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Forum Irredentismo e Nazionalismo italiano

Savoia e Corfù, Il Fascismo considerò irredente anche la Savoia e Corfù... noi quanto siamo d'accordo?

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view post Posted on 29/1/2013, 00:12     +1   -1
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CITAZIONE (simo1971 @ 29/1/2013, 00:11) 
:asd:
CITAZIONE (Mars Pianeta Rosso @ 28/1/2013, 23:10) 
Forse intendevi ucronia,Simon? :uhm:

yessssssssssssssssssssss :asd:

Muchas gracias amigo :]:
 
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simo1971
view post Posted on 29/1/2013, 00:15     +1   +1   -1




CITAZIONE (FulvioDip @ 29/1/2013, 00:00) 
Mars ha ragione, io non parlo di odio, ma di opportunità, o semplicemente di "preferenze personali", è indubbio che per un periodo storico l'italia poteva fare davvero da arbitro nel mediterraneo orientale e purtroppo abbiamo perso anche questa occasione per scagliarci contro la grecia "rea" di occupare forse 1 isola italo-greca .

Di base è ovvio che i greci a volte si sentano risentiti nei nostri confronti.

Poi in generale, continuo a non vedere le cosi dette affinità elettive, ok passi per il panlatinismo, per quando io la merenda non vorrei mai farla con spagnoli portoghesi o francesi. Ma ora vogliamo anche far passare il concetto che i greci sono fratelli e i turchi no?

Sia i greci che i turchi sono opportunità e come tale bisogna schierarsi di volta in volta a seconda di quello che conviene di più per i nostro interessi.

Senza farsi troppe "mastrubazioni mentale" sui fratelli della piccola grecia, che so tutto tranne che fratelli nostri, al più possono essere una colonia, ma se devo scegliere la colonia, preferisco quella "ricca" quindi mi prendo subito la turchia, non la grechia che forse poi devo pure aiutare per riprendersi qualche territorio per diventare vagamente "ricco".

Se devo esser ovviamente cinico e pragmatico, se devo esser retorico come spesso è stata l'italia, si rischia di perdere tutte quelle occasioni che sono state presentate all'italia per non avere cinismo.

Poi un altra domanda....visto che pure l'albania è un nostro "protettorato" con l'epiro che facciamo? lo diamo ai fratelli albanesi o ai fratelli greci?

E' vero i greci non sono nostro fratelli, manco sono latini, ma essendo cmq un popolo che ha costruito assieme a noi la civilta'grecoromana e cmq sono europei e cristiani, quindi si possono sempre definire cugini, piu o meno lontani, ma i turchi, che propongano una civilta' antagonistica alla nostra e in passato hanno gia'tentato di spazzare via l'Europa come la conosciamo, che sono, manco parenti di decimo grado!Ed inoltre colonizzare uno stato islamico di 100milioni di persone, non mi sembra ne' possibile ne'opportuno!Guarda i palestinesi che son tre gatti e quante gatte da pelare danno a Israele!
 
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view post Posted on 29/1/2013, 02:36     +1   -1
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forse simon si è confuso per il fatto che Urania è stato (non so se pubblichi ancora, credo di sì) il massimo editore per storie fantascientifiche, tra cui ucroniche, in Italia.
 
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view post Posted on 29/1/2013, 17:46     +1   -1
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CITAZIONE (_Raziel_ @ 29/1/2013, 02:36) 
forse simon si è confuso per il fatto che Urania è stato (non so se pubblichi ancora, credo di sì) il massimo editore per storie fantascientifiche, tra cui ucroniche, in Italia.

E' vero, hai ragione.
 
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view post Posted on 29/1/2013, 18:51     +1   -1
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Grazie Enzo. :)
 
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view post Posted on 30/1/2013, 14:14     +1   -1

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CITAZIONE (_Raziel_ @ 29/1/2013, 02:36) 
forse simon si è confuso per il fatto che Urania è stato (non so se pubblichi ancora, credo di sì) il massimo editore per storie fantascientifiche, tra cui ucroniche, in Italia.

peut-être :asd:
 
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view post Posted on 30/1/2013, 19:42     +1   -1

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CITAZIONE (FulvioDip @ 29/1/2013, 00:00) 
Mars ha ragione, io non parlo di odio, ma di opportunità, o semplicemente di "preferenze personali".

