CITAZIONE (_Raziel_ @ 6/9/2009, 17:54)
una domanda che non vuole essere per niente provocatoria, ma ci sta: considerato che nelle alpi occidentali non c'era la micidiale macchina militare alleata, ma solo i maquis francesi e pochi coloniali con le pezze al culo peggio della repubblica di salò, che facevano gli alpini concretamente per difendere il settore loro assegnato? Missione non impossibile se consideriamo che ad inizio guerra i reparti francesi, lasciati soli dal governo centrale resistettero all'esercito italiano ancora fresco.
Se ti riferisce alle azioni messe in atto dai partigiani per contrastare l'occupazione francese del 1945, bisogna senza ombra di dubbio dire che si schierarono contro la stessa e cercarono in tutti i modi di impedire l'annessione dei territori alla Francia.
A Ventimiglia si giunse allo scontro armato quando i francesi issarono la bandiera francese sulla torre del municipio e i partigiani la strapparono rimettendo quella italiana!
Partirono diverse sventagliate di mitra e alla fine ci si accordò perchè venissero issate sulla torre entrambe.
I partigiani non abbandonarono mai Ventimiglia durante l'occupazione militare francese e furono loro che immediatamente invocarono l'intervento degli alleati per impedire una annessione de facto.
Partigiani armati presidiarono per tutti i mesi dell'occupazione tutti gli uffici pubblici, dal Comune, alle Poste, al Telegrafo, alle Scuole, alla Stazione etc. a testimoniare alla popolazione che l'Italia era presente e non se ne era andata.
Questo malgrado i francesi avessero immediatamente riempito di cartelli in lingua francese ovunque, avessero imposto la moneta francese, avessero vietato l'arrivo di quotidiani e pubblicazioni in lingua italiana, avessero dotato tutti di un lasciapassare per recarsi in...............ITALIA!
Malgrado poi i francesi donassero soldi e cibo in cambio di un voto per il prossimo referendum, la totalità della popolazione che stava rientrando dopo lo sfollamento era assolutamente contraria a una annessione alla Francia.
A Briga e a Tenda invece riuscirono abilmente a manipolare i registri dei residenti in quanto molti brigaschi e tendaschi nati in quei luoghi ma trasferiti per ragioni di lavoro in Costa Azzurra furono reiscritti con diritto di voto.
Viceversa furono eliminati dai registri molti sfollati non ancora rientrati.
Questa operazione fu possibile grazie ad un infiltrato, venduto, mezzosangue di padre francese e madre brigasca che fu riuscì a farsi nominare sindaco provvisorio (e poi definitivo) subito dopo l'occupazione il suo nome era Aimable Gastaud!
Questo personaggio fu uno degli artefici del piano di occupazione francese e avendo pieno accesso agli archivi, in accordo con i servizi segreti francesi, ne curò la falsificazione!
Pensate che tra i voti espressi per la Costituente nel 1946 e quelli per il referendum mancavano all'appello circa 1000 persone che non furono ammesse a votare!
Di questa truffa colossale lo Stato italiano si disinteressò completamente anche se fu addirittura denunciata da L. Blum capo dell'allora Partito Socialista Francese!