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Forum Irredentismo e Nazionalismo italiano

La storia che ci insegnano

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mcarbone1973
view post Posted on 21/4/2013, 04:55     +1   -1




Scusate se non mi ricordo esattamente dove l'ho letto, ma di recente in uno dei post si parlava della storia d'Italia lunga circa 22 secoli. Non so perche' io non abbia risposto subito. Ma questo, secondo me, e' un problema fondamentale riguardante il consenso sulla storia italiana e cio' che viene insegnato nelle nostre scuole. Non solo, ma e' connesso direttamente ai nostri problemi d'identita'. Se l'identita' c'e' ed il senso di appartenenza c'e', i veneti non chiederebbero mica la secessione all'UE. I lombardi non direbbero cretinate tipo "la capitale dovrebbe essere spostata a Milano". E nessuno direbbe mai e poi MAI che "l'Italia non esiste". Tra tutte le affermazioni, questa e' la piu' stupida in assoluto.

Cioe' a dire, quando alcuni mi sentono dire che l'Italia non e' mica nata nel 1861, ma si e' RI-unita (NON unita), si mettono a ridere. Quando insisto che la storia d'Italia parte da ROMA (e non dai rivoluzionari del XIX secolo) e che noi siamo gli eredi dell'Impero Romano, mi guardano come se fossi drogato. Immagino secondo questa logica che "l'Europa non e' mai esistita" prima degli anni 50. Sul serio?

Perche' non possiamo chiedere le riforme nelle nostre scuole???

Marcus
:italia:
 
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enniodiprinzio
view post Posted on 21/4/2013, 08:09     +1   -1




E' interessante quello che dici,io non riesco ad immedesimarmi nel pensiero di un antico Romano circa l'idea dell'Italia di allora rispetto al resto dell'impero.Certamente avevano la consapevolezza che l'Italia era una parte speciale dell'impero anche perchè era lì la capitale,tuttavia c'era nel tardo impero una visione più cosmopolita ed universale,l'Italia forse aveva perso parte dela sua indubbia supremazia iniziale,e l'impero si divise in due blocchi.Però,secondo me,all'inizio,si aveva anche il dualismo tra la Penisola italica,che finiva al Rubicone,e la Gallia Cisalpina,di più recente conquista,ove si era in un ambiente non italico ma gallico ed in cui si stava procedendo all'insediamento delle colonie di diritto latino(questo mi sembra di ricordare dai miei studi delle medie e superiori).Questo dualismo io lo sento ancora oggi.
Non so quanto l'italia di oggi possa rispecchiare l'antico impero romano(i nostri antenati guardavano in grande,dominavano il mondo...noi invece?)Noi siamo un paese piccolo,inutile girarci intorno,magari possiamo renderlo migliore,anzi dobbiamo farlo urgentemente,ma altri hanno raccolto il testimone spirituale dell'antico impero romano,in primis direi gli attuali USA.
 
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view post Posted on 21/4/2013, 11:06     +1   -1

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CITAZIONE (mcarbone1973 @ 21/4/2013, 05:55) 
Scusate se non mi ricordo esattamente dove l'ho letto, ma di recente in uno dei post si parlava della storia d'Italia lunga circa 22 secoli. Non so perche' io non abbia risposto subito. Ma questo, secondo me, e' un problema fondamentale riguardante il consenso sulla storia italiana e cio' che viene insegnato nelle nostre scuole. Non solo, ma e' connesso direttamente ai nostri problemi d'identita'. Se l'identita' c'e' ed il senso di appartenenza c'e', i veneti non chiederebbero mica la secessione all'UE. I lombardi non direbbero cretinate tipo "la capitale dovrebbe essere spostata a Milano". E nessuno direbbe mai e poi MAI che "l'Italia non esiste". Tra tutte le affermazioni, questa e' la piu' stupida in assoluto.

Cioe' a dire, quando alcuni mi sentono dire che l'Italia non e' mica nata nel 1861, ma si e' RI-unita (NON unita), si mettono a ridere. Quando insisto che la storia d'Italia parte da ROMA (e non dai rivoluzionari del XIX secolo) e che noi siamo gli eredi dell'Impero Romano, mi guardano come se fossi drogato. Immagino secondo questa logica che "l'Europa non e' mai esistita" prima degli anni 50. Sul serio?

Perche' non possiamo chiedere le riforme nelle nostre scuole???

