Web Analytics Made Easy - Statcounter
Forum Irredentismo e Nazionalismo italiano

quando i croati riuscivano ad innervosire persino il compagno giacomo scotti

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 22/4/2011, 18:19     +1   -1
Avatar

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
14,291

Status:


Purtroppo non posso che condividere le risposte di Gafi e Rector.
L'ignoranza opportunistica è anche e sopratutto a carico dei Croati,comunque. Sono asserzioni talmente fantasiose che squalificano da sé chi le afferma.
 
Web  Top
Valuk
view post Posted on 22/4/2011, 18:28     +1   -1




Ok, lasciando un attimo da parte le solite critiche a questo o quel governo Italiano, vediamo se c'e' qualcuno che propone una soluzione per questo comportamento.
Cosa dovrebbe fare l'Italia per evitare che la Croazia continui ad appropriarsi dei personaggi e dell'arte/cultura veneto-istriano-dalmata, quale potrebbe essere una reazione adatta da parte dello Stato Italiano per fare in modo che la Croazia smetta di propagandare come sua una cultura chiaramente italo-veneta?

Cioe' mi spiego, secondo me dichiarare Croato un personaggio come Marco Polo e' chiaramente da dementi, ma magari un Americano, un Giapponese o un Russo ci cascano, e cosi' nei libri di storia di quei paesi Marco Polo potrebbe venire effettivamente presentato come un grande esploratore, viaggiatore e scrittore Croato.

Poi voglio cogliere l'occasione per augurare a tutti buona Pasqua. :figo:



QUOTE (Mars Pianeta Rosso @ 22/4/2011, 19:19) 
Purtroppo non posso che condividere le risposte di Gafi e Rector.
L'ignoranza opportunistica è anche e sopratutto a carico dei Croati,comunque. Sono asserzioni talmente fantasiose che squalificano da sé chi le afferma.

Temo di dover correggere la frase boldata. Dubito si tratti di ignoranza, anche i Croati sanno benissimo che Marco Polo era veneziano, credo invece si tratti piuttosto di una chiara, scrupolosa e ben diretta operazione di appropriazione indebita. E finche' l'altra parte tace beh allora si continua secondo la filosofia del chi tace acconsente.
 
Top
rector
view post Posted on 22/4/2011, 18:47     +1   -1




QUOTE Valuk: ""Cosa dovrebbe fare l'Italia per evitare che la Croazia continui ad appropriarsi dei personaggi e dell'arte/cultura veneto-istriano-dalmata, quale potrebbe essere una reazione adatta da parte dello Stato Italiano per fare in modo che la Croazia smetta di propagandare come sua una cultura chiaramente italo-veneta?"""


Semplice, dovrebbe fare protesta ufficiale alla Cina per aver invitato un croato a rappresentare Marco Polo, ma non le solite frasi di inviti a dialoghi e cazzate varie, ma una forte protesta per salvaguardare un NOSTRO bene storico!

Buona Pasqua anche a te.
 
Top
view post Posted on 22/4/2011, 18:56     +1   -1
Avatar

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
14,291

Status:


CITAZIONE (Valuk @ 22/4/2011, 19:28) 
Ok, lasciando un attimo da parte le solite critiche a questo o quel governo Italiano, vediamo se c'e' qualcuno che propone una soluzione per questo comportamento.
Cosa dovrebbe fare l'Italia per evitare che la Croazia continui ad appropriarsi dei personaggi e dell'arte/cultura veneto-istriano-dalmata, quale potrebbe essere una reazione adatta da parte dello Stato Italiano per fare in modo che la Croazia smetta di propagandare come sua una cultura chiaramente italo-veneta?

Cioe' mi spiego, secondo me dichiarare Croato un personaggio come Marco Polo e' chiaramente da dementi, ma magari un Americano, un Giapponese o un Russo ci cascano, e cosi' nei libri di storia di quei paesi Marco Polo potrebbe venire effettivamente presentato come un grande esploratore, viaggiatore e scrittore Croato.