Passino le preferenze, ma proprio non capisco quale sia la grande opportunità di favorire sempre chi già è più forte e minaccia seriamente di diventare, in una 30ina di anni la potenza egemone del mediterraneo. Davvero la nostra opportunità è favorire sempre il nostro avversario? Davvero mi sfugge qualcosa.

CITAZIONE
Ma ora vogliamo anche far passare il concetto che i greci sono fratelli e i turchi no?

Fratelli no, ma di sicuro qualcosina in più in comune l'abbiamo.
Ma del resto su questo abbiamo percezioni moto diverse, visto che altrove dicesti che italiani e inglesi fossero culturalmente più simili a bulgari e ai turchi rispetto a quanto non fossero simili i primi agli argentini ed i secondi ai canadesi o gli australiani.
 
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simo1971
view post Posted on 30/1/2013, 20:43     +1   -1




QUOTE (dardanide @ 30/1/2013, 19:42) 
QUOTE (FulvioDip @ 29/1/2013, 00:00) 
Mars ha ragione, io non parlo di odio, ma di opportunità, o semplicemente di "preferenze personali".

Passino le preferenze, ma proprio non capisco quale sia la grande opportunità di favorire sempre chi già è più forte e minaccia seriamente di diventare, in una 30ina di anni la potenza egemone del mediterraneo. Davvero la nostra opportunità è favorire sempre il nostro avversario? Davvero mi sfugge qualcosa.

QUOTE
Ma ora vogliamo anche far passare il concetto che i greci sono fratelli e i turchi no?

Fratelli no, ma di sicuro qualcosina in più in comune l'abbiamo.
Ma del resto su questo abbiamo percezioni moto diverse, visto che altrove dicesti che italiani e inglesi fossero culturalmente più simili a bulgari e ai turchi rispetto a quanto non fossero simili i primi agli argentini ed i secondi ai canadesi o gli australiani.

Non ho mai letto quel post, se così fosse mi sa a provocazione priva di ogni fondamento a me. Inglesi e australiani sono similissimi e pure italiani e argentini ( salvo i 3 indios) sono molto simili. In vece italiani e turchi salvo nei capelli neri non han altre affinità .
 
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view post Posted on 30/1/2013, 21:48     +1   -1

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CITAZIONE (simo1971 @ 30/1/2013, 20:43) 
Non ho mai letto quel post, se così fosse mi sa a provocazione priva di ogni fondamento a me. Inglesi e australiani sono similissimi e pure italiani e argentini ( salvo i 3 indios) sono molto simili. In vece italiani e turchi salvo nei capelli neri non han altre affinità .

ne parlò qui https://irredentismo.forumfree.it/?t=62716882&st=30 ed era ben serio, elaborò tutta una teoria implicitamente basata sul genius loci per spiegare che gli europei che vanno a vivere in altri continenti dopo una generazione smettono di essere culturalmente europei, e perdono pertanto un misterioso quid comune a tutti gli europei (intesi come comprendenti i turchi).
 
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simo1971
view post Posted on 30/1/2013, 22:39     +1   +1   -1




CITAZIONE (dardanide @ 30/1/2013, 21:48) 
CITAZIONE (simo1971 @ 30/1/2013, 20:43) 
Non ho mai letto quel post, se così fosse mi sa a provocazione priva di ogni fondamento a me. Inglesi e australiani sono similissimi e pure italiani e argentini ( salvo i 3 indios) sono molto simili. In vece italiani e turchi salvo nei capelli neri non han altre affinità .

ne parlò qui https://irredentismo.forumfree.it/?t=62716882&st=30 ed era ben serio, elaborò tutta una teoria implicitamente basata sul genius loci per spiegare che gli europei che vanno a vivere in altri continenti dopo una generazione smettono di essere culturalmente europei, e perdono pertanto un misterioso quid comune a tutti gli europei (intesi come comprendenti i turchi).

