CITAZIONE (Marcus Tullius Cicero @ 14/1/2011, 18:50)
Lo studio di Diego De Castro evidenzia la correttezza della politica estera italiana verso l' "alleato" asburgico e la frequente malafede e slealtà del governo viennese.
1) L'Italia per lealtà alla Triplice evitò rigorosamente d'interferire nelle vicende interne dell'impero austro-ungarico e d'appoggiare il locale movimento nazionale ed irredentista, il che non impedì all'imperatore sia di proseguire nella sua politica di persecuzione del movimento italiano, sia di coltivare progetti di distruzione dell'Italia stessa.
2) Il capo di stato maggiore austriaco, Conrad von Hötzendorf, propose due volte di attaccare a sorpresa e senza dichiarazione di guerra l'Italia stato alleato: la prima nel 1908, approfittando del terribile terremoto di Messina; la seconda nel 1911, quando le forze armate italiane erano impegnate in Libia. Lo ricorda il grande storico militare Piero Pieri. Gli intenti di von Hötzendorf erano quanto di più sleale e fedifrago si possa immaginare: attaccare di sorpresa un alleato, senza nessuna violazione del trattato da parte di quest'ultimo, in un momento in cui questo era in difficoltà per un terremoto od impegnato in un conflitto con una terza parte.
Al contrario, nessuna proposta del genere fu mai avanzata né dallo Stato Maggiore né dal Governo italiani.
3) Inoltre, l'Austria-Ungheria infranse chiaramente gli accordi sottoscritti rifiutando di concedere all'Italia parte dei territori italiani nel momento in cui annesse la Bosnia-Erzegovina: il fatto che fosse sotto protettorato militare dal 1878 non assolveva Vienna dai suoi impegni, nel momento in cui aveva annesso de iure tale regione.
Nel dopoguerra della Prima Guerra Mondiale vi fu un politico che difese l'Italia dall'accusa, del tutto falsa, d'aver "tradito" l'Austria. Egli fece notare che l'Italia non aveva affatto tradito, poiché nella Triplice Alleanza le condizioni erano sempre state poste a favore di Vienna e mai di Roma. Inoltre, il governo austriaco aveva frequentemente violato i patti sottoscritti, mai quello italiano.
Il politico in questione era austriaco ed ultra-nazionalista: Adolf Hitler. Se persino Hitler ha ammesso la malafede e la slealtà asburgiche nei confronti dell'Italia, davvero non vi è dubbio.
senti io non voglio entrare in polemica con te, ma mi pare che riesci a fare solo dei copia incolla di pezzi di articolo, sottolineando la scorrettezza del governo di vienna.
E non riesci a produrre una risposta autonoma.
1)L'entrata dell'italia nella triplice era un mutuo accordo esclusivamente a carattere difensivo. L'italia entrava nel 1882, 3 anni dopo la stesura della duplice alleanza austro-germanica del 1879.
L'italia venne accettata, su pesanti pressioni della Germania.
Che incastrava l'italia nel migliore scacchiere possibile.
La francia avrebbe evitato qualsiasi azione revanchista contro di Essa, visto che il trattato era puramente difensivo.
ergo un offensiva francese sull'alsazia, avrebbe fatto scattare l'offensiva italiana sulla provenza.
Quindi evitava alla germania di avere una francia aggressiva, temendo i confini sud.
Avrebbe imposto poi una "tregua Armata" o una pace tirata, tra italia e austria, di fatto togliendo una grossa rogna alla Germania, che in caso di guerra singola tra le due potenze, sarebbe rimasta in grave imbarazzo, sia se avesse dato una neutralità, sia se avrebbe patteggiato per l'austria o per l'italia (dopo la guerra del 1866).
La triplice alleanza se guardi bene era una alleanza fortemente Pro Germania, se vogliamo uno dei capolavori della germania, che bloccava di fatto l'europa e la incastrava in un fitto gioco di "fili tirati" , il primo che si fosse spezzato avrebbe trascinato l'europa nella grande guerra. o almeno la reinviava, e divincolava l'italia dai suoi impegni solo se a far la dichiarazione di guerra fosse stata l'austria o la germania.
ma se a dichiar guerra fosse sta la francia o la russia era obbligata a difendere gli alleati.
Questo fu il reale cavillo della nostra neutralità. visto che fu l'austria a dichiarare guerra alla serbia.
2)continua a mostrare il comportamento scorretto di vienna, intanto quelle sono idee di un generale, e fino a quando le idee sono "passibili" di condanna, sopratutto se alle idee non sono seguite i fatti.
Come ti ripeto, la pace tra austria e italia era solo una pace armata, purtroppo non trovo dei testi, ma credi che nessun militare italiano pensasse di attaccare l'austria nel momento propizio?
cosa che avvenne con puntualità cioè nel 1915.
come ti ho detto, nessun capo militare italiano lo propose, semplicemente perchè dopo il 1866 e sopratutto il 1884 ad adua, c'erano dei forti dubbi sulle speranze di vicere una guerra 1vs1 contro l'austria.