Poi voglio cogliere l'occasione per augurare a tutti buona Pasqua. :figo:



CITAZIONE (Mars Pianeta Rosso @ 22/4/2011, 19:19) 
Purtroppo non posso che condividere le risposte di Gafi e Rector.
L'ignoranza opportunistica è anche e sopratutto a carico dei Croati,comunque. Sono asserzioni talmente fantasiose che squalificano da sé chi le afferma.

Temo di dover correggere la frase boldata. Dubito si tratti di ignoranza, anche i Croati sanno benissimo che Marco Polo era veneziano, credo invece si tratti piuttosto di una chiara, scrupolosa e ben diretta operazione di appropriazione indebita. E finche' l'altra parte tace beh allora si continua secondo la filosofia del chi tace acconsente.

E' per questo che ho parlato di ignoranza opportunistica. Non era un caso.
Buona Pasqua anche a te.
 
Web  Top
Valuk
view post Posted on 22/4/2011, 19:29     +1   -1




QUOTE (rector @ 22/4/2011, 19:47) 
QUOTE Valuk: ""Cosa dovrebbe fare l'Italia per evitare che la Croazia continui ad appropriarsi dei personaggi e dell'arte/cultura veneto-istriano-dalmata, quale potrebbe essere una reazione adatta da parte dello Stato Italiano per fare in modo che la Croazia smetta di propagandare come sua una cultura chiaramente italo-veneta?"""


Semplice, dovrebbe fare protesta ufficiale alla Cina per aver invitato un croato a rappresentare Marco Polo, ma non le solite frasi di inviti a dialoghi e cazzate varie, ma una forte protesta per salvaguardare un NOSTRO bene storico!

Buona Pasqua anche a te.

Perche' una protesta ufficiale alla Cina? Mica sono i Cinesi ad affermare che Marco Polo era Croato, a farlo e' stato l'ex presidente della Repubblica di Croazia mentre si trovava in visita in Cina.

Ma avete letto l'articolo del Corriere della Sera che ho postato?

Poi temo che una protesta ufficiale alla Cina sarebbe inutile visto che i Cinesi non si filano nemmeno gli Americani, figuriamoci gli Italiani. Inoltre nella storiografia cinese Marco Polo e' un personaggio assolutamente irrilevante, al punto che a conoscerlo sara' si e no 1 Cinese su 10.000.
Marco Polo e' un personaggio importante sopratutto per la storiografia europea in generale ed italiana in particolare.

Insomma c'e' qualche proposta concreta per evitare che questo atteggiamento continui, cosa dovrebbe fare l'Italia per tutelare il proprio patrimonio storico e culturale, come dovrebbe porsi di fronte a chi tenta di appropriarsi dei suoi personaggi storici, della sua cultura e del suo patrimonio artistico?

Io come proposta inviterei il governo italiano ad organizzare un convegno al quale prendano parte i membri dell'Accademia delle Arti e delle Scienze della Repubblica di Croazia da una parte e una delegazione di filologi e storici dell'arte italiani dall'altra parte. Un convegno per stabilire con l'ausilio di documenti storici che personaggi quali Marco Polo o Giorgio Orsini erano veneziani e non certo Croati.
Un convegno per stabilire una volta per tutte che la verita' storica oggettiva non puo' e non deve essere interpretata a seconda della nazionalita'.
 
Top
alberto.
view post Posted on 22/4/2011, 20:12     +1   -1




mi sono scritto da poco e sono nuovo.sono patriota italiano e ne sono fiero.stavo giusto leggendo alcuni post e voglio dirvi che se quel valuk fosse veramente slavo deve ben ricordare che anche gli sloveni hanno cambiato nomi italiani,specialmente nomi delle città come : Comeno chiamandola Komen; Vipacco-Vipava;Tolmino-Tolmin;Erpelle-Hrpelje e altri ancora...CIAO A TUTTI MIEI FRATELLI ITALIANI
 