Marcus
:italia:

Infatti io dico la Riunificazione dell'Italia del 1861...Ma guarda Mcarbone, quelli che dicono il contrario sono troppo stupidi per capire questa cosa, dove oltretutto non c'è alcuna difficoltà nel vederla, ma anche tanti anche fanno finta di non capire per continuare a convivere in pace con le proprie seghe mentali. Infatti quelli che sostengono il contrario non si accorgono neanche delle contraddizioni continue che incorrono nei loro discorsi, perché loro ragionano così: re regole logiche di base valgono per tutti tranne quando c'è l'italia di mezzo...in perfetto stile idiota della sinistra di oggi
 
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view post Posted on 21/4/2013, 12:57     +1   -1

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Secondo me si tratta di essere onesti intellettualmente, senza cadere nel triste problema italico che ha bisogno della storia di Roma per darsi la testa coronata (Realmente è l'italia che ha bisogno di Roma per darsi un passato con un certo tono, per Roma essere la capitale d'italia è una piccola gemma nella sua lunga corona, Roma intesa come città o come idea vive benisismo si storia propria senza necessità dell'italia).

Siamo gli eredi dell'impero Romano? Io credo di no, siamo come tutti gli altri, dei romano-barbarici, come se l'impero romano scindendosi, abbia generato vari figli e figliastri. Forse siamo i "maggiori" perchè abbiamo più storia ma di base, terrei ben separata la storia sia di Roma, sia degli stati pre unitari, sia dell'italia moderna.

La nostra storia intesa come nazione moderna è quella che parte dal 1861 (tiè forse dal 1848 con le idee germinate con le invasioni napoleoniche, quindi direi 1799).

La stessa storia dell'unità d'italia non parte da Roma, i più grandi ferventi della capitale a Roma erano tutti non romani, Roma ha semplicemente accettato il ruolo, come un vecchio generale che nel suo passato aveva avuto vittorie e gloria ed un gruppo di "giovani" legionari gli avesse chiesto "vuoi comandare questa legione?".

L'italia si è riunificata per volere di un re che voleva solo "incrementare" i suoi domini prendendo le zone ricche (lombardia, veneto ed emilia)

Poi si è trovano in mezzo alla volontà degli stati centrali e all'opportunità di una conquista "coloniale" del sud italia.

I presupposti dell'unità d'italia se pur animati da ideali altissimi, sono stati cmq mossi dal tornaconto e l'ambizione personale degli uomini (ed è giusto cosi, Cesare era ambizioso e conquistò la Gallia).

Ora con i pro e con i contro finalmente abbiamo completato un processo di unificazione nazionale che regni "romano-barbarici" come la Francia o la Spagna, riuscirono a completare con qualche secolo prima di noi.

Non è che questo è negativo, badate bene, è solo valutare la nostra storia per come è andata, valutando attentamente quando si parla di Roma, degli stati italiani e dello stato inteso come Italia.

E' innegabile che lo stato moderno "Italia" forse ha tradito le aspettative con le quali era partito, forse anche perchè paragonandosi a Roma e all'impero Romano, era un ideale troppo "alto" da poter raggiungere.

Non basta avere la città di Roma (che è un mero simbolo di rocce e pietre) per raggiungere l'idea che Roma rappresentava.
Certo di dà una mano, ma se non ci lavori in questo senso non ci arriverai mai per grazia ricevuta.

Se qualcuno me lo chiede non posso rispondere " si abbiamo fatto tutto quello che potevamo" perchè non è vero.
Non di meno essendo italiano, essendo Romano da secoli, lavoro nella direzione per cui la nazione moderna "italia" cerchi di arrivare ai "fasti" del genitore
 
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mcarbone1973
view post Posted on 21/4/2013, 14:38     +1   +1   -1




Scusate, ma l'idea di un'Italia nata a qualche punto tra la fine di Napoleone e la conquista di Roma nel 1870 e' imbevibile. Ogni residente di questa penisola - non solo i romani - fu "cittadino romano" nei tempi dell'impero. Cioe', ebbe uno status privilegiato.

L'italiano, come lingua (credo che tutti qui lo sappiano), ha circa 8 secoli di storia ed era presente in TUTTI gli stati preunitari, anche se era parlato da soltanto 2% del popolo. (A proposito, secondo voi sarebbe stato meglio utilizzare latino come lingua ufficiale?)

Nella storia ci sono riferimenti agli "italiani" da diversi secoli, che io sappia da almeno quattro secoli. Non e' vero che l'unica ambizione era di mettere sotto una certa corona piu' territorio possibile (con le nostre colonie africane, si'). Voglio dire, l'idea per i criteri dell'italiano - come persona e cittadino - c'erano gia'. Le nostre radici latine, l'ortografia dei nostri nomi e cognomi, le nostre tendenze culturali, la religione cattolica (anche se in diminuzione negli ultimi decenni ma all'epoca centralissimo al discorso), ecc.

Per quanto riguarda Roma, gli stranieri credono che noi siamo il cuore del vecchio impero (ed eventualmente le nostre "colonie" - Francia, Spagna, Portogallo, ecc. se ne sono andate dopo il crollo). Loro ci credono, noi no. Se uno dice che altri come gli USA ormai hanno raccolto lo "spirito" dell'impero, questo e' un altro discorso.
 
