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Forum Irredentismo e Nazionalismo italiano

Valle d'Aosta

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view post Posted on 9/3/2024, 19:19     +1   -1
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CITAZIONE (afullo @ 9/3/2024, 16:48) 
Quindi formalmente ci sarà un secondo cambio di nome, non un annullamento del primo...

Credo proprio di sì ed è questa per me la follia burocratica. Siamo abituati pressoché sempre a complicare le cose semplici. Sarebbe bastato modificare il nome ma, invece, il processo deve ricominciare da zero. Dunque, in fondo, nella sostanza, tutto ciò per non cambiare nulla. :=/:
 
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view post Posted on 9/3/2024, 20:11     +1   +1   -1
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C'è chi da tutta questa forma ci fa uscire lo stipendio, mi sa...
 
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view post Posted on 23/3/2024, 23:54     +1   -1
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En 1957, quand le gaulliste Gaston Palewski avait été nommé ambassadeur à Rome, en le recevant pour la remise des lettres des créances, le président Gronchi l’avait prévenu : « L’Italie est un beau pays, vous y serez toujours bien reçu, mais ne mettez pas les pieds au Val d’Aoste.

Non conoscevo questo piccolo ammonimento diplomatico del Presidente della Repubblica Gronchi che, nel 1957, ricevendo il nuovo ambasciatore francese a Roma, il gollista Gaston Palewski, lo avvertì: l'Italia è un bel Paese, voi sarete sempre ben accolto, ma NON mettete piede in Valle d'Aosta. :asd:

Edited by Mars Pianeta Rosso - 24/3/2024, 00:12
 
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view post Posted on 24/3/2024, 12:36     +1   -1
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Visto che questo convegno interessante sul confine del Monte Bianco si terrà domani 25 marzo nella parte Italiana del massiccio (Skyway - Pavillon, territorio del comune di Courmayeur), lo posto qui nel filone dedicato alla Valle d'Aosta. Mi riservo di seguirne gli esiti che potrebbero rappresentare degli spunti di riflessione per la soluzione del contenzioso secolare sulla vetta più alta delle Alpi.
https://aostasera.it/eventi/convegno-monte...-senza-confini/
 
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view post Posted on 26/3/2024, 23:43     +1   -1
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CITAZIONE (Mars Pianeta Rosso @ 23/3/2024, 23:54) 
En 1957, quand le gaulliste Gaston Palewski avait été nommé ambassadeur à Rome, en le recevant pour la remise des lettres des créances, le président Gronchi l’avait prévenu : « L’Italie est un beau pays, vous y serez toujours bien reçu, mais ne mettez pas les pieds au Val d’Aoste.

Non conoscevo questo piccolo ammonimento diplomatico del Presidente della Repubblica Gronchi che, nel 1957, ricevendo il nuovo ambasciatore francese a Roma, il gollista Gaston Palewski, lo avvertì: l'Italia è un bel Paese, voi sarete sempre ben accolto, ma NON mettete piede in Valle d'Aosta. :asd:

Ci fu un motivo preciso, per esempio che Palewski aveva sostenuto in qualche modo le istanze annessioniste?
 
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view post Posted on 27/3/2024, 00:27     +1   -1
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CITAZIONE (afullo @ 26/3/2024, 23:43) 
Ci fu un motivo preciso, per esempio che Palewski aveva sostenuto in qualche modo le istanze annessioniste?

Non credo personalmente. C'è però da dire che lui era stato con De Gaulle dal 1940 ed era affascinato dal Général.
Credo che Gronchi, viste le grandi simpatie gaulliste del nuovo ambasciatore, avesse voluto mettere le mani avanti.
Ma Palewski fu un ottimo ambasciatore, amava l'Italia e contribuì a far migliorare sensibilmente i rapporti tra i due Paesi. Del resto, il viaggio di De Gaulle in Italia nel 1959, a 100 anni da Solferino, fu un gran successo ed il merito fu anche suo.
Era parecchi popolare, invitacva molta gente in ambasciata a Palazzo Farnese, ritenuta, anche in Francia, una sede diplomatica di eccellenza.
Fra l'altro contribuì ad agevolare la firma del trattato definitivo tra Italia e Francia per l'utilizzo delle acque del bacino del Moncenisio.
 
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view post Posted on 27/3/2024, 13:22     +1   -1
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Può essere allora. Però, essendo passati ormai 12 anni, e partecipando Italia e Francia alla stessa alleanza militare da 8, sarebbe dovuta essere una questione chiusa, molto più di Trieste italiana che fu formalizzata definitivamente soltanto con Osimo quasi due decenni dopo.
 
