CITAZIONE
Mars Pianeta Rosso Inviato il: 11/2/2024, 00:26
Apro una parentesi comparativa. Alla fine, dopo tanto oblio e cancellazione della Verità storica, fra tentennamenti, imbarazzi e giustificazionismi, il nostro Paese,pur con colpevole ritardo, ha imboccato con decisione la strada del ricordo, senza se e senza ma, sui delitti efferati avvenuti al confine orientale per opera dei titini comunisti jugoslavi. E, soprattutto quest'anno, che segnava il ventennale dall'entrata in vigore del testo legislativo sull'istituzione del "Giorno del Ricordo", la celebrazione della ricorrenza è stata molto forte e corale, anche grazie al nuovo corso intrapreso dall'attuale Governo.
Quello che mi chiedo, ma in Germania, che ha subito danni ben maggiori, espulsione di 12 milioni di abitanti dalle regioni cedute alla Polonia ed all'URSS, centinaia di migliaia di persone morte, assassinate, due milioni di donne tedesche stuprate e perdita delle case e di tutti i beni, oltre ad essere stati gli esuli rimasti vivi ben integrati salvo eccezione, in particolare nella ex Germania Ovest, non vi sono iniziative istituzionali analoghe alle nostre? Non sono ovviamente sicuro, ma credo sinceramente di no. Troppa paura da parte dell'attuale Germania di essere tacciata di filonazismo, irredentismo e finanche nazionalismo imperialista. E, probabilmente, ci sarebbero reazioni forti dagli Stati confinanti a partire dalla Polonia. La tragedia fu immane e credo che colà l'oblio sia pesante quanto il piombo.
All'inizio delle ricorrenze del "Giorno del Ricordo", vi furono anche da noi reazioni piuttosto aspre da parte di Croazia e Slovenia ma poi, capendo che non vi erano rischi di reale revanscismo da parte dell'Italia ed essendosi migliorate consistentemente le relazioni bilaterali nel contesto europeo, le reazioni si diradarono sempre di più fino a pressoché sparire.
Certo, la differenza tra Italia e Germania fu ed è differente. Noi eravamo cobelligeranti e facevamo meno paura rispetto ai teutonici, inoltre il contenzioso sul confine orientale, pur importante, era un fatto regionale e locale su un territorio di non grande estensione, mentre quello tedesco è centrale, riguarda grandi numeri e farebbe ricordare ciò che ha causato la II^ Guerra Mondiale e la hybris tutta particolare dei Tedeschi alle armi.
In questo noi Italiani siamo più liberi.
Se volete, sarebbe interessante avere la vostra opinione al riguardo.
Ciao Mars, provo a rispondere molto volentieri, dato che è una comparazione perfettamente azzeccata (magari si potrebbe svilupparla ulteriormente in un'apposita discussione e lasciare questa sul GdR)
Anni fa avevo trovato un sito di esuli tedeschi: dopo aver fatto una ricerca ho trovato questa associazione Sudetendeutsche Landsmannschaft con relativo sito
www.sudeten.de/ che ha sede a Monaco, e ho visto che da una ventina di anni ha pure una sede a Praga. Dev'essere la stessa dell'altra volta (e non deve essere la sola, dato che si proclama essere la più importante associazione dei sudeti), poiché ricordo lo stesso stemma regionale di colore rossonero.
Rispolverando il mio tedesco (anni fa frequentai addirittura dei corsi di lingua estiva in Germania: una lezione di storia fu interamente dedicata alla Prussia, avessi un po' di tempo ritroverei quegli appunti e proverei a tradurli per bene così da ricordare più nel dettaglio.....) ho dato un'occhiata al sito, hanno una newsletter gratuita, fanno anche loro annualmente il raduno (l'anno scorso a Ratisbona, quest'anno ad Augusta dal 17 al 19 maggio), seminari anche per tramandare la memoria alle nuove generazioni ecc.