Top
Valuk
view post Posted on 22/4/2011, 20:50     +1   -1




QUOTE (alberto. @ 22/4/2011, 21:12) 
mi sono scritto da poco e sono nuovo.sono patriota italiano e ne sono fiero.stavo giusto leggendo alcuni post e voglio dirvi che se quel valuk fosse veramente slavo deve ben ricordare che anche gli sloveni hanno cambiato nomi italiani,specialmente nomi delle città come : Comeno chiamandola Komen; Vipacco-Vipava;Tolmino-Tolmin;Erpelle-Hrpelje e altri ancora...CIAO A TUTTI MIEI FRATELLI ITALIANI

Non credo tu sia Italiano. Penso che tu sia solo un provocatore, peraltro pure ignorante considerando quello che hai scritto.
Gli Sloveni non hanno cambiato nomi a paesi che erano abitati da Sloveni da sempre, come avrebbero potuto?
Quelle che tu chiami citta' (Komen, Tolmin, Vipava, Hrpelje) sono al piu' dei grossi paesi, nessuno dei quali supera le 5.000 anime.
Inoltre tutti i nomi di questi paesi sono di chiara provenienza slovena:

Komen dallo sloveno kamen, che in sloveno significa roccia; semplicemente perche' il paese e' sito sull'altipiano carsico, dunque su un territorio pieno di roccie di roccie;

Vipava prende nome dal fime Vipava che guardacaso attraversa il paese;

Particolarmente ineteressante l'etimologia di Hrpelje, che tu definisci Erpelle. Ebbene secondo la leggenda il borgo avrebbe preso nome da un episodio accaduto nel medioevo e cioe' quando alcuni paesani un giorno avrebbero visto passare da quelle parti una carrozza con un nobile austriaco, al che avrebbero esclamato ''herr pelje'', che in sloveno significa ''il herr (tedesco per signore) sta passando''. Da qui il nome Hrpelje;

Il nome di Tolmin e' probabilmente legato alla parola slovena tolmun, che in italiano si traduce come pozza, il che quasi certamente deriva dal fatto che il borgo si trova presso il fime Tolminka che e', per l'appunto, pieno di pozze;

Insomma smettila di scrivere idiozie, e' evidente che non conosci ne i posti di cui scrivi ne' la loro storia. I nomi italiani dei paesi in questioni sono legati per lo piu' al ventennio fascista, quando quelle zone furono inglobate nel Regno d'Italia e i nomi dei paesi italianizzati, spesso semplicemente cambiando l'originale Sloveno nella piu' veloce, comoda e orecchiabile forma Italiana (come ad esempio Komen-Comeno).

Gli Sloveni hanno slovenizzato i nomi dei 3 comuni del litorale sloveno (Capodistria in Koper, Pirano in Piran e Isola d'Istria in Izola), e questo e' assolutamente vero.

Saluti e buona Pasqua.
 
Top
patriota toscano
view post Posted on 22/4/2011, 23:03     +1   -1




Buona Pasqua Valuk, un governo normale di un paese normale avrebbe risposto con forza a questa provocazione, ma noi da anni non siamo più un paese normale quindi i nostri governanti non faranno niente, anzi sono capaci di studiare più a fondo Marco Polo per capire se veramente fosse croato.Sta a noi del popolo rispondere a l'ex presidente della Croazia, ma realmente chi ci ascolterà ??
 
Top
Gafi.90
view post Posted on 23/4/2011, 09:38     +1   -1




CITAZIONE (Valuk @ 22/4/2011, 20:29) 
Io come proposta inviterei il governo italiano ad organizzare un convegno al quale prendano parte i membri dell'Accademia delle Arti e delle Scienze della Repubblica di Croazia da una parte e una delegazione di filologi e storici dell'arte italiani dall'altra parte. Un convegno per stabilire con l'ausilio di documenti storici che personaggi quali Marco Polo o Giorgio Orsini erano veneziani e non certo Croati.
Un convegno per stabilire una volta per tutte che la verita' storica oggettiva non puo' e non deve essere interpretata a seconda della nazionalita'.

