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Forum Irredentismo e Nazionalismo italiano

La questione meridionale

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Patriota89
view post Posted on 24/5/2012, 13:01 by: Patriota89     +1   -1




CITAZIONE (enniodiprinzio @ 23/5/2012, 15:03) 
Simon pensaci tu....

Ma pensaci tu cosa? Ma scherzi ..Secondo me siete ancora troppo sopraffatti da manie di grandezza e di superiorità che non esistono!!(il tuo tono di pensaci tu ,a mò di chi vuol zittire una persona perchè pensa stia sparando cazzate) sia che sia il Sud,sia che sia il Nord,o che sia la Francia o la Germania nessuno popolo è superiore a un altro..Ma come si pensa di voler portare avanti un movimento irredente se si pensa ancora al Nord e al Sud ( sono meglio io o sei meglio tu) è ridicolo mi viene il voltastomaco solo a sentirle ste cose ,(le sentisse Garbaldi) addirittura sei andatao a ricercare l'unico articolo che ti da ragione ( voglia di dimostrare ancora chi sa cosa) ma se proprio vuoi questi sono cenni di storia enciclopedica:

"Durante i 127 anni di buon governo i Borbone diedero prosperità a tutto il popolo. I Borbone incivilirono e resero innocui i vari baroni del Regno, costruirono strade, ricostruirono l'esercito e le amministrazioni locali cui diedero l'antica autonomia, come diedero grande impulso all'industria, all'agricoltura, alla pesca, al turismo. Da ultimo tra gli Stati divenne il primo d'Italia e tra i primi nel mondo. Le ferrovie, inventate nel 1820, ignote in Italia, fecero la loro prima apparizione a Napoli (1839) con il tratto che conduceva la capitale a Portici e poi fu concessa al Bayard di continuarla fino a Castellammare. A spese del tesoro borbonico nel 1842 cominciò quella per Capua e poi l'altra per Nola, Sarno e Sansevero. Nel 1837 arrivò il gas e nel 1852 il telegrafo elettrico, primissimi in Italia. Le strade erano sicure, non più masnadieri per terra né pirati per mare; eliminate le leggi feudali diedero ordine ai territori di tutto il regno e concessero, primi al mondo, la terra a chi la lavorava; furono così estirpate le boscaglie per far posto a frutteti e vigneti; furono prosciugate le paludi di tutto il regno e regalate ai contadini le terre fertili; furono ripuliti ed arginati fiumi e torrenti.

Si mise ordine all'amministrazione pubblica e a quella del Regno delle Due Sicilie. La scuola pubblica fu istituzionalizzata come primaria e quella religiosa a far da supporto. Laicismo e religiosità si confondevano e gareggiavano in rivalità, dando al regno nuovo impulso culturale. Fiorirono pittori, architetti, scultori, maestri di musica. Il Teatro San Carlo, primo al mondo, fu costruito in soli 270 giorni e la stessa corrente culturale fece nascere l'Officina dei Papiri, il Museo Archeologico, il Real Orto Botanico, l'Osservatorio Astronomico e, primo al mondo, l'Osservatorio Sismologico Vesuviano e la Biblioteca Nazionale. Lo sviluppo industriale fu travolgente e in venti anni raggiunse primati impensabili sia nei settori del tessile che in quello metalmeccanico con 1.600.000 addetti contro il 1.100.000 del resto d'Italia. Nacquero industrie all'avanguardia e tecnologicamente avanzate dando vita a ferrovie e battelli a vapore e costruendo i primi ponti in ferro in Italia, opere d'alta ingegneria in parte ancora visibili sul fiume Calore e sul Garigliano. Vennero istituiti collegi militari come la Nunziatella, Accademie Culturali, scuole di Arti e Mestieri, Monti di Pegno e Frumentari. Le Università sfornavano fior di professionisti e scienziati e il Regno poteva vantare il più basso tasso di mortalità infantile in Italia. Erano sparsi sul territorio ospedali, ospizi per i poveri e ben 9.000 medici.

Nella conferenza internazionale di Parigi del 1856 fu assegnato al Regno delle Due Sicilie il premio del terzo paese del mondo, dopo l'Inghilterra e la Francia, per sviluppo industriale. Nel Meridione ad opera dei Borbone si ebbe la prima repubblica socialista del mondo: nacque, infatti, a San Leucio, ove, oltre ad 80 ettari di terreno adibito ad agricoltura, sorse la più famosa seteria di tutti i tempi. Tutto questo è oggi ai più ignoto, anche nel Mezzogiorno oltre che in gran parte dell'Italia del Nord eppure il Cavour, che oggi sarebbe condannato quale criminale di guerra, con la scusa dell'Unità d'Italia fece invadere il Regno legittimo dei Borbone e nei 10 anni che seguirono alla sua annessione furono passati per le armi decine e decine di migliaia di contadini, gente inerme, con la scusa di essere dei briganti. L'Italia poteva, anzi doveva, costituirsi. Gioberti e Cattaneo già nel 1848 propugnavano un federalismo possibile. Nel 1859 la Monarchia Borbonica ed il Governo del Regno delle Due Sicilie, con le dovute correzioni, proposero al governo piemontese una soluzione in tal senso.

Al Piemonte interessavano solo i soldi dei Meridionali. Il 13 febbraio 1861 cadeva la fortezza di Gaeta: tre mesi di resistenza eroica, tre mesi di sofferenze disumane, tre mesi di massacri perpetrati dal Generale Cialdini. 160mila bombe rasero al suolo la città tirrenica e fiaccarono per sempre la sua vitalità ma non la sua storia. Eroico fu Francesco II, il giovane re napoletano, ed eroica fu la sua consorte, regina Sofia; eroica fu la truppa ed eroica fu la gente di Gaeta che in massa entrò nella cittadella fortificata per difendere la propria libertà e la propria dignità. Camillo Benso Conte di Cavour sapeva che il Piemonte era alla bancarotta (bisognava pagare i debiti di guerra con la Francia) e non c'erano più soldi per pagare questa guerra; come sapeva che la sifilide lo stava divorando. Al Piemonte interessava la conquista delle ricchezze del Sud, delle sue riserve auree (guarda caso custodite presso il Banco di Napoli, che oggi viene annesso al San Paolo IMI di Torino), delle sue fabbriche."

Non continuo perchè è lunghissimo ,ma voglio ricordare una cosa che noi e il nostro movimento ,"nostro" di tutte le perosne sentimento comune ,ha come obbiettivo la "riunificazione tutta"dell'intera Italia senza Nord e Sud ,la colpa del mal funzionamento del meridione è colpa di una mal governo non certo dei meridionali che sono gli stessi dell'era borbonica.. Senza dimenticare che oltre al tesoro anche la forza lavoro del Nord è meridionale diciamo che lo stesso è stato fatto per gli USA che hanno raccolto la forza lavoro dell'intero globo e sono diventati ciò che sono..

Saluti ,

un ITALIANO



P.S. dopo aver letto questo ,quale regno ci ha perso di piu con l'unità d'Italia?? ma a me non interessa l'Italia è una con i pro e con i contro..
 
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48 replies since 4/5/2012, 20:47   1162 views
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