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Monarchia o Repubblica?
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Monarchia o Repubblica?, Amedeo X o Mattarella?

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view post Posted on 30/4/2023, 18:01     +1   +1   -1
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Rezakhan, concordo in pieno con il tuo giudizio su Umberto II. E' stato veramente vergognoso non consentirgli il rientro in Italia persino quando era certo che sarebbe spirato, così come è indegno di un Paese che dovrebbe mantenere la propria memoria - la Casa Savoia non fu certo una parentesi breve nella storia dello Stato Italiano - non richiedere le spoglie di Umberto II e sposa da tumulare degnamente in Italia. Spero che alla fine, con enorme ritardo, questo potrà farsi.
Per l'analogia dell'Alto Adige con il Trentino, è, in effetti, pressoché certo che la repubblica sarebbe stata plebiscitata anche in Provincia di Bolzano. Nel Trentino la percentuale di adesione alla Repubblica fu di tipo "bulgaro" ben l'85%, leggermente di meno nel Comune di Trento -79,51%.
Allego qui il collegamento ipertestuale ad un sito dove, non solo potranno essere visti i risultati di quel referendum (non solo), ma anche delle varie elezioni Italiane, anche suddivisi per aree, circoscrizione, provincia e comune.
https://elezionistorico.interno.gov.it/ind...31940&lev3=1940

Edited by Mars Pianeta Rosso - 30/4/2023, 20:34
 
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view post Posted on 30/4/2023, 18:22     +2   +1   -1

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CITAZIONE (rezakhan_ @ 30/4/2023, 18:24) 
Si può dedurre che la sua sopravvivenza sia dovuta anche al fatto di essere legata a doppio filo alla massoneria mondiale nata proprio in Inghilterra nel 1717 (se non erro, tutt'oggi il gran maestro della Gran Loggia Unita d'Inghilterra è un membro della famiglia reale).

La massoneria nasce in seno alla ricca borghesia inglese del XVIII secolo (ivi inclusa quella parte della nobilta` minore che derivava le proprie ricchezze non dalla rendita della terra ma da attivita` imprenditoriali) divenuta in quel secolo una categoria economicamente rilevante a livello mondiale, ma il suo aspetto di circolo culturale selettivo e misterioso crea man mano attrattiva anche presso moltissimi nobili e finanche sovrani, in tutto l'Occidente.
Dal 1967 il Gran Maestro d'Inghilterra e` un cugino della defunta Elisabetta.
Precedenti in cui il GM fu un membro della famiglia reale sono
Principe Augusto (1813–1843)
Principe Edoardo (1874–1901) (poi Re Edoardo VII)
Principe Arturo (1901–1939)
Principe Giorgio (1939–1942) (padre dell'attuale)

L'impatto culturale in Inghilterra della Massoneria (e quindi a cascata in tutti i paesi anglo-sassoni, SU inclusi) e` immenso, in quanto diede preminenza nella cultura inglese (e i tutti i salotti, dal Re in giu`) agli ideali e agli interessi economici della borghesia mercantile ed imprenditoriale invece che della nobilta` terriera e latifondista.
Per la monarchia inglese fu scelta estremamente saggia legarsi alla massoneria ed abbracciare le istanze dei borghesi.
Le evito` le rivoluzioni di fine XVIII secolo, le rivoluzioni di meta` XIX secolo (il 1848 fu una rivoluzione che infiammo` il mondo, alla faccia del luogo comune che recita che "gli italiani non fanno la rivoluzione") e le permise di associarsi, nell'immaginario collettivo, alla modernizzazione del paese e alla costruzione dell'Impero Britannico (quasi completamente costruito con iniziative private, di cui i monarchi beneficiavano, in cui lo stato interveniva solo successivamente).

Edited by dardanide - 30/4/2023, 20:01
 
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view post Posted on 1/5/2023, 11:26     +1   -1
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CITAZIONE (rezakhan_ @ 30/4/2023, 18:24) 
Credo che le nazioni europee di metà '800, tutte monarchie a eccezione della Svizzera, non avrebbero mai permesso la nascita di un'Italia repubblicana, ancor più se di stampo rivoluzionario-mazziniano, e che quindi (in quella contingenza storica) l'Italia poteva unirsi solamente nell'alveo del liberalismo conservatore cavouriano-sabaudo.