è una buona proposta, ma sono quasi sicuro che non faremo niente, come diceva rector se abbiamo un governo così è perchè ce lo meritiamo.

Buona Pasqua!
 
Top
patriota toscano
view post Posted on 23/4/2011, 10:26     +1   -1




Potremmo anche utilizzare le reti sociali (facebook, twitter) per rispondere, ma sono tutte iniziative che dovrebbero partire dalla gente come noi, se aspettiamo i nostri politici.....
 
Top
Dejana
view post Posted on 25/4/2011, 12:35     +1   -1




Buona Pasqua a tutti, Buona Pasqua a Valuk alias xxxxxxxxxx.

E` dificile dire di che nazionalita` sarebbe stato Polo, perche` nato in Croazia odierna (l'Isola di Korcula, Dalmazia, mar adriatico) pero` nei tempi dell'occupazione veneta.

Poi, ci sono molti personaggi storici da discuttere di che nazionalita` sarebbero stati, tipo Gundulic-Gondolo , Boskovic, Tomasevic-Tomaseo, etc...etc...

Edited by Mars Pianeta Rosso - 25/4/2011, 14:54
 
Top
Valuk
view post Posted on 25/4/2011, 17:46     +1   -1




Bene, vedo che su questo sito girovagano anche alcuni croati, mi fa' piacere. Nonostante capisca i loro sforzi nel tentare l'impossibile, cioe' definire come croati personaggi assolutamente veneto-italiani, sono comunque sforzi che, di fronte all'evidenza, ritengo alquanto ridicoli. Ma andiamo con ordine:

QUOTE (Dejana @ 25/4/2011, 13:35) 
Buona Pasqua a tutti, Buona Pasqua a Valuk alias xxxxxxxxxx.

Buona Pasqua anche a te, ma alias di chi?

QUOTE
E` dificile dire di che nazionalita` sarebbe stato Polo, perche` nato in Croazia odierna (l'Isola di Korcula, Dalmazia, mar adriatico) pero` nei tempi dell'occupazione veneta.

Occupazione veneta? Ci sarebbe molto da discutere.

Ma non polemizziamo, certo hai ragione, e' sicuramente difficile dire di che nazionalita' fosse Marco Polo. Infatti tutto il mondo sa' benissimo che in realta' era croato e si chiamava Marko Pilic (mentre i cattivoni italiani affermano che si chiamasse Marco Polo), che nacque nell'allora croatissima Korcula (che per i cattivoni italiani e' Curzola), facente parte dell'allora Croazia (che all'epoca come Stato nemmeno esisteva, ma passiamo avanti) e che scrisse il Milione in perfetta lingua croata (la quale lingua, intesa in senso moderno, all'epoca esisteva alla pari dello Stato Croato – nemmeno in teoria, figuriamoci in pratica).

Bene, ora torniamo alla realta'. Marco Polo era un mercante veneziano, nato presumibilmente a Venezia, che ha dettato la propria opera piu' famosa (Il Milione) a Rustichello da Pisa in lingua d'oil (francese antico) misto ad espressioni italiane.

Adesso ti chiedo, quali prove storiche hai che Marco Polo nacque a Curzola? Per quanto ne so io non esiste alcuna prova al riguardo (oltre alla propaganda nazionalista Croata, ma quella la definirei tutt'altro che prova).
E anche ipotizzando che fosse effettivamente nato a Curzola sarebbe comunque un cittadino della Repubblica di Venezia dunque un veneto , visto che la Curzola di allora era un territorio facente parte integrante della Serenissima Repubblica di Venezia, nello specifico era un feudo di proprieta' della famiglia veneziana Zorzi.
Insomma Marco Polo con la Croazia centra quanto le mummie egizie con la Norvegia

QUOTE
Poi, ci sono molti personaggi storici da discuttere di che nazionalita` sarebbero stati, tipo Gundulic-Gondolo , Boskovic, Tomasevic-Tomaseo, etc...etc...