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view post Posted on 27/3/2024, 14:05     +1   -1
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CITAZIONE (afullo @ 27/3/2024, 13:22) 
Può essere allora. Però, essendo passati ormai 12 anni, e partecipando Italia e Francia alla stessa alleanza militare da 8, sarebbe dovuta essere una questione chiusa, molto più di Trieste italiana che fu formalizzata definitivamente soltanto con Osimo quasi due decenni dopo.

No, non è così. Nel 1965, quindi anni dopo dalla nomina di Palewski, nel corso dell'inaugurazione dell'apertura del traforo del Monte Bianco sul lato Italiano, De Gaulle fece riferimento al fatto che si trovava in Valle d'Aosta , regione con la quale molte cose vengono condivise con la Francia. L'irritazione dell'altro Presidente, quello Italiano, Saragat, fu abbastanza palese. Tutto l'incontro fu breve e piuttosto glaciale e sulla RAI vennero censurate le parole del Presidente francese.
Credo che la cosa sia stata metabolizzata soltanto molti anni dopo, forse oltre gli anni '90. Ricordo che quando la Lega era nordista, si vociferò circa l'indipendenza o l'annessione della Valle d'Aosta alla Francia. Vennero in regione dei figuri d'oltrefrontiera, probabilmente innocui ma chissà...resta il fatto che furono inviati prontamente un bel po' di carabinieri per stoppare qualunque, possibile sviluppo.
Tra Italia e Francia ci sono diversi scheletri nell'armadio anche se si cerca di nasconderli per bene per quieto vivere. La Francia sa benissimo che l'Italia è parecchio puntigliosa sul tema e, in genere, si guarda bene dall'interferire.
 
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view post Posted on 27/3/2024, 14:22     +1   -1
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Ah, bene ma non benissimo.

In effetti con gli austriaci a Bolzano ci fu la leva del non mettere il veto sulla loro adesione alla UE, che nei primi anni '90 li portò a rinunciare definitivamente ad ogni loro velleità sugli altoatesini (anche se ogni tanto se ne escono ancora con qualche sparata, vedi doppio passaporto), con i francesi ad Aosta invece non ci poté essere nulla del genere.

Ma i francesi avrebbero visto di buon occhio una Vallee indipendente? Non per altro, ma se poi qualcuno anche da loro avesse avanzato istanze d'indipendenza...
 
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view post Posted on 27/3/2024, 14:31     +1   -1
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CITAZIONE (afullo @ 27/3/2024, 14:22) 
Ah, bene ma non benissimo.

In effetti con gli austriaci a Bolzano ci fu la leva del non mettere il veto sulla loro adesione alla UE, che nei primi anni '90 li portò a rinunciare definitivamente ad ogni loro velleità sugli altoatesini (anche se ogni tanto se ne escono ancora con qualche sparata, vedi doppio passaporto), con i francesi ad Aosta invece non ci poté essere nulla del genere.

Ma i francesi avrebbero visto di buon occhio una Vallee indipendente? Non per altro, ma se poi qualcuno anche da loro avesse avanzato istanze d'indipendenza...

L'Austria non ha mai invaso l'Alto Adige se non quando fu unita alla Germania dal 1938 al 1945. Ha aiutato i terroristi ma non ha alcuna capacità militare rispetto all'Italia, a prescindere dal diritto internazionale, comunitario, eccetera.
La Francia ha, invece, invaso la Valle d'Aosta con l'intenzione originaria di annettersela a seguito di uno dei suoi "plebisciti". Inoltre, è assai potente, almeno in teoria, dal punto di vista militare. Tutto ciò, in combinazione con i tentativi annessionistici Italiani nel periodo 1940-1943, crea un possibile pericolo. Ovvio che il fatto di stare nella stessa organizzazione militare ed economico-politica riduce di molto il rischio, ma non si può dimenticare così come non lo dimenticano i francesi, per esempio, sull'Alta Roja a loro ceduta nel 1947. Credo siano molto attenti.
 
