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Forum Irredentismo e Nazionalismo italiano

Cippi di confine in Italia

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Gafi.90
view post Posted on 10/9/2010, 17:33     +1   -1




bellissime foto, complimenti!
 
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view post Posted on 10/9/2010, 17:43     +1   -1
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Grazie Gafi, preciso che,in questo caso, l'unica mia è quella del Lago di Braies, come ho scritto sopra. :]:
 
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view post Posted on 10/9/2010, 18:02     +1   -1
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Ora alcune foto realizzate da me negli ultimi 6 anni.

Inopinatamente, i Francesi hanno rimesso il cippo di confine al colle geografico del Moncenisio...una chicca storica beninteso...purtroppo nessun valore giuridico...

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Il confine sul Colle del Piccolo San Bernardo, dopo una nevicata d'Agosto.

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In Valle d'Aosta, verso il confine di Stato italo-svizzero

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L'ultimo lembo d'Italia ripreso a due metri all'interno del territorio francese a 2641 mt. di quota.

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Gafi.90
view post Posted on 10/9/2010, 18:16     +1   -1




che spettacolo quella in valle d'aosta!
 
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view post Posted on 10/9/2010, 18:25     +1   -1
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Caro Gafi, l'Italia è bellissima...un Paese fantastico. Sulle sue bellezze naturali, artistiche, culturali, architettoniche non mi deluderà mai,mai.
E' veramente il bel Paese, peccato che la politica lo rovini.
 
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view post Posted on 10/9/2010, 19:23     +1   +1   -1
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Alcune considerazioni... Il primo cippo del 1920 è fatto in pietra veramente bella, cos'è? sembra granito, ma non me ne intendo.
Quello odierno più che un cippo mi sembra una placca in pietra, sarà che vogliono far risaltare i confini meno possibile nei nuovi cippi, magari nemmeno hanno tanta voglia di sostituirli e in ogni caso il meno visibile e più sobri possibile, il contrario di ciò che si è semrpe fatto, una lenta assimilazione alla semplice cartellonistica che delineano la separazione tra regioni o province.
Quel cippo davanti allo Chaberton, in un sentiero così arido è veramente triste. Ok i francesei hanno il monte, e adesso? ci costruiranno qualche bunker atomico dentro, non so, a cosa gli è valso se non semplicemente vanagloriarsi di dire che il loro confine comprende l'intera montagna anziché finire sulla vetta come sarebbe stato geograficamente giusto e come era.
Se non volevano rischiare costruissimo un forte nei pressi dei loro confini bastava imporre nelle trattative di pace la smilitarizzazione per una fascia di confine, come spesso si è fatto altrove.
Bene che hanno ripristinato il cippo originario, anche se solo come attrazione turistica, qualche nazionalista francese temo non sarà d'accordo eheh.
Domanda sul colle del piccolo san bernardo: quello dovrebbe essere il nuovo confine, prima dove arrivava, e dove sta il famoso ospizio omonimo che abbiamo perso col passo?

L'ultima foto col laghetto è meravigliosa, tutti gli italiani dovrebbero vedere bellezze simili e sapere che fanno parte della loro nazione, sono sicuro ci sentiremmo tutti un poco più uniti. Dove ti trovavi, che lago è?
 
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patriota toscano
view post Posted on 10/9/2010, 19:27     +1   -1




Salve, ci sono cippi simili anche sul confine orientali o sono stati rimossi dai titini o chi per loro ??
 
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view post Posted on 10/9/2010, 20:18     +1   -1
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Intendi sul confine fino al '40?
Penso che qualcosa ci sia ancora, i cippi di solito sono in località poco frequentate, sono ancora presenti molte casematte del Vallo Alpino che ad oriente era particolarmente sviluppato in numerose piccole opere invece di grandi forti come ad occidente, quindi penso anche i più modesti cippi lo siano.
 
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view post Posted on 10/9/2010, 23:09     +1   -1
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Allora, vediamo di rispondere con ordine.