No, mi dispiace per te ma non c'e' proprio nulla su cui discutere.
Per quanto riguarda i personaggi da te citati:

Ruggero Boscovich era un dalmata raguseo di lingua e cultura italiana. Un dalmata di Ragusa, come del resto egli stesso sosteneva.
Figlio di madre italiana e padre serbo o montenegrino ortodosso, egli era innanzitutto un cittadino di Ragusa, la citta' dove nacque. Nel corso della propria vita non scrisse mai alcunche' in croato. Niente – mai – e ti sfido a provare il contrario! Scrisse tutte le proprie opere in latino o in italiano. Mantenne correspondenze epistolari con Voltaire esclusivamente in lingua italiana. Affermare che si tratta di un croato non e' solo una bugia, ma e' anche cosa indegna nei confronti del personaggio stesso che se sentisse fare certe affermazioni sicuramente verrebbe colto da un malore.
E' indubbio che conoscesse i dialetti illirico-croati della zona intorno a Ragusa visto che ci viveva, ma da qui ad affermare che fosse un croato, insomma la cosa e' ridicola.

Dubitare poi che Niccolo Tommaseo fosse italiano e' chiaramente da dementi. A parte il fatto che e' considerato uno dei precursori dell'irredentismo italiano in Dalmazia, il Tommaseo, in tutta la sua vita, non ha mai scritto una sola parola in croato, niente – mai! Quasi tutte le sue opere sono in italiano tranne qualcosina in francese. L'autore del 'Dizionario della Lingua Italiana' era talmente odiato dai croati che durante la seconda guerra mondiale i partigiani croati hanno addirittura fatto saltare per aria la statua dedicatagli nella natia Sebenicco.

Mentre su Ivan Gundulic/Gondola si potrebbe essere d'accordo che era un croato (anche se per la verita' i serbi affermano che fosse serbo). Il suo essere nazionalmente slavo (croato o serbo, a seconda delle fonti) deriva dal fatto che scrisse esclusivamente nel dialetto slavo dei dintorni di Ragusa.

Al contrario invece, personaggi veneto-italiani dalmati, quarnerini ed istriani quali Francesco Carrara, Roberto Ferruzzi, Marino Ghetaldi, Roberto de Visiani, Giorgio Baglivi, Bonino de Boninis, Alvise Cippico, Marco Antonio de Dominis, Giovanni Dalmata, Fausto Veranzio, Francesco Patrizi da Cherso, Giorgio Orsini, Antonio Smareglia e molti altri ancora, ebbene essi erano per l'appunto veneto-italiani, non certo croati (come invece dichiarato da molte fonti croate).

PS: curiosita'? Ma tu pensi che anche l'imperatore Romano Diocleziano, che naque a Salona, in Dalmazia, era croato?
Immagino che, in base ai tuoi convincimenti, anche la sua nazionalita' sia ''difficile da stabilire'', sebbene sia vissuto 400 anni prima dell'arrivo dei croati sulla costa dalmata. Magari secondo te egli non era un imperatore Romano ma invece un Imperatore croato, o quantomeno la cosa e' discutibile.
E tanto per curiosita', il palazzo di Diocleziano a Spalato, da quale grande architetto croato fu' progettato?
 
Top
view post Posted on 25/4/2011, 18:47     +1   -1
Avatar

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
14,291

Status:


Ovviamente sono d'accordo su quanto espresso da Valuk circa Marco Polo e Tommaseo.
Per quanto concerne lo spazio mancante nella frase citata da Valuk stesso dopo l'alias, deve rimanere così.
Non è consentito in questo forum citare i nomi di forumisti bannati. Questo è il nostro regolamento che DEVE essere rispettato.Omissis....3.2 - É fatto divieto di citare pubblicamente gli utenti bannati dal forum. Ogni messaggio che infrangerà questa regola verrà modificato dalla moderazione. Grazie.
 
