Occit@n |
|
| Ciao a tutti!
La questione di Briga e Tenda cedute alla Francia nel 1947 è il risultato finale di un'operazione molto più complessa e articolata che aveva come fine l'annessione di ampie regioni del Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria allo stato francese.
De Gaulle aveva da tempo preparato un piano di invasione "de facto" che gli doveva garantire una sostanziosa correzione del confine occidentale.
In Liguria dovevano passare sotto la sovranità francese tutta la costa e l'entroterra ligure da Ospedaletti fino al confine, con le cittadine di Ventimiglia, Vallecrosia, Bordighera e le valli Roja, Nervia e Verbone. Sembra addirittura che in origine si prevedesse l'annessione di più della metà della provincia di Imperia spostando il confine a San Lorenzo al Mare e inglobando quindi anche Sanremo e Taggia.
Questa fase si concretizzò immediatamente con l'occupazione militare di Ventimiglia il 25 Aprile 1945 e lo spostamento del confine ai Piani di Borghetto alle porte di Bordighera.
In Piemonte l'annessione francese prevedeva il passaggio alla Francia delle Valli predute con il Trattato di Utrecht (parte della Valsusa e val d'Isere) nonchè la Val Maira ma anche altre valli del cuneese. Anche qui sembra che anche Cuneo dovesse passare alla Francia.
Questi territori vennero immediatamente posti sotto il controllo militare francese il 26 e 27 Aprile 1945 con posti di blocco a Borgo San Dalmazzo e a Rivoli.
In Valle d'Aosta venne attuata una vera e propria annessione da parte delle truppe francesi che al comando del genarale Doyen invasero tutta la regione fino a Quincinetto.
L'invasione francese non passò inosservata agli alleati che intimarono alla Francia il ritiro immediato e il ripristino dei confini del 1939.
De Gaulle per tutta risposta minacciò di marciare e occupare militarmente Torino!
Nei territori occupati la Francia si diede un gran da fare per organizzare dei referendum FARSA il cui risultato era scontato ovvero il rattachement alla madre patria francese!
Questa situazione caotica durò per qualche mese, ma con gli accordi di Caserta gli alleati imposero ai francesi il ritiro totale entro i confini del 1939 e tutti i territori passarono di nuovo sotto l'amministrazione italiana demandando qualsiasi rettifica al futuro trattato di pace.
Questo, secondo me, è uno dei motivi che costrinsero in seguito il Governo italiano ad accettare la linea di confine proposta dai francesi per il confine orientale. Linea assai penalizzante per l'Italia che a differenza di quella americana o britannica decretava l'annessione di tutta l'Istria alla Yugoslavia.
Nelle zone che avevano subito l'occupazione la Francia finanziò dei comitati per l'annessione che facevano propaganda, donando soldi e cibo in cambio del voto.
Gli alleati alla fine concessero alla Francia solo piccole rettifiche dettate da motivi strategico-militari lungo il crinale alpino. Briga e a Tenda erano sotto le fortificazioni del Colle di Tenda, di Cima Marta e del Saccarello, non era possibile quindi arrivare a inglobare queste postazioni senza annettere i due paesetti alpini.
Vi erano inoltre le centrali idroelettriche di San Dalmazzo di Tenda che appena costruite da Mussolini fornivano una cospicua quantita di energia elettrica indispensabile per la ricostruzione.
La Francia cercò alla fine organizzare un referendum truccatissimo dove vennero iscritti all'anagrafe dei due comuni dei soggetti mai risultati residenti al 1939 ma il cui voto era a favore dell'annessione e viceversa vennero escluse dal voto più di mille persone ritenute non fidate. Il risultato scontato vide la vittoria dei favorevoli all'annessione. I due comuni passarono quindi alla Francia il 18 Settembre 1947 e da allora l'italiano LINGUA MADRE DEL 100% DEI RESIDENTI cessò di esistere.
Occit@n
|
| |