Ma perché sempre questo "non lo avrebbero permesso", come se ogni evento della storia d'Italia fosse deciso da altri e gli italiani fossero sostanzialmente un popolo inerte e passivo totalmente condizionato da macchinazioni esterne perché strutturalmente troppo deboli e incapaci per fare alcunché? :wtf:

La spiegazione mi sembra molto più semplice : l'Italia si è fatta Stato come monarchia perché l'unica forza militare abbastanza potente da avviare un processo di unificazione nazionale all'epoca era quella del Regno di Sardegna. E ovviamente, i Savoia dopo essersi spesi per la conquista della penisola, le varie guerre e alleanze, difficilmente a quel punto si sarebbero spontaneamente fatti di parte per lasciare campo ad una repubblica, che era peraltro tutta da definire mentre una forte autorità politica, con esperienza e prestigio, c'era già, ed era appunto la casa regnante sabauda.
Tutto qui.

In questo risalta anche la grandezza di figure come Garibaldi, che rinunciò a portare avanti la sua idea repubblicana per un bene superiore, ossia la Patria, che in quel momento storico sembrava poter essere solo una monarchia, pur rimanendo dello stesso pensiero.

CITAZIONE (FulvioDip @ 29/4/2023, 23:53) 
Perfettamente in linea, la casa savoia ha fatto il suo tempo per l'Italia e non ne vedo la necessità di riaverli (anche perchè di fatto come dico sempre, i re sono roba da primitivi o da germani, quindi in Italia appena ci siamo leggermente evoluti, abbiamo dato un ai 7 Re di Roma, portato la repubblica e poi fatto un'impero, che appunto viene da imperium, cioè comando, quindi avere una repubblica non esclude anche la presenza di un'impero).
Una volta tributato il loro merito, come uno dei tanti protagonisti nell'unificazione Italiana, al pari di Garibaldi, Cavour e tutti la compagnia cantante, rimosse tutte le disposizioni costituzionali, cioè parificare chi porta il cognome savoia, di qualsiasi ramo della famiglia a normali cittadini italiani, a quel punto per me si possono anche estinguere nella storia moderna, una volta ricordati Vittorio Emanuele II , Umberto I e Vittorio III, tutti gli altri stanno bene dove stanno, cioè a fare i cittadini con i pari diritti ai miei, senza accampare qualche "pretesa" anche su carta, di possedimento dell'Italia. (Alla fine un Re pure nelle costituzionali , è sempre padrone di tutto, in una repubblica, io sono padrone della stessa come il mio vicino, insomma meglio essere padroni in due, che non avere niente in due perchè un terzo ha tutto)

Questa cosa che dici spesso secondo me non è vera, cioè, non è che ci sono popoli più avvezzi di altri ad avere un re, si tratta di contignenze storiche spesso casuali. E l'Impero romano comunque fu di fatto una costruzione monarchica proseguita pe secoli.

Fra l'altro, anche questo fatto del Re come "padrone dello Stato" è qualcosa che non ha davvero importanza, cioè, al giorno d'oggi si tratta solo di una formalità che non ha alcuna influenza sulla vita dei cittadini. Non è come una volta dove c'era un effettivo potere dei reali e della nobiltà, è solo questione di definizioni senza effetto nel concreto.

Cioè il fatto che i britannici siano "sudditi" e gli italiani soltanto "cittadini", materialmente cambia qualcosa? No, gli inlgesi hanno lo stesso livello di diritti civili e libertà, quindi sono solo formalismi e tradizioni.

Come già detto in passato, la monarchia ha un piccolo deficit di democrazia, nel senso che da noi in teoria tutti i cittadini possono diventare Capo di Stato, mentre in Inghilterra soltanto uno, e per diritto di nascita.
E' però un privilegio così raro e al giorno d'oggi poco rilevante, visto il ruolo del Re, che per tradizione e altre considerazioni, lo si può anche tollerare. Così ragionano in GB e altri paesi, dove pure ci sono a vari livelli tendenze repubblicane.


