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| CITAZIONE (FulvioDip @ 15/9/2013, 16:02) Sicuramente anche con il territorio della zona B, il problema di trieste sarebbe rimasto, cmq il confine 1947 proposto dai francesi e scelto prima della divisione zona A e zona B, avrebbe cmq mortificato la città. In questo senso, anche in italia, sicuramente la questione con quei pochi km^2 di zona B in più non avrebbe risolto le cose, ne, se tutto fosse in italia, sarebbe stato giusto affossare l'economia di Capodistria con il suo porto per favorire Trieste. Riavere la Zona sarebbe stata una vittoria Politica semplicemente, a conti fatti sia all'italia che a Trieste quei pochi km non cambiavano, come di base non cambiavano alla jugoslavia, si trattava solo di mostrare quale delle 2 nazioni aveva più palle di "rischiare" una guerra per pochi km^2, e con Osimo, si è visto quale delle due nazioni aveva più palle. Quello che dispiace è che le palle della jugoslavia sono state divise tra 4 o 5 nazioni nuove...e le palline di croazia o slovenia, sono sempre più grosse di quelle dell'italia. Non credo che sarebbe stato lo stesso; tempo fa Unicredit presentò un progetto unitario per il porto di Trieste e Capodistria; in questo caso, il porto di Trieste non avrebbe subito la concorrenza e avrebbe legato la Slovenia in modo indissolubile all'Italia. Sul discorso delle @@ la penso diversamente; qualcuno che ce l'aveva più grosse ha imposto la linea. Dopo la morte di Andreotti si è venuti a conoscenza di un fascicolo chiamato "Trieste" facente parte del materiale dell'archivio di proprietà del politico romano. Sarei curioso di sapere cosa c'è scritto..... L'accordo si poteva ottenere in modo pacifico. All'Italia per un buon accordo sarebbero bastati i comuni sloveni. Chiederne di più significava indebolire troppo le comunità croate (allora certamente non si sapeva che fine avrebbe fatto la Jugoslavia). Io dico soltanto che se l'Italia avesse chiesto qualcosa, qualcosa avrebbe ottenuto, invece è stato un accordo senza benefici per l'Italia. Poi, uno può anche mostrare spavalderia ma poi dalle parole si passa ai fatti. Ad ogni modo non credo che in quel frangente ci sarebbe stato bisogno di entrare in guerra, un accordo normale non avrebbe lasciato la Jugoslavia senza vantaggi. Ripeto, il trattato di Osimo è senza senso per l'Italia.... CITAZIONE (Occit@n @ 14/9/2013, 14:20) Era alquanto improbabile che l'Italia potesse intervenire direttamente in una guerra aperta alleandosi alla Serbia contro la Croazia né penso fosse questo ciò che chiedevano i serbi.
Però l'Italia avrebbe potuto fare ostruzionismo alla marina croata che era l'unica via di rifornimento di ogni materiale (armi comprese) che sostenevano le truppe croate in Dalmazia.
Mi ricordo che all'inizio del conflitto lo stesso Cossiga se ne uscì con una sparata sensazionale dichiarando che l'Italia avrebbe usato ogni mezzo (anche militare!) a tutela delle minoranze italiane presenti in Istria ed a Fiume!!!
Ed in effetti in quei giorni il confine orientale venne ammassato di truppe soprattutto a Gorizia dove gli sloveni stavano combattendo contro i serbi.
La Serbia sperava di strangolare velocemente la Croazia tagliandola in due ma l'allargarsi del conflitto in Bosnia cambiò le sorti del conflitto.
Penso che in caso di resa della Croazia delle modificazioni territoriali a nostro favore sarebbero state possibili in caso appunto di aiuto indiretto alla Serbia.
Mi ricordo che durante l'assedio serbo di Zara, che stava per capitolare sotto le bombe, il sindaco della città mandò un fax al governo italiano pregandolo di intervenire per impedire l'occupazione militare serba considerati i legami millenari di questa città con l'Italia!!!!!!!!!
Questo la dice lunga su come la Croazia fosse oramai convinta di non farcela più.
Ma COME SEMPRE la solita italietta mafiosa non seppe mai sfruttare nessuna di queste occasioni irripetibili a suo vantaggio. Scusami Occit@an, ci sono articoli o testimonianza che confermino la richiesta del sindaco di Zara? è la prima volta che sento parlare di questa cosa.
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