CITAZIONE (Maradria11 @ 21/3/2015, 17:46)
i territori che la Francia occupa sono stati francesizzati nel corso dei secoli e di certo non in modo immediato e repentino.
Sì e no.
Di alcune politiche non si sentiva neanche l'esigenza fino a poco tempo fa, né lo stato investiva più di tanto nell'istruzione universale.
Per moltissime minoranze linguistiche francesi il declino dei parlanti è avvenuto in modo rapidissimo solo nel '900, dopo che per quasi mille anni l'areale di dette parlate era rimasto immutato.
Nel 1920 ancora 1/3 dell'intera popolazione francese parlava occitano, quindi la quasi totalità degli abitanti dell'Occitania.
http://en.wikipedia.org/wiki/VergonhaCITAZIONE
Tornando agli sloveni, nel 1920, il mondo era cambiato e non era più pensabile adottare la politica che la Francia adoperò secoli addietro.
La Francia stava adottando quella politica in quello stesso momento.
In quegli anni (e pure nei successivi) i maestri lavavano con il sapone la lingua dei bambini che osavano parlare lingue diverse dal francese, anche se si trattava di lingue di millenario radicamento nel territorio.
Ma non è solo una colpa francese. Non esistevano scuole bilingui al tempo. In nessun paese democratico. In tutti i paesi democratici si praticava una forzosa cancellazione delle minoranze, giustificata con l'uguaglianza dei cittadini, l'uniformità dei costumi, la praticità, il progresso...
CITAZIONE
Sarebbe bastato, invece, non imporre la trasformazione dei cognomi
Il cambiamento dei cognomi era volontario, non imposto, al contrario di quanto fecero gli Asburgo.
CITAZIONE
garantire anche l'insegnamento dello sloveno nelle scuole
Pretendere che l'Italia fascista adottasse delle misure di bilinguismo perfetto che ad oggi, 2015, esistono solo in Italia e pochissimi altri paesi del mondo, è anacronistico come pretendere che l'Italia del tempo investisse nell'energia nucleare o nel solare.
CITAZIONE
soprattutto non vietare di parlare sloveno in pubblico.
Certamente questa sarebbe una cosa eccessiva se fosse vera, ma non lo è perché è impossibile. Pur nel periodo di massima militarizzazione l'Italia non disponeva di tanti soldati da riempire ogni piazza, ogni bar, ogni ristorante d'Italia. Specie in territori montuosi a scarsa densità abitativa.
La pretesa di vietare di parlare una lingua in pubblico è assurda e irrealizzabile.
CITAZIONE
hanno portato all'odio verso l'Italia.
L'odio verso l'Italia era già presente e ben documentato da numerosi fatti violenti compiuti da ambo i lati. Ripeto, scoprire chi "ha iniziato" è impossibile ed inutile. Si può sempre tirare in ballo "ma loro prima..." che non porta da nessuna parte. Ora, nel 2015, la sensibilità è diversa, e ancora troviamo difficile superare la cosa, figurati con la sensibilità del tempo.
CITAZIONE
Il più grave errore di Mussolini...Governatorato di Dalmazia
Mah. Io direi in ordine crescente, partecipazione alla guerra civile spagnola, leggi razziali (una porcata senza possibilità di redenzione), ingresso nella seconda guerra mondiale.
A valle di questi 3 errori drammatici, qualunque errore interno alla condotta della guerra risulta di limitatissima entità, e fondamentalmente irrilevante per i destini complessivi.
Una volta sconfitta l'asse, nessun nostro differente comportamento avrebbe potuto in alcun modo alterare le rivendicazioni jugoslave nei nostri confronti.
Gli sloveni rivendicavano Trieste da più di un secolo, e i croati l'Istria e Zara.
I vincitori si sono presi tutto, coronando revanscismi vecchi talvalta di millenni, e nessuna condotta dei vinti è stata rilevante nel ragionamento.