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mcarbone1973
view post Posted on 21/4/2013, 14:59     +1   +1   -1




E smettiamola di dire che "siamo un paese piccolo". Per numero di abitanti, ricordiamoci che tra 200 nazioni, siamo al ventesimo posto circa. Cioe' il 90% del mondo indietro. Se si parla di area, si'. Ma che cacchio c'entra? La Repubblica Democratica del Congo, tra i piu' grandi paesi del mondo, ha fatto qualche effetto allucinante sulla storia di recente? L'Italia e' tra i paesi piu' ammirati al mondo ed i sondaggi ogni anno lo confermano.

Il solito problema dell'italiano autolesionista. Non dico che non dobbiamo essere onesti. Se no, non migliorera' un bel niente. Ricordiamo che stiamo meglio di tanti altri ma, come al solito, spesso guardiamo le condizioni in Germania, Inghilterra ed altrove e non ci sentiamo adeguati.
 
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view post Posted on 21/4/2013, 16:40     +1   -1

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Siamo una nazione da 60mln di abitanti, secondo me sovrapopolata (dovremmo essere circa un 55mln per me) ormai la tecnologia permette di fare a pochi quello che prima facevano molti. tanto ormai credo che il concetto che diceva "tanta popolazione" tanta ricchezza, sia morto dopo la seconda guerra mondiale (o dopo gli anni 60).

Prima non vi era il concetto di italianità come "collettività" vi era il concetto "annetto un altro stato della penisola italiana per essere più grosso e forte" vi era il concetto di "aiuto reciproco" quello si (se no vittorie come quella di lepanto era impossibile e fù una grande vittoria, forse l'ultima grande vittoria di un'esercito italiano pre unitario riunito)

Realmente il concetto di unione di italiani, sotto una stessa bandiera vi è stata nel periodo napoleonico intesa come nazione moderna.
Intesa come guerre di annessione, vi è sempre stata, ma non era che venezia partiva per unificare l'italia, venezia partiva per annettersi qualcosa. (Tra l'altro nel 1300-1400 Venezia era cosi potente che davvero se voleva poteva annettere l'intera italia eppure non lo fece, preferendo conquistare ad oriente per i commerci).

Lo stesso machiavelli nel principe, si auspicava uno stato italiano "centrale" che avrebbe "annesso" o creato il nucleo costituente dell'italia, eppure non ebbe seguito.

Idee sporadiche ci sono state, ma perseguite con cognizione di causa, sono state solo quelle dal 1800. Tanto la storia la sappiamo tutti, trovami una nazione dal 475 d.C al 1800, degli stati italiani che sia partita con il chiaro intento di unificare l'italia. E purtroppo non c'é stata nessuna nazione.

Il problema su quello che gli altri ci considerano il centrale dell'impero è vero, ci considerano cosi per mera geografia (lo siamo stati e lo siamo ) e perchè abbiamo Roma. Realmente è sempre un effetto di risplendere dell'antica luce di Roma, dove appunto, all'italia serve Roma per avere un passato importante e darsi un tono, a Roma l'italia non serve, ormai il successo accumulato è stato talmente tanto che c'è l'idea di Roma e non l'idea di Roma+Italia.

Purtroppo questo è lo strascico dell'unificazione, a tutti gli altri "italiani" per "nobilitarsi" dovevano sentirsi italiani e romani, insomma ai provinciali và data la coroncina anche a loro per non sentirsi si serie B.

A Roma avere l'italia o meno non serve, ormai la storia del mondo l'ha già scritta, ed è per questo che l'unificazione italiana non è partita da lei, ma si è vista porgere la "corona" dalla "provincia", corona che ha accettato, tanto già ne ha tante.

Se noti questo concetto è diluito nelle altre città che nei secoli sono riuscite a tiragliarsi una fetta importante della storia, vedi Venezia che il suo piccolo impero l'ha fatto e per un periodo anche lei è stata la città più importante del mondo, forse ci mettiamo dentro anche Firenze, che ha avuto il merito di essere la culla del rinascimento.

Io più che guardare e riempirmi la bocca dell'essere "gli eredi di Roma" lavorerei per diventalo veramente, visto che se mi guardo indietro, l'italia come nazione moderna è davvero un erede moldo modesto, a confronto di quello che ha fatto Roma.

Insomma il concetto solito del nonno che crea una fortuna, il figlio la dilapida ed il nipote ricostruisce...ecco diciamo che noi siamo il nipote che stà costruendo poco.

Poi se pensi che basta dire "siamo gli eredi di Roma" per avere la testa coronata, fallo pure, come ho detto anche i provinciali devono avere il sentore di essere parte di qualcosa di importante.