Web  Top
view post Posted on 27/4/2011, 18:26     +1   -1
Avatar

Advanced Member

Group:
Member
Posts:
1,001

Status:


Sarebbe molto utile che venisse fatta una conferenza sull'italianità o la slavità dei personaggi illustri del passato con sostenitori di entrambe le tesi che dibattessero approfonditamente senza eccedere, così forse si eliminerebbe una volta x tutte la questione
 
Top
Valuk
view post Posted on 1/5/2011, 20:06     +1   -1




QUOTE (Mars Pianeta Rosso @ 25/4/2011, 19:47) 
Ovviamente sono d'accordo su quanto espresso da Valuk circa Marco Polo e Tommaseo.
Per quanto concerne lo spazio mancante nella frase citata da Valuk stesso dopo l'alias, deve rimanere così.
Non è consentito in questo forum citare i nomi di forumisti bannati. Questo è il nostro regolamento che DEVE essere rispettato.Omissis....3.2 - É fatto divieto di citare pubblicamente gli utenti bannati dal forum. Ogni messaggio che infrangerà questa regola verrà modificato dalla moderazione. Grazie.

Hai dimenticato di nominare Boscovich, per il quale vale lo stesso criterio. E comunque non bisogna mica essere per forza nazionalisti italiani per sapere che i personaggi in questione fossero veneto-italiani, basta essere…..normali (nel senso che basta saper leggere ed avere un minimo, ma proprio un minimo di buon senso).

Mi dispiace che tu abbia cancellato il post del croato che affermava come Marco Polo nacque a Curzola (leggendolo mi son venute le lacrime agli occhi dalle risate per le cavolate allucinanti che ha scritto).
Tuttavia, quando ho a che fare con nazionalisti croati con sindrome acuta da lavaggio del cervello permanente io non mi meraviglio piu' di niente.
Discutere con loro e' inutile, e' come tentare di dibattere con una roccia o con un albero, non vi e' alcun riscontro logico o razionale. Essi semplicemente mancano di capacita' cognitive – non cogitano.

Ingannato da un tale comportamento qualcuno potrebbe pensare che questi croati sono degli ignoranti truffatori, ma non e' cosi, dietro c'e' un motivo ben preciso che in realta' e' facilmente spiegabile: lungo la costa orientale dell'Adriatico l'arte, la letteratura, l'architettura e la cultura prettamente e genuinamente croate sono quantomeno modeste (per voler usare un termine diciamo moderato), per cui i circoli nazionalisti croati tentano in tutti i modi di rubare l'arte, la cultura, la letteratura, l'architettura e la storia veneto-italiane e spacciarle per croate.
In questo modo l'Italia perde una minima parte del proprio patrimonio storico-artistico, una parte certamente importante, ma comunque minima rispetto al totale.
La Croazia, al contrario, aquista il 90% del proprio patrimonio artistico e culturale il che e' un boccone troppo appetitoso per i nazionalisti croati.
Certo per loro e' impossibile dimostrare con argomenti logici e razionali come e perche' un personaggio quale ad esempio Ruggero Boscovich dovrebbe essere croato.
Quando gli chiedi delle prove serie e inconfutabili della sua croaticita' (sua o di altri) in genere ti rispondono dicendo ''….si dice e si mormora che avesse una cugina di terzo grado la quale nonna materna aveva una zia che pare fosse nata intorno a Zagabria''. E su idiozie del genere costruiscono il mito del Boscovich croato. Come anche del Marco Polo croato, del Tommaseo croato, dell'Orsini croato e di tutti gli altri grandi personaggi italo-veneti dalmati, quarnerini e istriani, secondo loro tutti croati.
Ovvio che per una persona normale cio' e' inaccettabile. Ma visto che i croati non hanno alcuna vergogna di un simile atteggiamento, ebbene allora ne fanno generosamente uso ed abuso a proprio piacere sperando che gli altri (sopratutto gli ignoranti) ci caschino.

Avrai sicuramente notato che l'altro forumista (quello croato) non e' in grado di trovare una sola prova riguardo alla croaticita' di simili personaggi, al contrario invece di chi e' pronto a fornire 1000 prove serie e comprovabili riguardo la loro, se non proprio italianita', quantomeno venezianita'.

