83 T.d.P., fece poi un ottimo lavoro, spesso favorevole agli interessi Italiani, per ricomporre le problematiche rimaste. Tutt'altra cosa avvenne-come si sa- al confine orientale, ma quella è un'altra storia.
 
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view post Posted on 21/10/2013, 15:34     +1   -1

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Si diciamo che alla fine giustificano la presa di tenda e briga per quello che era con molto pragmatismo, che sono da prendere giusto perchè "forse" ci poteva essere un vantaggio nella gestione idroelettrica dell'alto roja (dove però ammettono che rimanendo il basso in italia, le cose andavano cmq concordate tra i due stati)

Sull'innamoramento politico, diciamo che tutti in Francia sapevano quello che De Gaulle non voleva ammettere, che anche loro erano una nazione "sconfitta" e quindi, dovevano muoversi per fare lega comune con le altre nazioni, contro lo strapotere Americano o Russo.
E' ovvio che c'è sempre un rapporto di "amore" tra Francia e Italia che, a volte, sfocia nel conflitto di interessi visto che entrambe come direttive di espansione hanno il mediterraneo (mai realmente diviso in una zona occidentale francese ed in una centrale italiana) (Ma anche qui l'italia è avvantaggiata avendo anche i balcani da guardare)

Come continuazione territoriale di produzione e cultura però le due nazioni sono allineate tra loro, senza contare che effettivamente entrambe hanno il problema germanico da sempre (chi a est chi a nord) da bilanciare.

In quest'ottica mi domando perchè la proposta francese per il confine orientale, visto che anche nei dibattiti, molti criticano sia la soluzione del TLT , sia la stessa proposta francese...eppure li erano loro gli aghi della bilancia, sia per non fare il TLT , sia per un confine migliore, bastava che si allineassero alla proposta inglese ed almeno pola e tutta la costa istriana sarebbero rimaste in italia.
 
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view post Posted on 21/10/2013, 17:00     +1   -1
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Sì, c'è uno strano rapporto fra le due,non c'è dubbio.
Comunque sia, all'atto del trattato d pace non si poteva far di più. Non è che la Francia avesse il peso dell'ago della bilancia, tutt'al più un compito di mediazione, come si vede anche criticato in patria, nell'Assemblea Nazionale. Fulvio, ricordati che praticamente tutta l'Istria era occupata dalle forze titine e che Stalin e l'URSS allora appoggiavano la Jugoslavia pressoché completamente. Se non ci fosse stato quell'accordo, forse non vi sarebbe stato trattato. Saremmo finiti come la Germania con occupazione militare alleata indeterminata e frontiere non definite ed in contestazione. Non so se sarebbe stata la soluzione migliore, francamente. La Francia non ha deciso nulla, non ne aveva la possibilità, ha solo mediato per chiudere il trattato. Mai la Russia avrebbe concesso Trieste e parte dell'Istria all'Italia facendo sgomberare con forza l'esercito jugoslavo da lì. L'errore grave era stato fatto nel '45 con la firma della linea Morgan da parte delle forze angloamericane, consentendo di fatto alle forze jugoslave di impadronirsi di tutta l'Istria ad eccezione della piccola enclave di Pola.
 
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view post Posted on 21/10/2013, 17:10     +1   -1

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Effettivamente come non darti torto.
 
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view post Posted on 21/10/2013, 18:35     +1   -1
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CITAZIONE (FulvioDip @ 21/10/2013, 18:10) 
Effettivamente come non darti torto.

Come non darti torto significa che me lo dai, il torto, ma non capisco che c'azzeccherebbe con l'effettivamente dell'inizio del tuo post.
Non perché io voglia avere ragione, solo per capire se hai inteso le mie argomentazioni. La Francia allora non contava nulla, solo formalmente era fra i Quattro Grandi, come si soleva dire...il potere della Russia, vulneratissima dalle truppe hitleriane, era ormai immenso...fra l'altro le sue armate, anche per interposta persona (Tito, per esempio) dilagavano nell'Europa Centrale fino all'Adriatico. Il T.L.T. con occupazione angloamericana ha almeno salvato Trieste dagli Slavi.
 