Un europeo che va a vivere in mezzo ai cinesi, che so, senzz'altro lo perde, come un cinese dopo due generazioni di vivere in mezzo agli americani o europei.Ma se la popolazione di quel paese , dove va a vivere, il nostro europeo, e' in maggioranza europea e di cultura europea, o come nel caso di argentina ed australia, totalmente di origine europea, non e' che la acquisice una americanita' o australianita'se cosi si potesse dire, per arte e magia, come si dice in spagnolo..
Nel caso del sud america si incontrano tre culture, distibuite in diverse aree geografiche, piu che mescolate.
Nel CONOSUR la cultura e' europea (italospagnola e in alcune aree isolate tedesca), senza nessun legame con il restante sud America.Nei caraibi e costa brasiliana e' un misto di iberica con forte penetrazione africana, soprattutto negli strati popolari, e nell'area andina e centroamericana prevale la cultura indigena, con una pennellata di Spagna sopra, che varia di grado secondo la classe sociale (le elites completamente hispanizzate) ed aree (le citta' hispanizzate e le campagne di cultura tradizionale indigena).
 
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view post Posted on 31/1/2013, 00:05     +1   -1

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Credo tu non abbia ben capito il post,

realmente dicevo che un conto è essere geneticamente qualcosa (gene bianco o indoeuropeo) un conto è il senso di appartenenza. Come ho riportato li, ho delle amiche che vengono dall'argentina (sono tornate qui con passaporto italiano essendo la seconda generazione quindi possono ancora richiederlo) cui i nonni sono andati in argentina dal veneto (di cognome fanno zanoni), tutti e 4 , i genitori quindi sono figli di italiani nati in argentina e conseguentemente per ius sanguinis, loro sono italiane nate in argentina.
Se però gli chiedi, che senso di appartenenza hanno, ti rispondono argentina perchè l'hanno eletta a propria casa, il territorio dove uno nasce è importante, a volte anche più del retaggio culturale.

Vai a dire ad un australiano che è inglese, al massimo ti dice che parla la stessa lingua, ma già con 2 o 3 generazioni, l'uomo essendo forse uno degli animali che maggiormente di adatta all'ambiente ed adatta l'ambiete a se stesso, smette di sentirsi "inglese" o "italiano" ma inizia a sentirsi tutt'uno con l'ambiente che l'ha accolto e che ha plasmato per se.

Quindi per loro, per quanto in 2 o 3 o 4 generazioni, alcune usanze possono essere in comune, sono le piccole cose, che fanno dire ad uno che ha avi italiani, guarda sono argentino e non sono italiano.

Il legame con il territorio che si crea già dopo 1 o 2 generazioni non è da sottovalutare. Sopratutto perchè le cose evolvono, basta il caso del dialetto veneto che in italia è scomparso ed in argentina è ancora parlato.

Prendi uno di questi, lo porti in italia e nel veneto dove la sua lingua non è più parlata, e vedi come vuole tornare in argentina.

In misura minore l'effetto "territorio" è stato sentito da tutti quegli italiani nati in libia, se senti qualsia di essi, che ci sono nati o ci hanno vissuti per tantissimo tempo, se possono ci ritornano subito....probabilmente se la libia fosse rimasta italiana e decolonializzata negli anni 60 come il resto delle nazioni, la gente nata li avrebbe parlato italiano, avuto tratti genetici italiani ma avrebbe detto che era libica.

Ad un italo argentino, puoi anche inculcargli il fatto che è di origine italiana, quello può anche dirti "è vero i miei geni sono italiani", ma se l'italia sprofonda nel mediterraneo, magari un pò gli dispiace ma la prima cosa che dice "boh speriamo non capiti all'argentina".

