Trieste, medaglia d'oro al valor militare

Francamente ha dato fastidio anche a me. Come fosse un colpo al cerchio ed uno alla botte. Infatti,al riguardo, il Sindaco è stato criticato per questo da alcuni dei componenti che fanno parte della sua stessa maggioranza.
Nondimeno io ritengo importante l'aver fissato formalmente la celebrazione della fine dell'occupazione jugoslava a Trieste il 12 giugno, cosa che ha peraltro "trascinato" anche analoghe iniziative nei Comuni di Monfalcone e Gorizia.
Non posso poi che concordare con quanto rappresentato circa Pella e Craxi, quest'ultimo per la famosa questione di Sigonella.

Opinione tua, Patrizio, che non è comunque la mia.
Visto che la nomina del Sindaco e della relativa Giunta dal 1993 si effettua con necessarie coalizioni e sistema maggioritario, mi auguro che questa maggioranza, l'anno prossimo, venga ricondotta dalla cittadinanza di Trieste se non altro per non tornare indietro rispetto a quel poco o abbastanza (dipende dalle opinioni) che si è fatto.
Lo dico anche perché inorriderei a vedere in Trieste, non criticate e magari più che tollerate da chi governa la città, le bandiere jugoslave e la stella rossa.

Ribadisco di avere un'opinione diversa dalla tua.
Comunque queste sono tutte discettazioni che avranno conferme o smentite l'anno prossimo a seguito delle elezioni comunali.
Poi ne riparleremo.

La mia opinione l'ho illustrata prima e si basa anche su presupposti giuridico-amministrativi legati all'elezione del governo cittadino.
A parte l'auspicio di un "rinsavimento" su certe questioni di cui abbiamo parlato, come dicevo, la legge prevede praticamente solo due schieramenti maggioritari. Il centro destra ed il centro sinistra(con minoranza slovena al seguito).
Ora, a me pare evidente chi si debba comunque votare. In mancanza di un optimum personale-io personalmente non voterei mai CP ma non m'interessa rinfocolare polemiche se non vengo " trascinato"- scelgo fra due "mali" il male minore, cioè, per me, il centro destra anche se il Sindaco candidato restasse Di Piazza.
Tutto qui.

Purtroppo allo stato, almeno, non aggiungiamo nulla alla discussione in quanto ripetiamo gli stessi concetti: libero tu, Patrizio, di pensare giusto, vista la situazione di cui abbiamo già parlato, astenerti o votare scheda bianca o nulla che dir si voglia alle prossime elezioni comunali triestine, libero io, fossi cittadino della bellissima Trieste, di votare (o, comunque, tifare dall'esterno) per il centro destra anche con a capo Di Piazza se così venisse deciso dalla coalizione.

Sì, il rispetto per le persone e le relative convinzioni attengono alla libertà dell'individuo, non si discute su questo. Le ideologie possono dialetticamente essere contestate secondo le proprie sensibilità ma resta fermo il principio sopracitato. A Trieste come altrove.

Per conoscenza storica, "scavicchiando" sul web, sono riuscito a trovare il link agli atti esteri della diplomazia degli Stati Uniti del 1947, all'epoca considerata "top secret" e, ovviamente, in un momento successivo, desecretata, nella quale, in lingua inglese, vengono narrate, quasi giornalmente (sono 84 pagine quelle che interessano, da me tutte lette) le vicende della costituzione del Territorio Libero di Trieste ed anche riferimenti alla demarcazione provvisoria del nuovo confine italo-jugoslavo sulla "linea francese".

Ho ritenuto di pubblicarlo qui perché, al di là dell'interessantissima (almeno per me) cronistoria dei fatti occorsi, vi è, espressa, ai più alti livelli della diplomazia anglo-americana postbellica, l'intendimento, poco dopo l'entrata in vigore del trattato di pace Italiano, quindi tra settembre ed ottobre del 1947, di effettuare la partizione del T.L.T. assegnando all'Italia la ex zona A con tutta Trieste ed il suo porto. L'analisi delle motivazioni alla base di questa decisione è molto lucida e mi ha sorpreso giacché non ero a conoscenza che questo fosse stato già rappresentato così precocemente.

Pongo qui il link dell'opera in questione per chi è interessato, Buona lettura.

https://books.google.it/books?id=8mdNAQAAM...nepage&q&f=true

Notizie positive in vista delle prossime elezioni comunali a Trieste. Il "polo" indipendentista si è fratturato e l'ex alleato più moderato, Triesteuropea, ne è uscito per incompatibilità politica e di carattere. Dunque il fronte TLT, particolarmente anti italiano ed anti istituzionale, resta completamente isolato nell'ambito del panorama politico triestino.
Per maggiori notizie e per chi è interessato, pongo qui il relativo link informativo.

www.triesteallnews.it/2021/01/16/f...a-di-carattere/