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Ufficialmente quelle province non furono annesse al Reich. Era una situazione ambigua. E' esatto. Forse la più ambigua fra tutte le occupazioni annessionistiche del III Reich. Era un fare, piuttosto esplicito anche, ma un mai dire. Gli ordini di Hitler erano chiari: era importante che un simulacro d'Italia ancora amica esistesse, piuttosto che una totalmente nemica ed i neofascisti con Mussolini, il sodale, in testa. Ma pochi dubbi vi sono se la guerra alla fin fine l'avessero vinta loro, magari all'ultimo momento, vincendo la gara per ottenere la bomba atomica o qualche nuova arma micidiale. Le province occupate erano in mano a dei feroci e fanatici ex austriaci antiitaliani che non vedevano l'ora di lavare l'onta subita nel 1918 e vagheggiavano la ricomparsa di un'area rilevante come quella ex asburgica ma stavolta rappresentata dal ben più solido Reich germanico. Lo stesso Mussolini, sin dal 1941, dopo le numerose vittorie del Reich, sosteneva che era meglio passare per associati confederati del Reich piuttosto che per vere e proprie colonie e se il prezzo da pagare era la cessione di Trieste, occorreva piegarsi. Bah. Ci sono documenti catastali sulla città di Trieste e studiati debitamente dagli occupanti che predicevano una immigrazione dalle province del Reich per procedere ad una germanizzazione della città e del suo territorio. |