Da Romano ed erede legittimo , so quale è la gloria di Roma e non mi pare che l'italia come nazione, abbia mai permesso a Roma di tornare ai fasti di un tempo.

Poi è il solito discorso è Roma che deve dare l'impulso all'italia (e già lo da con il suo passato) o è l'italia che deve riportare Roma e di riflesso anche se stessa ai fasti di un tempo?
 
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enniodiprinzio
view post Posted on 21/4/2013, 20:29     +1   -1




CITAZIONE (FulvioDip @ 21/4/2013, 17:40) 
Siamo una nazione da 60mln di abitanti, secondo me sovrapopolata (dovremmo essere circa un 55mln per me) ormai la tecnologia permette di fare a pochi quello che prima facevano molti. tanto ormai credo che il concetto che diceva "tanta popolazione" tanta ricchezza, sia morto dopo la seconda guerra mondiale (o dopo gli anni 60).

Prima non vi era il concetto di italianità come "collettività" vi era il concetto "annetto un altro stato della penisola italiana per essere più grosso e forte" vi era il concetto di "aiuto reciproco" quello si (se no vittorie come quella di lepanto era impossibile e fù una grande vittoria, forse l'ultima grande vittoria di un'esercito italiano pre unitario riunito)

Realmente il concetto di unione di italiani, sotto una stessa bandiera vi è stata nel periodo napoleonico intesa come nazione moderna.
Intesa come guerre di annessione, vi è sempre stata, ma non era che venezia partiva per unificare l'italia, venezia partiva per annettersi qualcosa. (Tra l'altro nel 1300-1400 Venezia era cosi potente che davvero se voleva poteva annettere l'intera italia eppure non lo fece, preferendo conquistare ad oriente per i commerci).

Lo stesso machiavelli nel principe, si auspicava uno stato italiano "centrale" che avrebbe "annesso" o creato il nucleo costituente dell'italia, eppure non ebbe seguito.

Idee sporadiche ci sono state, ma perseguite con cognizione di causa, sono state solo quelle dal 1800. Tanto la storia la sappiamo tutti, trovami una nazione dal 475 d.C al 1800, degli stati italiani che sia partita con il chiaro intento di unificare l'italia. E purtroppo non c'é stata nessuna nazione.

Il problema su quello che gli altri ci considerano il centrale dell'impero è vero, ci considerano cosi per mera geografia (lo siamo stati e lo siamo ) e perchè abbiamo Roma. Realmente è sempre un effetto di risplendere dell'antica luce di Roma, dove appunto, all'italia serve Roma per avere un passato importante e darsi un tono, a Roma l'italia non serve, ormai il successo accumulato è stato talmente tanto che c'è l'idea di Roma e non l'idea di Roma+Italia.

Purtroppo questo è lo strascico dell'unificazione, a tutti gli altri "italiani" per "nobilitarsi" dovevano sentirsi italiani e romani, insomma ai provinciali và data la coroncina anche a loro per non sentirsi si serie B.

A Roma avere l'italia o meno non serve, ormai la storia del mondo l'ha già scritta, ed è per questo che l'unificazione italiana non è partita da lei, ma si è vista porgere la "corona" dalla "provincia", corona che ha accettato, tanto già ne ha tante.

Se noti questo concetto è diluito nelle altre città che nei secoli sono riuscite a tiragliarsi una fetta importante della storia, vedi Venezia che il suo piccolo impero l'ha fatto e per un periodo anche lei è stata la città più importante del mondo, forse ci mettiamo dentro anche Firenze, che ha avuto il merito di essere la culla del rinascimento.

Io più che guardare e riempirmi la bocca dell'essere "gli eredi di Roma" lavorerei per diventalo veramente, visto che se mi guardo indietro, l'italia come nazione moderna è davvero un erede moldo modesto, a confronto di quello che ha fatto Roma.

Insomma il concetto solito del nonno che crea una fortuna, il figlio la dilapida ed il nipote ricostruisce...ecco diciamo che noi siamo il nipote che stà costruendo poco.

Poi se pensi che basta dire "siamo gli eredi di Roma" per avere la testa coronata, fallo pure, come ho detto anche i provinciali devono avere il sentore di essere parte di qualcosa di importante.

Da Romano ed erede legittimo , so quale è la gloria di Roma e non mi pare che l'italia come nazione, abbia mai permesso a Roma di tornare ai fasti di un tempo.

Poi è il solito discorso è Roma che deve dare l'impulso all'italia (e già lo da con il suo passato) o è l'italia che deve riportare Roma e di riflesso anche se stessa ai fasti di un tempo?

