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Forum Irredentismo e Nazionalismo italiano

La storia che ci insegnano

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simo1971
view post Posted on 22/4/2013, 01:20 by: simo1971     +1   -1




CITAZIONE (enniodiprinzio @ 21/4/2013, 09:09) 
E' interessante quello che dici,io non riesco ad immedesimarmi nel pensiero di un antico Romano circa l'idea dell'Italia di allora rispetto al resto dell'impero.Certamente avevano la consapevolezza che l'Italia era una parte speciale dell'impero anche perchè era lì la capitale,tuttavia c'era nel tardo impero una visione più cosmopolita ed universale,l'Italia forse aveva perso parte dela sua indubbia supremazia iniziale,e l'impero si divise in due blocchi.Però,secondo me,all'inizio,si aveva anche il dualismo tra la Penisola italica,che finiva al Rubicone,e la Gallia Cisalpina,di più recente conquista,ove si era in un ambiente non italico ma gallico ed in cui si stava procedendo all'insediamento delle colonie di diritto latino(questo mi sembra di ricordare dai miei studi delle medie e superiori).Questo dualismo io lo sento ancora oggi.
Non so quanto l'italia di oggi possa rispecchiare l'antico impero romano(i nostri antenati guardavano in grande,dominavano il mondo...noi invece?)Noi siamo un paese piccolo,inutile girarci intorno,magari possiamo renderlo migliore,anzi dobbiamo farlo urgentemente,ma altri hanno raccolto il testimone spirituale dell'antico impero romano,in primis direi gli attuali USA.

I romani avevano una concezione d'Italia(almeno dacche' iniziano la loro espansione ed entrano in contatti stretti con popoli extralaziali e questo sentimento si fortifica dopo le vittoriose guerre puniche in cui quasi tutti avevano combattutto assieme), di cui loro facevano parte, tanto e' che gia' in epoca tarda repubblicana romani e italici in genere,quando erano fuori dalla penisola facevano gruppo tra di loro e erano definiti tutti assieme quali italici.Una certa differenziazione si ha all'inizio con la Gallia ed a lungo vs le isole considerate altro.Ma l'aria che va dal Rubicone a Caridi rapidamente venne intesa come Italia dai romani.E in epoca agustea i suoi confini erano pressappoco quelli dell'Italia includendo le terre irredenti.
Pure durante l'espansione di Roma l'"italianita/italicita'"era distintiva rispetto a essere un romano,seppure di lingua latina ma delle province.L'iTALIA NON ERA UNA PROVINCIA DELL'IMPERO E A LUNGO FU ESONERATA DALLE IMPOSTE QUALE PATRIA DEI ROMANI.Questa specificita' si ando perdendo nel tardo impero, nell'ottica della politica imperiale, ma resto il sentimento collettivo di italico, da contrappre a romano di Gallia,di Hispania,Africa etc.
E l'idea d'Italia resto presente anche nel Medioevo con Dante che delinea i confini delle terre abitate da quel gruppo di genti romanze che sono gli italici, ponendo il Varo e l'Arsa quali suoi confini occidentali ed orientali, e pure nel 500 si avra la lega dei principati italiani il cui fine era"fuori lo straniero".L'Italia e' nata, sebbene con certe differenze al tempo dell'espansione della repubblica romana nella Penisola, per covare sotto le ceneri fino all'Ottocento quando esplose durante il Risorgimento in cui si venne all'Unita della maggior parte del paese nel 1861.

Edited by simo1971 - 22/4/2013, 03:19
 
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