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view post Posted on 21/10/2013, 21:53     +1   -1

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No mars sono completamente d'accordo con te, ho "usato male" l'italica lingua sopra^^.
Anche se oggettivamente "hai torto" o "darti torto" vuol dire che sto dicendo "hai sbagliato" o stai "sbagliando", la negazione davanti dovrebbe voler dire "non stai sbagliando" quindi non ti sto dando un torto.

Indipendentemente dalla semantica, hai ragione negli interventi.

Oggettivamente a parer suo, l'unica cosa che la Francia poteva fare al massimo era rifiutare le rettifiche territoriali per il resto doveva piegarsi al volere degli altri e forse è proprio questa condizione (ben capita dai francesi) li faceva dubitare se era il caso di accanirsi troppo con l'italia che poteva essere una grande amica in chiave futura.
 
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view post Posted on 21/10/2013, 22:02     +1   -1
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CITAZIONE (FulvioDip @ 21/10/2013, 22:53) 
No mars sono completamente d'accordo con te, ho "usato male" l'italica lingua sopra^^.
Anche se oggettivamente "hai torto" o "darti torto" vuol dire che sto dicendo "hai sbagliato" o stai "sbagliando", la negazione davanti dovrebbe voler dire "non stai sbagliando" quindi non ti sto dando un torto.

Indipendentemente dalla semantica, hai ragione negli interventi.

Oggettivamente a parer suo, l'unica cosa che la Francia poteva fare al massimo era rifiutare le rettifiche territoriali per il resto doveva piegarsi al volere degli altri e forse è proprio questa condizione (ben capita dai francesi) li faceva dubitare se era il caso di accanirsi troppo con l'italia che poteva essere una grande amica in chiave futura.

Niente di che, in quel contesto hai usato una negazione di troppo :asd:
Totalmente d'accordo con le tue affermazioni,Fulvio, affermazioni che del resto avevi già fatto in altri thread, prima di questo. La Francia ebbe lo status di "grande" Potenza solo grazie a Churchill e agli Inglesi.
L'importanza di questo insperato contributo relativo a quel dibattito è proprio qui: conferma questa tesi,addirittura per bocca di taluno degli oratori susseguitisi nel dibattito sul trattato di pace con l'Italia.
Un aperçu historique davvero istruttivo.
 
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view post Posted on 22/10/2013, 13:43     +1   -1

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Ovviamente quando intendo rettifiche territoriali, intendo quelle dalla parte loro, lasciare briga e tenda che oggettivamente con il senno del poi, potevano anche fare vedendo quanto poco è cambiato a loro ad averle , ma ricordando anche quanto poco è cambiato a noi cederle (se non a livello storico e culturale).
Probabilmente , rinunciandovi, avrebbero fatto la più grande operazione "commerciale e pubblicitaria" della storia in italia e la Francia sarebbe stata ricordata come una "amica" che non ha voluto nulla in cambio, invece dell'ambiguo comportamento da "mercante" nel prendersi 2 pezzi di terra.
 
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view post Posted on 22/10/2013, 18:04     +1   -1
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CITAZIONE (FulvioDip @ 22/10/2013, 14:43) 
Ovviamente quando intendo rettifiche territoriali, intendo quelle dalla parte loro, lasciare briga e tenda che oggettivamente con il senno del poi, potevano anche fare vedendo quanto poco è cambiato a loro ad averle , ma ricordando anche quanto poco è cambiato a noi cederle (se non a livello storico e culturale).
Probabilmente , rinunciandovi, avrebbero fatto la più grande operazione "commerciale e pubblicitaria" della storia in italia e la Francia sarebbe stata ricordata come una "amica" che non ha voluto nulla in cambio, invece dell'ambiguo comportamento da "mercante" nel prendersi 2 pezzi di terra.

Quoto assolutamente e questo è stato pensato anche da Francesi, in effetti, nella stessa Assemblea Nazionale. Totalmente inutile quell'annessione...il resto in effetti è proprio del tutto minimo.
 
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view post Posted on 22/10/2013, 19:32     +1   -1

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Grazie per lo splendido documento! Oltretutto un'occasione per mettere alla prova il mio francese (mai studiato, maledetta pigrizia).
 
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55 replies since 23/9/2006, 17:42   1528 views
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