Quotone al 100%­
 
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view post Posted on 21/4/2013, 20:59     +1   -1

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CITAZIONE (mcarbone1973 @ 21/4/2013, 15:38) 
Scusate, ma l'idea di un'Italia nata a qualche punto tra la fine di Napoleone e la conquista di Roma nel 1870 e' imbevibile. Ogni residente di questa penisola - non solo i romani - fu "cittadino romano" nei tempi dell'impero. Cioe', ebbe uno status privilegiato.

L'italiano, come lingua (credo che tutti qui lo sappiano), ha circa 8 secoli di storia ed era presente in TUTTI gli stati preunitari, anche se era parlato da soltanto 2% del popolo. (A proposito, secondo voi sarebbe stato meglio utilizzare latino come lingua ufficiale?)

Nella storia ci sono riferimenti agli "italiani" da diversi secoli, che io sappia da almeno quattro secoli. Non e' vero che l'unica ambizione era di mettere sotto una certa corona piu' territorio possibile (con le nostre colonie africane, si'). Voglio dire, l'idea per i criteri dell'italiano - come persona e cittadino - c'erano gia'. Le nostre radici latine, l'ortografia dei nostri nomi e cognomi, le nostre tendenze culturali, la religione cattolica (anche se in diminuzione negli ultimi decenni ma all'epoca centralissimo al discorso), ecc.

Per quanto riguarda Roma, gli stranieri credono che noi siamo il cuore del vecchio impero (ed eventualmente le nostre "colonie" - Francia, Spagna, Portogallo, ecc. se ne sono andate dopo il crollo). Loro ci credono, noi no. Se uno dice che altri come gli USA ormai hanno raccolto lo "spirito" dell'impero, questo e' un altro discorso.

hai ragione. Purtroppo in Italia abbiamo la denigrazione di noi stessi
 
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view post Posted on 21/4/2013, 22:26     +1   -1

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Ma scusate ragazzi, partiamo dall'origine allora: chi erano i romani? Erano solo gli abitanti di una delle città del Lazio, composta quindi da latini, etruschi, sanniti e sabini dall'inizio; questi erano gente italica che formava la città di Roma. Gli abitanti di Roma per espandersi hanno poi combattuto contro la loro stessa gente di provenienza, che è poi stata unificata in un unico popolo, quello appunto della città più forte che era riuscita ad imporre la sua classe dirigente. Ma etnicamente, gli abitanti che si combattevano erano tutti gli stessi, non c'era distinzione sotto questo aspetto ma sotto quello politico (una strana connessione se vogliamo dire con quello che sarebbe stato poi il futuro degli stessi discendenti nel Medioevo). Voglio dire, non vi fate confondere dai nomi delle città: perchè mai il Senato di Roma, dopo l'unificazione del resto d'Italia sotto il suo controllo avrebbe dovuto rinunciare a buona parte del proprio potere in vantaggio di altre città che erano potevano bene stare sotto il loro controllo? Credereste che avrebbero dovuto cambiare il nome di Roma in Italia come voleva fare quel suonato di Hitler che voleva mettere il nome di Germania a Berlino? Magari se i romani l'avessero fatto ci avrebbero risparmiato alcune discussioni :) L'unione dei popoli italici è si avvenuta, ma sotto le insegne degli abitanti di Roma, che hanno avuto il merito di sapersi imporre. Certe volte mi sembra che cadiate nell'inganno che è quello di far credere che i romani siano venuti da Marte e si siano stabiliti in Italia.
Oltretutto riferimenti alla radice comune dei romani si possono ritrovare nel pensiero e negli atti politici dell'epoca repubblicana e imperiale, come ad esempio ciò che scrisse Virgilio nell'Eneide, cioè che "d'italica stirpe è la forza di Roma"
Poi, riguardo al Medioevo, se non c'è stato nessuno che sia riuscito a riunire l'Italia è perché sia il tentativo diplomatico che quello militare evidentemente hanno fallito e scusate ma a me comunque non sembra proprio che riunire l'Italia del Medioevo fosse comunque una cosa tanto semplice. Per un certo senso la situazione era un po come quella pre romana in Italia, con la differenza che adesso di potenziali Roma ce ne erano di più, ciascuna con proprie ambizioni di dominio, alle quali era difficile rinunciare.
Facciamo anche l'esempio ipotetico che nel V sec a.C. una fra Atene e Sparta fosse riuscita ad unificare i greci sotto la propria direzione: avrebbe fatto secondo voi la repubblica o il regno di Grecia o il tutto sarebbe probabilmente diventato la repubblica o il regno di Atene o Sparta? Ovviamente immagino che anche voi pensiate alla seconda soluzione.
Fulvio se tu a conferma di quello che sostieni mostri a prova che la riunificazione Italiana non sia partita da Roma devi pensare innanzitutto alle capacità dell'esercito Pontificio, che non sono certo sempre state grandiose, poi, cosa non trascurabile, anche all'indole completamente differente a quella precedente, con cui la chiesa cattolica è riuscita ad indottrinare gli abitanti di Roma nel Medioevo: molti Papi si sono accontentati di avere il controllo indiretto su altri piccolo e grossi stati (più conveniente) piuttosto che quello militare diretto (visto che poi si facevano proteggere dai franchi). Oltretutto, quando il Vaticano ha avuto "principi" con indole differente, cioè gente come Cesare Borgia, li la spinta espansionistica dei pontifici si è fatta sentire, come quando lui conquisto l'Emilia e gia all'epoca si parlò, penso, di un intento di riunire tutta l'Italia sotto la guida diretta della Chiesa.
É il medioevo, secondo me, che ha portato quell'elemento di divisione e di difficoltà nel riconoscere, per alcuni, una linea diretta del popolo italiano da qui fino ai suoi alori nell'età antica, la divisione politica che, per certi versi comunque necessarie per sopravvivere, conseguita alle invasioni barbariche, che però ha portato ad un evoluzione stessa della civiltà italiana (che ha appunto assunto questo nome) nelle grandi varianti che sono state quelle manifestatesi maggiormente durante il rinascimento; è stata questa la forza del popolo italiano: nonostante tutto quello che abbia subito è riuscito sempre, inconsapevolmente, ad evolversi per adattarsi alle situazioni e continuare ad esistere, il mantenere salda la sua cultura di base Latina, che era quella dei loro ascendenti che prima governavano il modo da Roma.