Dato che ho nominato Ruggero Boscovich voglio fare un chiaro esempio citando le sue opere:

1) De maculis solaribus exercitatio astronomica (1736) – scritto in latino

2) De Mercurii novissimo infra Solem transitu (1737) – scritto in latino

3) Trigonometriae sphaericae constructio (1737) – scritto in latino

4) The Aurora Borealis (1738) – scritto in latino

5) De novo telescopii usu ad objecta coelestia determinanda (1739) – scritto in latino

6) De veterum argumentis pro telluris sphaericitate (1739) – scritto in latino

7) Dissertatio de telluris figura (1739) – scritto in latino

8) De Circulis osculatoribus, Dissertatio (1740) – scritto in latino

9) De motu corporum projectorum in spatio non resistente (1741) – scritto in latino

10) De inaequalitate gravitatis in diversis terrae locis (1741) – scritto in latino

11) De natura et usu infinitorum et infinite parvorum (1741) – scritto in latino

12) De annusi fixarum aberrationibus (1742) – scritto in latino

13) De observationibus astronomicis et quo pertingat earundem certitudo (1742) – scritto in latino

14) Disquisitio in universam astronomiam (1742) – scritto in latino

15) Parere di tre Matematici sopra i danni che si sono trovati nella Cupola di S. Pietro (1742) – scritto in italiano

16) De motu corporis attracti in centrum immobile viribus decrescentibus in ratione distantiarum reciproca duplicata in spatiis non resistentibus (1743) – scritto in latino

17) Riflessioni de' Padri Tommaso Le Seur, Francesco Jacquier de el' Ordine de' Minimi, e Ruggiero Giuseppe Boscovich della Compagnia di Gesù Sopra alcune difficoltà spettanti i danni, e Risarcimenti della Cupola Di S. Pietro (1743) – scritto in italiano

18) Nova methodus adhibendi phasium observationes in eclipsibus lunaribus ad exercendam geometriam et promovendam astronomiam (1744) – scritto in latino

19) De cycloide et logistica (1745) – scritto in latino

20) De Viribus Vivis (1745) – scritto in latino

21) Trigonometria sphaerica (1745) – scritto in latino

22) De cometis (1746) – scritto in latino

23) Dissertatio de maris aestu (1747) – scritto in latino

24) Dissertatio de lumine, 1-2 (1748/1749) – scritto in latino

25) De determinanda orbita planetae ope catoptricae ex datis vi celeritate & directione motus in dato puncto (1749) – scritto in latino

26) Sopra il Turbine che la notte tra gli XI e XII giugno del MDCCXLIX danneggio una gran parte di Roma (1749; Latin translation 1766) – scritto in italiano

27) De centrogravitatis (1751) – scritto in latino

28) Elementorum matheseos ad usum studiosae juventutis (1752) – scritto in latino

29) De lunae atmosphaera (1753) – scritto in latino

30) De continuitatis lege et eius consectariis pertinentibus ad prima materiae elementa eorumque vires dissertatio (1754) – scritto in latino

31) Elementorium universae matheseos, 1-3 (1757) – scritto in latino

32) De lege virium in natura existentium (1755) – scritto in latino

33) De lentibus et telescopiis dioptricis disertatio (1755) – scritto in latino

34) De inaequalitatibus quas Saturnus et Jupiter sibi mutuo videntur inducere praesertim circa tempus conjunctionis (1756) – scritto in latino

35) Theoria Philosophiae Naturalis (1758) – scritto in latino

36) De Solis ac Lunae defectibus libri (1760) – scritto in latino

37) Scrittura sulli danni osservati nell' edificio della Biblioteca Cesarea di Vienna, e loro riparazione (1763) – scritto in italiano

38) Memorie sopra il Porti di Rimini (1765) – scritto in italiano

39) Sentimento sulla solidità della nuova Guglia del Duomo di Milano (1765) – scritto in italiano