@ Gabriele:
Cippi italo-austriaci
Fino al Monte Elmo, prendendo quindi tutto l'Alto Adige, sono stati di pertinenza Italiana e costituiti di marmo bianco di Lasa, mentre dal Monte Elmo fino al Monte Forno sono stati di competenza austriaca e costituiti di marmo grigio di Carinzia,
Il confine italo-francese ha marcatori meno belli, ma, nei tratti non rettificati nel '47, assai storici.

Chaberton
No, Gabriele. Prima del '47 la frontiera non si limitava a passare sulla sua cresta ma andava parecchio al di là inglobando in Italia tutto il massiccio. Lo spartiacque alpino principale è infatti più ad Ovest. Linee delle cime e spartiacque principale a volte non coincidono. Questo capita anche in altri punti del confine italo-francese.

Moncenisio
Quella foto è del 2004. Da allora non sono andato più sul Moncenisio. Sarei curioso di vedere se c'è ancora.Comunque anche lì, come in Valle Stretta, si nota una certa influenza della vicina Italia. Al Passo anche bandiera Italiana. La maison franco-italienne dispensa notizie ed informazioni in entrambe le lingue, alcuni hotel vicino la diga sono gestiti da Italiani.

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Colle del Piccolo San Bernardo

Il lago di cui parli è il Lago Verney sotto il Colle del Piccolo San Bernardo.

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Il confine italo-francese sul colle è cambiato a più riprese dal 1725 fino al 1947. Nel 1861 inglobava l'Ospizio Mauriziano stesso protrendendosi un bel po' sul versante orograficamente francese. Nel 1947 venne operata una rettifica di confine di 3,22 kmq che ristabiliva il confine sul cromlech megalitico, esattamente sullo spartiacque principale.
Oggigiorno la collaborazione fra le due Nazioni sul passo è esemplare: si tratta cioè di un vero condominio per quanto concerne la ex dogana francese, il giardino botanico e l'Ospizio che è diventato un luogo di informazioni turistiche, bilingue, sulla zona e i due versanti.
Per completezza, pubblico qui una cartina con i vari cambiamenti del nostro confine nella zona.

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L'Ospizio

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@ patriota toscano

I cippi del vecchio confine di Rapallo erano numerosissimi. Il lavoro per l'incippamento durò fra i tre ed i quattro anni negli anni '20.
Per cui, come ha detto Gabriele, ne sono rimasti alcuni indenni dalla furia titina.
Avevo una foto, non mia, di un vecchio cippo nella zona del Passo della Moistrocca, nella parte più alta, a Nord, della vecchia frontiera italo-jugoslava.
Eccola...da lontano.
Inserisco anche il link al forum dove si parla delle fortificazioni del Vallo alpino in quella zona.

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www.vecio.it/forum/viewtopic.php?f=9&t=3089
 
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view post Posted on 11/9/2010, 10:49     +1   +1   -1
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Almeno il lago è rimasto nella giurisdizione italiana. Non nego che si siano fatti passi avanti, e va dato atto alla francia di aver fatto, almeno in queste piccole zone, quanto era possibile, a parte un vero e proprio trasferimento di sovranità, per ridare all'Italia quanto le aveva tolto.
Però questi condomini, come nell'altra discussione sull'Istria, si fanno sempre a spese del suolo italiano, è questo che non mi sta bene. Mai una volta che ci sia un condominio, che ne so tipo al Tarvisio, dove il territorio è manifestamente transalpino, e questo secondo me crea confusione, crea l'idea, potenzialmente esplosiva che i confini, dopo tutto, sono "sacri" come diceva qualcuno, e che all'interno di essi si possa fare e disfare.
 
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view post Posted on 11/9/2010, 11:21     +1   -1
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Sì al Piccolo San Bernardo, anche se rettificato, il confine è perfetto dal punto di vista geografico. Il lago è uno dei laghi naturali più grandi della Valle d'Aosta, di origine glaciale e misura poco più di venti ettari.
E' vero, fra Francia ed Italia, malgrado la barriera alpina, c'è molta collaborazione transfrontaliera ormai. Ed è un bene in sè.
Non ho però capito cosa intendevi circa Tarvisio, zona altrettanto bella e prospiciente al punto triconfinale Italo-austro-sloveno.
 