Edited by AndreaII - 21/4/2013, 23:42
 
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view post Posted on 22/4/2013, 00:34     +1   -1

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Allora etnicamente in italia quando Roma muoveva i primi passi c'erano 5 grosse popolazioni

1) I galli che erano penetrati nel nord ovest nel V sec A.C
2) Gli etruschi che forse erano gli "italici" originali, nati nell'orierna toscana, che espansero il loro dominio sulla corsica, sulla zona dell'umbria del nord e della romagna, influenzando il basso lazio fino a capua
3)gli osco-umbri
4)latino fallisci
5)i greci della magna grecia

tutti forse uniti dalla cultura villanoviana, per circa 3 o 4 secoli i dominatori dell'italia furono gli etruschi, che probabilmente venivano dalle coste dell'anatolia occidentale.

I latini iniziarono , anzi i primi villaggi sul tevere iniziarono a fondare il nucleo di Roma, che dovette avere 7 RE etruschi, prima di affrancarsi.

Che fecero i Romani? Semplicemente iniziarono ad annettere popolazioni nella loro zona, poi espandendosi sempre di più, annettendo popolazioni come i grechi , gli etruschi e gli osco umbri che probabilmente non erano italiche autoctone ma arrivate.

Quando è che gli italici, iniziarono a diventare italici, o meglio quando Roma dette loro il diritto di essere italici? Nella seconda guerra punica, quando serviva il massimo sforzo bellico e per forza Roma doveva concedere il "contentino" agli alleati, cioè un trattamento da pari a pari e non da subordinati (tanto ormai i subordinati erano diventati le ex colonie spagnole).
E fino a quel momento l'italia arrivava al rubicone.

L'italia del nord divenne "italia" quando Augusto lo decise, Virgilio vive l'età dell'ultima repubblica e del primo impero ( si vede Cesare e Augusto, e l'eneide è per celebrale la gens Iulia) in cui c'è ancora necessità di "vezzeggiare" gli alleati italici, visto che le conquiste della gallia sono ancora "fresche", tanto più che per aumentare il peso dell'italia appunto augusto gli annette senza problemi, una cosa che era ancora chiamata gallia cisalpina da Giulio Cesare.


Roma ha sempre giocato con la convenienza di far sentire gli altri romani o meno, non credere che lo facesse per fratellanza...Roma era votata alla conquista e come tale utilizzava i modi che reputava migliore per conquistare e tenere ed i provinciali, sconfitti dovettero adattarsi agli usi e costumi del vincitore, difatti roma eradicò completamente la cultura etrusca. (eppure erano in italia da prima dei latini...e quante informazioni abbiamo sulla cultura che dominò l'italia per almeno 4 secoli? 0...i romani hanno cancellato tutto). La forza di Roma era una, che era tanto brava nello sconfiggere gli avversari, quanto brava a perdonarli e portarli dalla sua parte. Potrei dirti che Roma faceva gli "italici" come nel medioevo si facevano i cavalieri, cioè quando servivano. Se gli italici si sentono accuminati al destino di Roma è semplicemente perchè in quel momento servivano a Roma.


Se parli di unificazione italiana "difficile" eppure la francia è riuscita a farla, pur avendo come vicino la borgogna e la bretagna a sud c'erano i provenzali.