Riguardo alla questione dell'esilio e del divieto di rientro, si tratta di una carognata indegna di un paese democratico, di fatto uno strascico della guerra civile, un esempio di fanatismo, diseducazione civile e infamia, del resto tipico di quelle fazioni politiche che non sanno vincere, e di quella disgustosa e disonorevole tendenza a distruggere l'avversario sconfitto che si è vista da un certo periodo in poi.

I Savoia dovevano poter restare in Italia, ovviamente senza più il potere e il titolo regio.

Si è andati troppo oltre, come al solito. Il referendum del 2 giugno 1946 certificava semplicemente la volontà della maggioranza degli italiani di dare al paese un assetto repubblicano, non il desiderio popolare di cacciare gli ex-sovrani dal territorio nazionale, e meno ancora quella di impedire loro il rientro per decenni.
 
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view post Posted on 1/5/2023, 11:50     +3   +1   -1

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CITAZIONE (Adriate @ 1/5/2023, 12:26) 
Ma perché sempre questo "non lo avrebbero permesso", come se ogni evento della storia d'Italia fosse deciso da altri e gli italiani fossero sostanzialmente un popolo inerte e passivo totalmente condizionato da macchinazioni esterne perché strutturalmente troppo deboli e incapaci per fare alcunché?

No, in questo caso non si tratta di macchinazioni esterne pro o contro, ma della paura che uno stato rivoluzionario avrebbe potuto creare negli altri paesi, spingendoli a creare coalizioni controrivoluzionarie.
Coalizioni contro rivoluzionarie si formarono contro la Francia (ben 7), Napoli e ovviamente l'Unione Sovietica.
Non e` quindi assurdo pensare che se davvero tra il 1848 ed il 1861 fossero riusciti a consolidarsi e poi ad unirsi delle repubbliche rivoluzionarie mazziniane non sarebbero poi intervenuti congiuntamente Austria e Francia per stroncarle.
Del resto e` esattamente quanto successo nel 1848 contro le isolate repubbliche di Roma e Venezia.
Un compromesso (come la monarchia parlamentare) che non spaventasse il resto del mondo, facendogli temere ondate rivoluzionarie anche altrove, garantiva il loro non intervento lasciando la questione tra noi e gli Asburgo-Lorena e aprendo perfino a possibili alleanze anti-austriache con altri (come successo con Francia e Prussia, ma nulla escludeva di poter sfruttare altri avversari dell'Austria, come Russia e Turchia).
CITAZIONE (Adriate @ 1/5/2023, 12:26) 
In questo risalta anche la grandezza di figure come Garibaldi, che rinunciò a portare avanti la sua idea repubblicana per un bene superiore, ossia la Patria, che in quel momento storico sembrava poter essere solo una monarchia, pur rimanendo dello stesso pensiero.

Garibaldi accetto` appunto un compromesso, e con lui quindi decine di migliaia di garibaldini (sia combattenti che sostenitori a vario titolo), proprio perche' era la via piu` realistica e veloce per garantire l'Unita` e l'Indipendenza della Patria.
Sottolineiamo anche la seconda parola. Non solo un'Italia unita, ma anche indipendente da un dominio un una potenza straniera, o coalizione di potenze straniere.

Edited by dardanide - 1/5/2023, 12:58
 
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view post Posted on 1/5/2023, 11:54     +1   -1
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Concordo sopratutto con gli ultimi assunti del messaggio di Adriate. Si è andati troppo oltre.
Posso capire che le ultime azioni del re, ancora in carica nel periodo 1943-45, furono viste molto male da buona parte del Paese così come la collusione con il fascismo sorgente negli anni '20, ma la monarchia sabauda non è stata solo questo. Una damnatio memoriae così drastica e, direi, anche crudele nel caso di Umberto II, è stata un'infamia ed una ingenerosità crassa da parte della classe politica Italiana dell'epoca. Il fenomeno fascista, crollato a seguito della scellerata guerra, ha portato via con sé anche tutta la monarchia.
Cosa assurda, ma è successo. E' ora, a mio parere, pur essendo io repubblicano convinto, che si compia definitivamente un processo di revisione al riguardo. Dobbiamo riappropiarci della nostra storia, senza vergogna. La monarchia, oltre i meriti, come si diceva, dell'unificazione Italiana, è stata una lunghissima parentesi di questo Paese. E' gran tempo che ce se ne renda finalmente conto.
 