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view post Posted on 11/9/2010, 13:08     +1   +1   -1
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Intendevo, che se per Tarvisio, piccolo territorio transalpino di enorme valore strategico, potrei capire una collaborazione in questo senso, nel quadro della sovranità italiana (ma mi rendo conto che i rapporti sono più difficili che con la francia e forse c'è una ostilità locale visto che la popolazione è completamente italofona), mi risulta più difficile accettare compromessi per territori entro il nostro confine naturale sancito dalla displuviale.
 
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view post Posted on 11/9/2010, 13:55     +1   -1
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CITAZIONE (_Raziel_ @ 11/9/2010, 14:08)
Intendevo, che se per Tarvisio, piccolo territorio transalpino di enorme valore strategico, potrei capire una collaborazione in questo senso, nel quadro della sovranità italiana (ma mi rendo conto che i rapporti sono più difficili che con la francia e forse c'è una ostilità locale visto che la popolazione è completamente italofona), mi risulta più difficile accettare compromessi per territori entro il nostro confine naturale sancito dalla displuviale.

Se ti riferisci ai territori ceduti nel '47, ti capisco e comprendo bene l'amarezza. Meglio. la condivido :lol:
Ma tant'è...la vita spinge al minimalismo finché non si crea un'alternativa "migliore"....certo, la prospettiva di rientrarvi dalla porta principale anziché da quella di "servizio" sarebbe molto ma molto più interessante e gratificante per noi....ma questi "condomini" sono meglio di esserne completamente esclusi.
Che pena, però...
 
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view post Posted on 11/9/2010, 16:27     +1   +1   -1
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Sì hai ragione, ma solo appunto per rientrare dalla finestra da dove siamo stati fatti uscire dalla porta... Vedo che tu comprendi, non vorrei però, in questa foga di europeismo, che ci si "compiaccia" addirittura di vedere un minimo di partecipazione italiana in territori che per diritto dovrebbero essere nostri in esclusiva. Siam felici perché c'è ancora un po' di Italia lì, anche se non si conteggiano quei territori nella superficie nazionale, però rimaniamo sempre consapevoli che è un compromesso amaro, e non una situazione soddisfacente.
E, a mo' di chiosa finale, per riallacciarmi all'altra discussione di reading, finché si parla di azione unilaterale, in cui uno stato, conscio del suo errore, o quantomeno disponibili a trattare SOLO ED ESCLUSIVAMENTE su quelle terre strappate, senza contropartite assurde, ok, pur tristemente possiamo accettare il condominio.
Ma, se lo stato contermini, per mettere di fatto le mani su un altro pezzo di Italia, offre quello che ha preso e ci chiede un altra parte per amministrare insieme il tutto dobbiamo dire forte e chiaro NO!
Deve essere infatti palese che quel territorio non è suo, e ci fa un bel regalo mettendolo sul banco delle trattative pretendendo che noi ci mettiamo qualche altra città. Se vuole amministrare in condominio, ok, perché purtroppo non possiamo riaverlo, ma si tratta solo su quello, e non su altro. Sarebbe come dire, per fare un esempio tra privati, siccome io ti ho rubato la macchina, ma avevi tolto l'autoradio, ora "ti permetto" di usare in condominio la TUA stessa macchina, purché tu ci rimetti l'autoradio dentro, e magari anche la benzina e ti occupi della manutenzione, così puoi usarla ogni tanto, ma ovviamente la macchina che ti ho rubato mia resta.
Non è una presa per il culo?
Ecco perché non concepisco simili iniziative, che certo sono contrarie alla filosofia irredentista.
 
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view post Posted on 11/9/2010, 17:10     +1   -1
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D'accordo con te Gabriele...pensa che quando reading parlava di Venezia Giulia ed Istria ho interpretato come tale il territorio croato e sloveno già Italiano....e non già "cedere" a questa ipotetica regione anche Tarvisio,Gorizia e Trieste :eek:
Se è così, evidentemente no!
 
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1178 replies since 30/8/2010, 20:49   54192 views
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