La spagna ha fatto l'unità nazionale con un matrimonio...

L'italia sotto lotario , nel momento di smembrare il regno di carlo magno, o almeno l'italia del nord era compatta ed unita.

Eppure si è sbriciolato tutto.

Allo stato pontificio non interessava riunire l'italia, proprio perchè poteva dominare politicamente le altre nazioni, ergo possiamo dire che non aveva percezione dell'unità italiana ma per il solo tornaconto del papa.

Firenze che era firenze, culla del rinascimento e tutto, al massimo fece guerra a pisa il suo massimo delle "ambizioni" era di regnare in toscana....parliamo di Venezia?

La potente venezia che preferì far di soldi con le colonie d'oltremare invece che con l'italia? Davvero per la potenze venezia, conquistare tutta la costa adriatica dell'italia credi che fosse difficile? alla stessa maniera di come fece con la dalmazia?
Nell'entroterrà suonò talmente tante volte i visconti da poter arrivare a prendersi tutto il ducato di milano...eppure arrivati a bergamo si fermarono.

La stessa Roma tardo imperiale, viveva ancora nel mito dell'impero, cercando affannosamente di difendere i confini dell'impero, invece di ritirarsi in italia e difenderla (per quanto Ezio ci abbia provato a tenere almeno italia e l'africa)

Su c'è poco da fare, l'italia moderna ha si e no 200 anni di storia e il mito di Roma gli serve per darsi un tono...che per me va anche bene però almeno onestà intellettuale vuole che non si vada in giro a dire ai 4 venti "sono l'erede di Roma" senza averlo MAI provato.
Sei semplicemente una delle tante popolazioni che possono vantare diritti sull'eredità di Roma, come ho detto forse se il "fratello maggiore", ma in quante famiglie abbiamo visto fratelli maggiori un pò inetti e fratelli minori bravi?

(visto che siamo in tema, parliamo dei Savoia e dei Savoia-Aosta?^^)
 
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simo1971
view post Posted on 22/4/2013, 01:20     +1   -1




CITAZIONE (enniodiprinzio @ 21/4/2013, 09:09) 
E' interessante quello che dici,io non riesco ad immedesimarmi nel pensiero di un antico Romano circa l'idea dell'Italia di allora rispetto al resto dell'impero.Certamente avevano la consapevolezza che l'Italia era una parte speciale dell'impero anche perchè era lì la capitale,tuttavia c'era nel tardo impero una visione più cosmopolita ed universale,l'Italia forse aveva perso parte dela sua indubbia supremazia iniziale,e l'impero si divise in due blocchi.Però,secondo me,all'inizio,si aveva anche il dualismo tra la Penisola italica,che finiva al Rubicone,e la Gallia Cisalpina,di più recente conquista,ove si era in un ambiente non italico ma gallico ed in cui si stava procedendo all'insediamento delle colonie di diritto latino(questo mi sembra di ricordare dai miei studi delle medie e superiori).Questo dualismo io lo sento ancora oggi.
Non so quanto l'italia di oggi possa rispecchiare l'antico impero romano(i nostri antenati guardavano in grande,dominavano il mondo...noi invece?)Noi siamo un paese piccolo,inutile girarci intorno,magari possiamo renderlo migliore,anzi dobbiamo farlo urgentemente,ma altri hanno raccolto il testimone spirituale dell'antico impero romano,in primis direi gli attuali USA.

I romani avevano una concezione d'Italia(almeno dacche' iniziano la loro espansione ed entrano in contatti stretti con popoli extralaziali e questo sentimento si fortifica dopo le vittoriose guerre puniche in cui quasi tutti avevano combattutto assieme), di cui loro facevano parte, tanto e' che gia' in epoca tarda repubblicana romani e italici in genere,quando erano fuori dalla penisola facevano gruppo tra di loro e erano definiti tutti assieme quali italici.Una certa differenziazione si ha all'inizio con la Gallia ed a lungo vs le isole considerate altro.Ma l'aria che va dal Rubicone a Caridi rapidamente venne intesa come Italia dai romani.E in epoca agustea i suoi confini erano pressappoco quelli dell'Italia includendo le terre irredenti.
Pure durante l'espansione di Roma l'"italianita/italicita'"era distintiva rispetto a essere un romano,seppure di lingua latina ma delle province.L'iTALIA NON ERA UNA PROVINCIA DELL'IMPERO E A LUNGO FU ESONERATA DALLE IMPOSTE QUALE PATRIA DEI ROMANI.Questa specificita' si ando perdendo nel tardo impero, nell'ottica della politica imperiale, ma resto il sentimento collettivo di italico, da contrappre a romano di Gallia,di Hispania,Africa etc.
E l'idea d'Italia resto presente anche nel Medioevo con Dante che delinea i confini delle terre abitate da quel gruppo di genti romanze che sono gli italici, ponendo il Varo e l'Arsa quali suoi confini occidentali ed orientali, e pure nel 500 si avra la lega dei principati italiani il cui fine era"fuori lo straniero".L'Italia e' nata, sebbene con certe differenze al tempo dell'espansione della repubblica romana nella Penisola, per covare sotto le ceneri fino all'Ottocento quando esplose durante il Risorgimento in cui si venne all'Unita della maggior parte del paese nel 1861.