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view post Posted on 1/5/2023, 13:02     +1   -1

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Ma perché sempre questo "non lo avrebbero permesso", come se ogni evento della storia d'Italia fosse deciso da altri e gli italiani fossero sostanzialmente un popolo inerte e passivo totalmente condizionato da macchinazioni esterne perché strutturalmente troppo deboli e incapaci per fare alcunché?

Infatti, appena proclamata la Repubblica Romana è stata accolta a braccia aperte dal mondo europeo...
 
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view post Posted on 1/5/2023, 21:52     +1   -1
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Che poi questa storia che gli italiani avrebbero perso definitivamente la fiducia nel Re, dell'infamia e dell'impresentabilità, credo che sia tutta una stupidaggine aggiuntiva dell'armamentario retorico del nuovo corso della politica italiana che si stava formando, sulla falsariga del rigetto di tutto ciò che c'era stato prima.

Atteggiamenti platealmente ostili ai Savoia, perlomeno di grande diffusione, non ve ne erano stati. I risultati elettorali secondo me lo confermano al di là di ogni dubbio.
La preferenza per la monarchia sfiorò il 46 %, in quelle condizioni è una percentuale estremamente significativa. La fuga a Brindisi ha rappresentato sicuramente un brutto danno di immagine, ma molto meno di quello che una certa storiografia ha voluto far credere, facendone una sorta di drammatizzazione per evidenti ragioni politiche.

In realtà io credo si tratti del più classico esempi di scollamento della realtà nella rappresentaza parlamentare rispetto a quella dell'elettorato generale.
Ribadisco i numeri precedentemente citati, nel 1946 i partiti repubblicani erano oltre l'82 % del parlamento, ma nel paese la percentuale di monarchici appunto era 2,5 volte più alta.

I territori che non votarono, difficile dire cosa sarebbe successo, probabilmente l'Alto Adige più repubblicano e la Venezia Giulia più monarchica, ma il risultato finale non sarebbe cambiato.
Riguardo ai brogli, di cui parlò sia allora che in seguito, non abbiamo prove, tuttavia con il clima dell'epoca non è un'ipotesi assurda, perché per quello che era il nuovo parlamento uscito dalle urne sembrava impossibile continuare a tenersi casa Savoia al Quirinale, per via dell'immagine che si voleva dare del paese uscito dalla guerra, una specie di rivoluzione forzata e imposta ad una cittadinanza che però non sembrava desiderarla così tanto.
Ma del resto come si poteva andare contro ai desideri di un parlamento con quella composizione? Potrebbe davvero un re aprire le sessioni di un'assemblea che per l'80 % lo vorrebbe mandare via?

Il conseguente esilio, la damnatio memoriae e la prepotenza culturale dell'antifascismo hanno fatto il resto. Dieci anni dopo, la preferenza elettorale per la monarchia era già scesa sotto il 10 %, dopo altri dieci anni a meno del 3 %, e nel 1972 sparirono completamente le formazioni politiche che desideravano un re.
Un crollo verticale e repentino evidentemente dovuto all'abitudine e ad una propaganda evidente in tal senso, a partire dal fatto che gli ex-reali, con la storia dell'esilio, sono stati fatti passare come dei criminali.

Gli italiani sono stati educati a disprezzare tutto ciò che è venuto prima del 1945, e di conseguenza pure la monarchia. Il paradosso è che oggi probabilmente in Italia i favorevoli ad un ritorno del re sarebbero una percentuale irrisoria, curiosamente adesso che sono passati 80 anni da quei fatti che, secondo il pensiero comune, avrebbero dovuto rendere gli italiani in larghissima parte ostili alla casa reale, proprio nell'immediatezza degli eventi, cosa che invece non si verificò.