40) dissertationes quinque ad dioptricam pertinentes (1767) – scritto in latino

41) Voyage astronomique et geographique (1770) – scritto in francese

42) Memorie sulli cannocchiali diottrici (1771) – scritto in italiano

43) Journal d'un voyage de Constantinopole en Pologne (1772) – scritto in francese

44) Sullo sbocco dell'Adige in Mare (1779) – scritto in italiano

45) Riflessioni sulla relazione del Sig. Abate Ximenes appartenente al Progetto di un nuovo Ozzeri nello Stato Lucchese (1782) – scritto in italiano

46) Giornale di un viaggio da Constantinopoli in Polonia dell'abate Ruggiero Giuseppe Boscovich, con una sua relazione delle rovine di Troia (1784) – scritto in italiano

47) Opera pertinentia ad opticam et astronomiam, 1-5 (1785) – scritto in latino

48) Sui danni del Porto di Savona, loro cagioni e rimedi (1771) – scritto in italiano

49) Lettere a Giovan Stefano Conti (1780) – scritto in italiano


Nessuna opera in croato. Il Boscovich non ha mai scritto nulla in croato, non ha mai scritto una sola parola croata in tutta la propria vita. Assolutamente nulla – mai.
Ha scritto solo ed esclusivamente in latino/italiano/francese – di croato nemmeno l'ombra.

Va inoltre ricordato che il Boscovich visse la maggior parte della propria vita in Italia e Francia (con una breve capatina in Inghilterra).

Ebbene, proprio sulla base di questa evidenza i croati ''giustamente'' lo dichiarano genuinamente croato, anzi croaticissimo, al punto che a suo tempo (una quindicina di anni fa') la sua immagine fu' perfino raffigurata su una banconota nazionale (tanto per rimarcarne la croaticita').

Io sinceramente non riesco a capire tale atteggiamento, menzognero senza alcuna vergogna, definirlo irrazionale e' riduttivo, sarebbe forse meglio definirlo demente.

Sulla venezianita' e dunque italianita' di Marco Polo mi pare inutile tornarci, la questione e' stata ampiamente spiegata da Alvise Zorzi nella biografia del grande veneziano.

QUOTE (Irrto @ 27/4/2011, 19:26) 
Sarebbe molto utile che venisse fatta una conferenza sull'italianità o la slavità dei personaggi illustri del passato con sostenitori di entrambe le tesi che dibattessero approfonditamente senza eccedere, così forse si eliminerebbe una volta x tutte la questione

Devo correggere la frase boldata. Qui non si tratta di slavita', visto che questo termine ragruppa una famiglia di nazioni il cui numero totale eccede i 350 milioni di individui.
Qui si tratta di croaticita' visto che sono nello specifico i croati a tentare di impossessarsi di storia e personaggi altrui (veneto-italiani) dichiarandoli nazionalmente croati.

Faccio 2 semplici esempi:

1) il Palazzo d'Inverno dell'Ermitage, a San Pietroburgo (in Russia) fu' progettato nel 18°secolo dall'architetto italiano Bartolomeo Rastrelli (peraltro cresciuto in Russia alla corte imperiale). Nonostante nel corso degli anni il Rastrelli si sia naturalizzato russo egli e' riconosciuto dalle autorita' russe come nazionalmente Italiano, non certo russo.

2) Pietro Coppo, geografo e cartografo veneziano, visse la maggior parte della propria vita a Isola d'Istria, che oggi si trova in Slovenia. Le autorita' slovene riconoscono il Coppo come un illustre personaggio veneziano-italiano, non certo come sloveno.

Sloveni e Russi sono entrambi popoli slavi, ma a differenza dei croati non si fregano i grandi personaggi italiani del passato propagandoli come propri.
Non ne hanno bisogno, hanno abbastanza storia e personaggi propri di cui andare fieri e non sentono alcun bisogno di abbassarsi a ladri di storia altrui



PS: stavo per dimenticare, buon 1° maggio a tutti. image
 
Top
45 replies since 10/8/2010, 22:43   2463 views
  Share