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| Una ulteriore informazione riguardo questa presunta vicinanza italo-serba, che non hon trovato riportata nè in questa nè nella discussione precedente di oggetto simile, è quella inerente ciò che avvenne al termine della guerra chiamata "dei dieci giorni", che si concluse rapidamente con la "vittoria" degli sloveni sui federali jugoslavi. Il governo federale di Belgrado tentò di prendere accordi con lo Stato italiano per far evacuare le truppe jugoslave via Trieste. Infatti a Belgrado si asseriva che non esistesse un altro modo per far rientrare le truppe in patria. Il Presidente della Repubblica Italiana, Francesco Cossiga, appena ebbe sentore di ciò, immediatamente si recò a Trieste e dalla Prefettura informò i Triestini delle intenzioni jugoslave. Alcuni Triestini, ostili a causa dei 40 giorni di occupazione jugoslava nel 1945, si ribellarono occupando il Comune di Trieste (uscirono diversi articoli sul Piccolo). Fu chiesto al Governo Sloveno il motivo per il quale non lasciasse evacuare le truppe jugoslave; la risposta del ministro Janša fu immediata, asserendo che nessuno proibiva loro l'evacuazione dalla Slovenia, però, imbarcandosi a Capodistria, tutti i militari sarebbero dovuti uscire dalla Slovenia completamente disarmati. Soltanto agli ufficiali era concesso di portare con sé la pistola di ordinanza. Così infatti avvenne e la crisi triestina rientrò. Ora non voglio dire che se l'Italia avesse acccettato sarebbe accaduto chissà cosa di diverso; probabilmente non lasciare 4 carriarmati e 8 fucili in slovenia non avrebbe cambiato la vita ai serbi, ma in qualche modo si sarebbe sancita una certa presa di posizione. Tra l'altro, pur comprendendo lo stato d'animo triestino, trovo del tutto immotivata la protesta che si inscenò. In qualche modo si sarebbe ripetuto uno scenario della prima guerra mondiale, con il nostro esercito che traeva in salvo i serbi. Non si era certo nella situazione del secondo conflitto, quando un'Italia sbandata non seppe fronteggiare gli aguzzini slavi (in massima parte sloveni e croati) che occuparono la venezia giulia. Un'occasione persa anche questa, a mio avviso, e la conferma che tentativi di tastarci il polso da parte serba ci furono eccome..
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