E proprio per questo, evidentemente non è neanche vero che nell'immaginario nazionale si associano i Savoia al fascismo, o si dovrebbe dedurre che nel 1946 praticamente metà degli italiani erano ancora fascisti...questa associazione è stata fatta molto dopo, e quindi non si può considerare veritiera e di certo non spontanea.
 
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view post Posted on 1/5/2023, 23:17     +1   -1

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Certo la cocciutaggine senile di V.E.III nell'ostinarsi a non abdicare subito a favore di Umberto se non nell'imminenza del referendum, quando ormai era troppo tardi, contribuì di parecchio all'harakiri della monarchia. Inoltre la campagna elettorale monarchica incontrò numerose difficoltà al nord, dove riceveva un'accoglienza gelida e i comizi monarchici venivano ostacolati o vietati. Umberto sopportò stoicamente senza mai rispondere agli insulti e alle umiliazioni; incluse le insinuazioni sulla sua sessualità, confezionate dall'OVRA fascista (Nenni, nella foga di un comizio repubblicano nel '46, arringava la folla: "volete forse voi un re pederasta?").

Ma tornando ai numeri; assodato che l'Alto Adige avrebbe votato repubblica così come gli slavi della Venezia Giulia, bisognerebbe capire quale sarebbe stato l'orientamento dei giuliani italofoni, e la portata numerica dei reduci/prigionieri di guerra che si trovavano ancora all'estero e pertanto impossibilitati a votare. Ora, poiché l'italofono Trentino votò compattamente per la repubblica, si può ipotizzare che gli italiani della Venezia Giulia avrebbero fatto altrettanto confermando la tendenza settentrionale?
E i reduci di guerra, che si erano sentiti abbandonati a se stessi all'indomani dell'8 settembre e della "fuga" di Pescara, avrebbero avuto il dente avvelenato con la monarchia e scelto anch'essi la repubblica per fare dispetto al re?

Alcuni storici sostengono una ricostruzione che vede Togliatti intervenire per ritardare il rientro in Italia dei reduci dai campi di prigionia russi, in quanto ne avrebbe temuto le testimonianze ai fini del voto.

CITAZIONE
La repubblica si può reggere col cinquantun per cento; la monarchia no. [...] La monarchia non è mai un partito. È un istituto mistico, irrazionale, capace di suscitare negli uomini, sudditi e principi, incredibili volontà di sacrificio... Non deve essere costretta a difendersi giorno per giorno dalle insidie e dalle accuse. Deve essere un simbolo caro o non è nulla.

(Umberto II)

CITAZIONE


Edited by rezakhan_ - 2/5/2023, 10:43
 
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view post Posted on 6/10/2023, 13:20     +1   -1
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Pongo qui il link di un video odierno di Aosta Oggi sulla figura dell'ultimo re d'Italia Umberto II.
Intrighi e dossieraggi, sia nell'epoca del fascismo che in quella della rinata Italia dopo la fine della guerra sulla figura di questo re il quale, checché se ne dica sulla sua vita privata, è stato parecchio rivalutato dopo la sua morte da studiosi, anche critici, della Casa Savoia.
Nel video viene rilanciata, inoltre, la questione, ritenuta determinante, dei brogli occorsi al fine di far vincere la repubblica in occasione del relativo referendum.
Ovviamente, pubblico qui questo video a titolo meramente informativo, non potendo essere sicuro su quanto vi viene asserito, anche se si parla di ricerche effettuate da storici.
 
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view post Posted on 3/2/2024, 11:44     +1   -1
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E' morto all'età do 87 anni in Ginevra Vittorio Emabuele di Savoia figlio di Umberto II ultimo Re d'Italia.

www.affaritaliani.it/cronache/e-mo...lia-899377.html

https://www.today.it/attualita/morto-vitto...2703.1706957794

Edited by Mars Pianeta Rosso - 3/2/2024, 12:04
 
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