Naturalmente ci sono molte altre regioni coinvolte: facendo solo ricerche in italiano ho trovato cenno ad un'associazione di esuli prussiani, cercando in tedesco sicuramente si potrà trovare molto di più immagino anche da Slesia, Pomerania e forse anche tutte le regioni dell'Europa orientale. Ad ogni modo vi è una federazione che le raggruppa tutte
Bund der Vetriebenen (BdV) www.bund-der-vertriebenen.de/ e pure loro hanno una Giornata del Ricordo
www.bund-der-vertriebenen.de/fakten/kulturL'impressione è che la situazione sia simile a quella italiana: le associazioni esistono quantomeno su base regionale, fanno incontri e cercano di sviluppare rapporti con la terra d'origine e con gli attuali stati di appartenenza grazie anche all'attuale spirito europeo ma molto probabilmente in sordina senza attenzione da parte dei media e dell'opinione pubblica come da noi, vorrei scoprire se anche essi sono osteggiati o vilipesi per ottusità ideologica come i nostri poveri giuliano-dalmati. Di sicuro quest'ultimi sono molto più omogenei degli esuli germanofoni almeno dal punto di vista linguistico-culturale: già solo nell'aera dei Sudeti ci sono diversi tipi di dialetti tedeschi, figuriamoci nelle altre regioni più lontane ed estese nonché a contatto con altri stati/popolazioni
www.sudeten.de/dialekteFra i link messi qui sotto, particolarmente interessante il primo che è molto dettagliato (e da dove ho trovato la notizia dell'esistenza della BdV):
www.valigiablu.it/germania-storia-nazismo-esuli-memoria/https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/006637/2013-12-17/ storia della Prussia ma solo fino al 1871
https://it.wikipedia.org/wiki/Espulsione_d...uropa_orientalehttps://it.wikipedia.org/wiki/Espulsione_d...guerra_mondialeCITAZIONE (Adriate @ 9/2/2019, 10:52)
E intanto si è consumata l'ennesima schifezza ai danni di questa importante ricorrenza.
La Rai ha deciso di proiettare il film "Red Land- Rosso Istria" in prima TV, e lo ha fatto nella maniera peggiore, con un paraculismo imbarazzante : lo ha mandato in onda ieri sera, sulla terza rete della TV pubblica, quella tendenzialmente meno vista, e soprattutto, in contemporanea col Festival di Sanremo che, come noto, tende a monopolizzare lo share dell'Auditel durante la settimana in cui va in onda, tanto che le reti concorrenti sospendono tutti i programmi principali mandando in onda perlopiù repliche di film vecchi in modo da non perdere spettatori.
In questo modo la Rai si è pulita la coscienza, accontentando quelli che vogliono se ne parli, ma non scontentando neanche i negazionisti, dato che era improbabile che ottenesse grande visibilità.
E così è stato : Rosso Istria ha avuto uno share del 3,7 % e 871.000 spettatori. Dal punto di vista della dirigenza della TV pubblica è stata una mossa geniale, non potranno più essere accusati di nascondere la vicenda, e né si potranno lamentare l'ANPI e tutto il resto del liquame anti-italiano e filo-jugoslavo, dato che è passato tutto in sordina.
Per evitare tutto questo bastava fare una cosa ovvia : mandarlo in onda domenica sera 10 febbraio, quindi proprio il Giorno del Ricordo, e con un Sanremo già finito, e senza grande concorrenza, e soprattutto su Rai1, la rete ammiraglia. Questo sarebbe stato corretto da fare per il servizio pubblico.
Mi ricollego a questo intervento (non so i dati di share, ma oggi come 5 anni fa la cosa si è ripetuta) per fare una riflessione, essendo passati 20 anni dalla tardiva ma doverosa istituzione del Giorno del Ricordo è possibile fare una valutazione: la data scelta è stata la più adatta?
Il 10 febbraio infatti arriva sempre poco dopo la Giornata della Memoria (che induce qualcuno a pensare sia stata messa a contrapposizione per ideologia politica) e praticamente sempre col nazionalpopolare Festival di Sanremo che monopolizza praticamente tutte le trasmissioni sottraendo spazio al GdR, forse anche volontariamente in certi casi; riconosco che le alternative non sono molte, dato che un'altra data possibile sarebbe il 1° maggio data dell'inizio dell'invasione titina ma per ovvi motivi è improponibile ed anzi complicherebbe ancora più gravemente quanto detto sopra. L'unica alternativa possibile lontana da altri eventi importanti che mi viene in mente è la data non della firma bensì dall'entrata in vigore del Trattato di pace: metà settembre non dovrebbe sovrapporsi ad altre ricorrenti celebrazioni (del resto i francesi festeggiano l'annessione di Briga e Tenda proprio in quell'occasione).......che ne pensate?