Visto che non c'è attaccamento alla terra e credo che l'attaccamento al suolo patrio (che poi è quello che ti dà le radici) sia importante quanto le radici culturali, ecco li che per me ci sono maggiori tratti in comune tra europei che magari si sentono europei per appartenenza al continente, che non a qualcuno che è inglese ma si sente australiano ed ha usi e costumi del posto o ad un italo argentino o un italo brasiliano che si sente brasiliano perchè ha assorbito gli usi e costumi del posto. Ovviamente non che prima della colonizzazione di massa ci fossero usi e costumi, però sono stati creati per adattare l'uomo all'ambiente e l'ambiente all'uomo.
Se no la colonizzazione probabilmente sarebbe fallita prima ancora di iniziare.
 
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view post Posted on 31/1/2013, 01:07     +1   -1

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e come allora ti ripeto: che c'entra che si sentano (giustamente) argentini o australiani con il fatto di essere culturalmente meno europei?
Sul fatto che un argentino si senta argentino ed un australiano australiano direi g.a.c. ma resta il fatto che la cultura argentina, secondo me, è più vicina a quella italiana di quanto non sia quella bulgare e secondo te no.
in che cosa, fattivamente, sono meno europei gli argentini rispetto ai bulgari?
mi sai dare un esempio di comportamento culturale molto diffuso in argentina che sia completamente estraneo alla cultura europea?
in più punti dici "tratti comuni", "usi e costumi diversi", ma me ne citi uno?
è inutile dare la spiegazione di un fenomeno se prima non lo si illustra.

quanto agli italolibici, avrebbero ben potuto dirsi libici, come appartenenza geografica, ma è fuori dal mondo pensare che non si sarebbero sentiti italiani (peraltro la libia sarebbe stata una semplice regione italiana in caso di mancata indipendenza).
Del resto di controesempi ne hai a bizzeffe:
i lampedusani non si sentono africani pur stando in africa,
Marinetti e Ungaretti non si sentivano egiziani,
il Tommaseo non si sentiva croato.
 
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simo1971
view post Posted on 31/1/2013, 12:38     +1   -1




QUOTE (dardanide @ 31/1/2013, 01:07) 
e come allora ti ripeto: che c'entra che si sentano (giustamente) argentini o australiani con il fatto di essere culturalmente meno europei?
Sul fatto che un argentino si senta argentino ed un australiano australiano direi g.a.c. ma resta il fatto che la cultura argentina, secondo me, è più vicina a quella italiana di quanto non sia quella bulgare e secondo te no.
in che cosa, fattivamente, sono meno europei gli argentini rispetto ai bulgari?
mi sai dare un esempio di comportamento culturale molto diffuso in argentina che sia completamente estraneo alla cultura europea?
in più punti dici "tratti comuni", "usi e costumi diversi", ma me ne citi uno?
è inutile dare la spiegazione di un fenomeno se prima non lo si illustra.

quanto agli italolibici, avrebbero ben potuto dirsi libici, come appartenenza geografica, ma è fuori dal mondo pensare che non si sarebbero sentiti italiani (peraltro la libia sarebbe stata una semplice regione italiana in caso di mancata indipendenza).
Del resto di controesempi ne hai a bizzeffe:
i lampedusani non si sentono africani pur stando in africa,
Marinetti e Ungaretti non si sentivano egiziani,
il Tommaseo non si sentiva croato.

Come non concordare pienamente con te. Il tuo discordo non fa una piega. Logico che chi nasce negli usa e cittadino statunitense non italiano o portoricano o irlandese etc, ma si sentono tali. Gli irlandesi sono fierissimi della propria origine pure dopo 4 o 5 generazioni, ne conosco molti idem gli italiani . Eccezione sono quei pochi che han sempre vissuto lontani dalle comunità e che han nonni di varie razze.
 