Quindi conveniva all'italia rifugiarsi in un patto che obbligava l'austria a non attaccarla, e in caso di attacco, obbligava la germania a scendere in austria a sua difesa.
Quindi non vedo dove sia la condanna verso l'austria, sapevano, come sapevamo noi, che prima o poi ci sarebbe stato un conflitto tra le due, una per reclamare i pezzettini di italia che mancavano, l'altra per punire l'italia principalmente per il suo comportamento del 1866 (veneto preso con demerito, difatti gli austriaci , a ragione non si sentirono mai sconfitti dagli italiani nel 1866)
3)come al solito a noi italiani piace fare le cose " a tarallucci e vino". nel trattato non era specificato, quali e quanti territori dovevano esser assegnati all'italia in caso di ingrandimenti territoriali dell'austria nei balcani.
era solo specificato un vago "adeguamento territoriale".
Ora o sei un politico alle prime armi, che crede ancora nell'iperuranio, oppure sai benissimo che una clausola "adeguati compensi territoriali" senza specificare quali, vuol dire "da 0 a tutto, a mia discrezione".
Quindi che dire, l'austria semplicemente, con la scusa che la bosnia era un protettorato dal 1878, quindi prima della firma del tratto, con l'italia, face passare il tutto, come già un territorio sotto il suo controllo.
A me dispiace dirlo, ma spesso noi italiani in tema politica internazionale e trattati, siamo sempre stati un pò i "pierini" della situazione.
Visto che poi anche recidivi, perchè la voce "adeguamenti territoriali" era anche nel patto di londra...e infatti si è visto quanti adeguamenti territoriali abbiamo avuto.
0 spartizione dell'impero tedesco, per un pezzo di riva oltre il fiume juba in somalia, e un pezzo di deserto del sahara in libia.
Poi tra l'altro, la loro scelta di fare i furbetti in bosnia, fu una delle scelte che fece protendere l'italia per la guerra con l'intesa.
quandi insomma io vorrei che nonostante noi siamo italiani e siamo su un forum di irredentismo, che passi la semplicistica idea "italiani bravi austriaci stronzi".
che non è cosi, ogni uno aveva le sue ragioni per stare nella triplice, alleanza di fatto manovrata e fatta ad uso e consumo della germania.
l'austria aveva i suoi motivi di livore con l'italia e l'italia con l'austria.
l'austria aveva il potenziale militare per fare una guerra e sostenerla 1 vs 1 con l'italia, l'italia per come aveva condotto le guerre del 1866, e del 1884 non saprei se fosse uscita vittoriosa da uno scontro 1 vs 1 con l'austria, combattuto sulle piene friulane.
l'austria per la questione bosniaca ha sfuttato questa sua tracotanza e un articolo vago della triplice alleanza.
errore che le è stato fatale nella grande guerra, perchè si è trovata l'italia contro, e non 1 vs 1, ma in una guerra che praticamente la accerchiava tutta.
poi come si dice, il tempo e galantuomo, la storia è signora....
e tutti abbiamo sotto gli occhi la fine che fece l'austria-ungheria al 1919.
quindi continui a dire, se l'austria ungheria ha peccato di tracotanza contro l'italia, la sua punizione già la ha avuta.
personalmente poi il caso di hitler mi fa ridere, quando ha detto una cosa del genere?
magari dopo il 1936, quando l'italia gli ha lasciato prendere l'austria, quando nel 1934 lo aveva impedito?
e quando Roma sembra esser l'unico alleato della germania?
insomma in questa situazione ci mancava solo che dicesse " gli italiani sono dei porci che hanno il tirolo", e aveva finito, si sarebbe giocato anche l'unico alleato.
e c'è da dire che è anche detto da uno nato in austria , che appena ha potuto è scappato in germania...
insomma ti ripeto, uno deve anche valutare non solo i fatti della storia, ma anche capire il perchè sono successe queste cose.
Tra l'altro aggiungo in ultimo, i primi a voler entrare nella duplice siamo stati noi italiani, per ripicca alla francia "rea di aver occupato tunisi", quando noi per primi in non so quale raptus di follia, alla conferenza di berlino, ci avevamo rinunciato, quando fu proprio bismark a proporcela.
in quella conferenza noi italiani dicemmo "no perchè se no litighiamo con la francia".
mentre i francesi invece di dire di no, semplicemente si riservavano il diritto di scegliere poi, e scelsero appunto di prendersela.
anche questo vogliamo far passare l'idea "italiano bravo e francese stronzo?" (che poi è vera a priori per la seconda parte^^)
però io a volte, mi viene da dire "italiano pirla e recidivo quando fa i trattati internazionali".
Edited by FulvioDip - 14/1/2011, 20:44