Il problema non è il significato dalla festa in sé, ma il modo in cui viene celebrata e storpiata, usata, come del resto tutto ciò che è venuto dopo il 1945, per minare il concetto di patria.
L'antifascismo ha fatto danni incalcolabli e questa celeberazione non ne è esente, purtroppo. L'anno scorso un presidente della Camera si è permesso di dire che era la festa pure "dei migranti e dei rom".
Sono riusciti a rovinare tutto con il loro fanatismo ottuso, ormai pure questa celebrazione rischia di diventare divisiva. Comunque non si tratterebbe di cancellarla, ma di depotenziarla. Ormai si rende necessario anche questo, se si vuole cominciare a cambiare qualcosa.
Il 25 aprile ovviamente non c'è neanche da parlarne, andrebbe cancellato pure il ricordo della sua esistenza. Sono andato a vedere sulla pagina ufficiale del Governo, nell'Ufficio del cerimoniale di Stato, e c'è scritto : "25 Aprile : Liberazione dal nazifascismo".
E' SCANDALOSO che a livello istituzionale venga citata un'ideologia politica, peraltro neanche esistente, "nazifascismo" non è neanche una parola, è una fusione di altri termini priva di senso, tipo gergo da strada o da giornalismo di bassa lega, è vergognoso che persino su atti ufficiali venga usata.
E' un caso unico al mondo, non esiste paese che si dichiari democratico che festeggi qualcosa nominando una precisa idea politica.
Ma come abbiamo fatto a cadere così in basso?
Comunque, l'idea che propongo servirebbe a cominciare a riportare un po' di patriottismo. I miserabili anti-italiani la fuori quando sentono queste cose pensano che uno voglia proporre soluzioni del tipo leva obbligatoria, alzabandiera imposto, saluto al Duce e altre robe.
In realtà basta poco, appunto celebrare feste già esistenti e che non hanno alcun intento politico, ma sono semplicemente celebrazioni patriottiche, peraltro già esistenti, che dovrebbero essere semplicemente valorizzate meglio. E soprattutto hanno il grande pregio di essere del tutto slegate da considerazioni temporali, da persone o ideologie : la Festa dell'Unità celebrerebbe semplicemente la nascita del nostro paese come entità politica unita, peraltro senza neanche fare riferimento diretto ad un ideale monarchico. Cosa c'è di più normale che celebrare un atto fondativo dello Stato?
Il Giorno della Vittoria festeggerebbe una vittoria bellica (nel mondo normale tantissimi paesi hanno una festività simile, solo noi celebriamo una sconfitta) e quindi potrebbe essere usata per la grande sfilata militare ai Fori Imperiali, essendo anche festa della Forze Armate.
Infine la Festa del Tricolore o Giorno della Bandiera che dir si voglia, per i simboli nazionali, a partire dal vessillo, con doppi festeggiamento a Roma e Reggio Emilia.
CITAZIONE (FulvioDip @ 1/11/2019, 10:41)
Concordo con mars, effettivamente il 2 giugno ha un senso per festeggiare l'attuale "tipologia" amministrativa della nazione che comunque dal 1945 ha costruito e sta ancora portando avanti la nazione.
Ecco, festeggiare una tipologia amministrativa secondo me ha poco senso. Anche se non è divisiva di base, il punto è che non unisce davvero.
Non possiamo avere come festa "ufficiale" di rappresentanza, la festa patriottica italiana, un banale cambio di regime legato per giunta ad un referendum...oltretutto, cosa c'è di più divisivo di una votazione, peraltro pure molto combattuta?
Come si fa a sentire davvero un ideale nazionale con una celebrazione di questo tipo, asettica, squallidamente burocratica, praticamente priva di sentimento, e chiaramente inquinata da fanatismo politico e sfruttata per dare contro all'avversario?
Con quelle altre celebrazioni che ho proposto, il problema non ci sarebbe proprio. Nessuno, a parte gli anti-italani autorazzisti per partito preso, potrebbero considerarle negativa, faziose o sbagliate.
Ormai bisogna entrare nell'ordine delle idee che tutto ciò che è in qualche modo legato all'antifascismo e alla religione civica post-bellica è un danno per il paese, è il male assoluto.
CITAZIONE
Per il resto, da bravo romano sopprimerei san pietro e paolo per riprendermi i natali di Roma^^
Sarebbe un'ottima idea. Ma ovviamente salterebbe subito su il genio di turno a berciare di "fascismo".