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simo1971
view post Posted on 31/1/2013, 13:01     +1   -1




QUOTE (dardanide @ 31/1/2013, 01:07)
e come allora ti ripeto: che c'entra che si sentano (giustamente) argentini o australiani con il fatto di essere culturalmente meno europei?
Sul fatto che un argentino si senta argentino ed un australiano australiano direi g.a.c. ma resta il fatto che la cultura argentina, secondo me, è più vicina a quella italiana di quanto non sia quella bulgare e secondo te no.
in che cosa, fattivamente, sono meno europei gli argentini rispetto ai bulgari?
mi sai dare un esempio di comportamento culturale molto diffuso in argentina che sia completamente estraneo alla cultura europea?
in più punti dici "tratti comuni", "usi e costumi diversi", ma me ne citi uno?
è inutile dare la spiegazione di un fenomeno se prima non lo si illustra.

quanto agli italolibici, avrebbero ben potuto dirsi libici, come appartenenza geografica, ma è fuori dal mondo pensare che non si sarebbero sentiti italiani (peraltro la libia sarebbe stata una semplice regione italiana in caso di mancata indipendenza).
Del resto di controesempi ne hai a bizzeffe:
i lampedusani non si sentono africani pur stando in africa,
Marinetti e Ungaretti non si sentivano egiziani,
il Tommaseo non si sentiva croato.

[QUOTE=simo1971,31/1/2013, 12:38 ?t=64754321&st=30#entry525641740]
QUOTE (dardanide @ 31/1/2013, 01:07) 
e come allora ti ripeto: che c'entra che si sentano (giustamente) argentini o australiani con il fatto di essere culturalmente meno europei?
Sul fatto che un argentino si senta argentino ed un australiano australiano direi g.a.c. ma resta il fatto che la cultura argentina, secondo me, è più vicina a quella italiana di quanto non sia quella bulgare e secondo te no.
in che cosa, fattivamente, sono meno europei gli argentini rispetto ai bulgari?
mi sai dare un esempio di comportamento culturale molto diffuso in argentina che sia completamente estraneo alla cultura europea?
in più punti dici "tratti comuni", "usi e costumi diversi", ma me ne citi uno?
è inutile dare la spiegazione di un fenomeno se prima non lo si illustra.

quanto agli italolibici, avrebbero ben potuto dirsi libici, come appartenenza geografica, ma è fuori dal mondo pensare che non si sarebbero sentiti italiani (peraltro la libia sarebbe stata una semplice regione italiana in caso di mancata indipendenza).
Del resto di controesempi ne hai a bizzeffe:
i lampedusani non si sentono africani pur stando in africa,
Marinetti e Ungaretti non si sentivano egiziani,
il Tommaseo non si sentiva croato.

Come non concordare pienamente con te. Il tuo discordo non fa una piega. Logico che chi nasce negli usa e cittadino statunitense non italiano o portoricano o irlandese etc, ma si sentono tali. Gli irlandesi sono fierissimi della propria origine pure dopo 4 o 5 generazioni, ne conosco molti idem gli italiani . Eccezione sono quei pochi che han sempre vissuto lontani dalle comunità e che han nonni di varie razze.
Poi ci sono paesi più accoglienti/assimilatori ed altri no. La Francia e' riuscita a assimilare totalmente gli italiani recidendone completamente i legami con la madrepatria. Non è così x paesi come usa( paese di comunità nazionali) o in Germania e ancora meno nei paesi islamici dove l islam fa da barriera all assimilazione di chi non accetta la conversione.tirnando ai turchi sebbene han occupato per molto tempo terre europee e tutt' ora occupano un lembo d' Europa nessun genius loci li ha resi europei.in quanto non si sono assimilati alla civiltà grecobizzantina, ma semplicemente vi si sono sovrapposti come conquistatori. La loro civiltà e' centro asiatica( tradiz turca) ed araba (retaggio dell'
Islam).
 
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view post Posted on 28/11/2021, 13:23     +1   +1   -1
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http://dlib.statistics.gr/Book/GRESYE_02_0101_00015.pdf

Alla slide 237 trovate i dati sugli italiani nelle Isole Ionie.

Agli inizi del '900 1407 persone avevano l'italiano come lingua madre, delle quali 1009 erano cattoliche, 305 ebree, 79 ortodosse, 7 protestanti e 6 musulmane.

Di queste la maggior parte viveva nel dipartimento di Corfù, ove si contavano 1364 italiani.

25 italiani risiedevano nel dipartimento di Cefalonia, mentre 18 in quello di Zante,
 
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