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view post Posted on 27/3/2024, 14:37     +1   -1
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CITAZIONE (Mars Pianeta Rosso @ 27/3/2024, 14:31) 
L'Austria non ha mai invaso l'Alto Adige se non quando fu unita alla Germania dal 1938 al 1945. Ha aiutato i terroristi ma non ha alcuna capacità militare rispetto all'Italia, a prescindere dal diritto internazionale, comunitario, eccetera.
La Francia ha, invece, invaso la Valle d'Aosta con l'intenzione originaria di annettersela a seguito di uno dei suoi "plebisciti". Inoltre, è assai potente, almeno in teoria, dal punto di vista militare. Tutto ciò, in combinazione con i tentativi annessionistici Italiani nel periodo 1940-1943, crea un possibile pericolo. Ovvio che il fatto di stare nella stessa organizzazione militare ed economico-politica riduce di molto il rischio, ma non si può dimenticare così come non lo dimenticano i francesi, per esempio, sull'Alta Roja a loro ceduta nel 1947. Credo siano molto attenti.

Beh, se alcuni nostri concittadini si mettono a ragionare come fanno sul conflitto russo-ucraino, per cui secondo loro la Russia non può essere contrastata dall'Ucraina visto che è una potenza nucleare, siamo fritti! :.D:
 
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view post Posted on 27/3/2024, 14:42     +1   -1
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CITAZIONE (afullo @ 27/3/2024, 14:37) 
Beh, se alcuni nostri concittadini si mettono a ragionare come fanno sul conflitto russo-ucraino, per cui secondo loro la Russia non può essere contrastata dall'Ucraina visto che è una potenza nucleare, siamo fritti! :.D:

La Francia non è la Russia. Ha smesso di essere imperialista nel 1815, almeno in Europa. E non c'è alcuna possibilità che si muova in modo ostile contro di noi. Inoltre, come sappiamo, la NATO, leggasi gli Stati Uniti, la bloccherebbe subito.
Il nostro rapporto con gli Stati Uniti è essenziale, su questo non ho mai cambiato idea.
 
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view post Posted on 27/3/2024, 14:44     +1   -1
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CITAZIONE (Mars Pianeta Rosso @ 27/3/2024, 14:42) 
La Francia non è la Russia. Ha smesso di essere imperialista nel 1815, almeno in Europa. E non c'è alcuna possibilità che si muova in modo ostile contro di noi. Inoltre, come sappiamo, la NATO, leggasi gli Stati Uniti, la bloccherebbero subito.
Il nostro rapporto con gli Stati Uniti è essenziale, su questo non ho mai cambiato idea.

Sisi chiaro, era per dire che ai fan di Putin secondo i quali la Russia può vincere in qualunque momento grazie alle sue armi di distruzione di massa, andrebbe proposto il teorico (ma appunto praticamente impossibile) scenario italo-francese, per mostrare loro come gli equilibri internazionali odierni sono tali per cui (almeno oltre un certo limite) gli altri non stanno a guardare se tu riversi tutta la tua potenza su uno più debole...
 
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view post Posted on 27/3/2024, 15:09     +1   -1
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CITAZIONE (afullo @ 27/3/2024, 14:44) 
Sisi chiaro, era per dire che ai fan di Putin secondo i quali la Russia può vincere in qualunque momento grazie alle sue armi di distruzione di massa, andrebbe proposto il teorico (ma appunto praticamente impossibile) scenario italo-francese, per mostrare loro come gli equilibri internazionali odierni sono tali per cui (almeno oltre un certo limite) gli altri non stanno a guardare se tu riversi tutta la tua potenza su uno più debole...

Ovviamente quello che sostieni qui è giusto, non posso che concordare. Comunque, al di là dei brutti ricordi, dei rancori, dei dispetti e delle insofferenze che possono esistere fra l'una e l'altra Nazione delle Alpi Occidentali, resta il fatto che minacce dirette alla nostra integrità territoriale non ve ne sono in nessuna parte delle nostre frontiere continentali.
Poi è da dire, in onestà intellettuale, che i piccoli territori alpini, tra cui l'Alta Roja, che abbiamo perduto nel 1947 ce li siamo un po' cercati. Non solo dichiarammo guerra alla Francia, ma prima abbiamo annesso di fatto nella parte centro nord dell'arco alpino poco più di 800 kmq. di territorio francese, mentre, nella parte sud, nella costa, la città di Mentone e occupammo Nizza ed oltre nonché la Corsica nel 1942. Come si dice? La guerra la si inizia in un certo modo ma non si sa quando e come la si finisce. Mai più aggressioni, ma dobbiamo essere molto forti militarmente, comunque.

Anciennes-et-nouvelles-limites-dans-les-Alpes-Maritimes

La rettifica di confine sulle Alpi Marittime nel 1947. la più significativa tra quelle concesse alla Francia (560 kmq. su di un totale di 709 kmq.)
 
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