Edited by simo1971 - 22/4/2013, 03:19
 
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mcarbone1973
view post Posted on 22/4/2013, 06:57     +1   -1




Ecco, Simon mi caspice> Quotando Simon:

L'ITALIA NON ERA UNA PROVINCIA DELL'IMPERO E A LUNGO FU ESONERATA DALLE IMPOSTE QUALE PATRIA DEI ROMANI

Ecco lo status privilegiato di cui parlavo. Come cavolo e' possibile che Pasquale di Paoli ha fatto la famosa affermazione "Ci sentiamo italiani..." nel 1760?!?!?!?!?! Prima che nascesse la "storia italiana"? Prima che nascesse l'"l'Italia Unita"?

Faccio l'avvocato del diavolo un attimo. I corsi sono italiani? Secondo quali criteri? Tanto la Corsica non ha mai fatto parte dell'Italia. I corsi erano francesi prima che "esistesse" l'Italia.

Secondo me, alcuni partecipanti qui hanno bevuto il veleno intitolato "l'Italia non esiste". La Spagna esiste secondo voi? La Spagna ANCORA deve unire cio' che era la HISPANIA, appunto Portogallo.

:italia:
 
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view post Posted on 22/4/2013, 09:03     +1   -1

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CITAZIONE (FulvioDip @ 22/4/2013, 01:34) 
Allora etnicamente in italia quando Roma muoveva i primi passi c'erano 5 grosse popolazioni

1) I galli che erano penetrati nel nord ovest nel V sec A.C
2) Gli etruschi che forse erano gli "italici" originali, nati nell'orierna toscana, che espansero il loro dominio sulla corsica, sulla zona dell'umbria del nord e della romagna, influenzando il basso lazio fino a capua
3)gli osco-umbri
4)latino fallisci
5)i greci della magna grecia

tutti forse uniti dalla cultura villanoviana, per circa 3 o 4 secoli i dominatori dell'italia furono gli etruschi, che probabilmente venivano dalle coste dell'anatolia occidentale.

I latini iniziarono , anzi i primi villaggi sul tevere iniziarono a fondare il nucleo di Roma, che dovette avere 7 RE etruschi, prima di affrancarsi.

Che fecero i Romani? Semplicemente iniziarono ad annettere popolazioni nella loro zona, poi espandendosi sempre di più, annettendo popolazioni come i grechi , gli etruschi e gli osco umbri che probabilmente non erano italiche autoctone ma arrivate.

Quando è che gli italici, iniziarono a diventare italici, o meglio quando Roma dette loro il diritto di essere italici? Nella seconda guerra punica, quando serviva il massimo sforzo bellico e per forza Roma doveva concedere il "contentino" agli alleati, cioè un trattamento da pari a pari e non da subordinati (tanto ormai i subordinati erano diventati le ex colonie spagnole).
E fino a quel momento l'italia arrivava al rubicone.

L'italia del nord divenne "italia" quando Augusto lo decise, Virgilio vive l'età dell'ultima repubblica e del primo impero ( si vede Cesare e Augusto, e l'eneide è per celebrale la gens Iulia) in cui c'è ancora necessità di "vezzeggiare" gli alleati italici, visto che le conquiste della gallia sono ancora "fresche", tanto più che per aumentare il peso dell'italia appunto augusto gli annette senza problemi, una cosa che era ancora chiamata gallia cisalpina da Giulio Cesare.


Roma ha sempre giocato con la convenienza di far sentire gli altri romani o meno, non credere che lo facesse per fratellanza...Roma era votata alla conquista e come tale utilizzava i modi che reputava migliore per conquistare e tenere ed i provinciali, sconfitti dovettero adattarsi agli usi e costumi del vincitore, difatti roma eradicò completamente la cultura etrusca. (eppure erano in italia da prima dei latini...e quante informazioni abbiamo sulla cultura che dominò l'italia per almeno 4 secoli? 0...i romani hanno cancellato tutto). La forza di Roma era una, che era tanto brava nello sconfiggere gli avversari, quanto brava a perdonarli e portarli dalla sua parte. Potrei dirti che Roma faceva gli "italici" come nel medioevo si facevano i cavalieri, cioè quando servivano. Se gli italici si sentono accuminati al destino di Roma è semplicemente perchè in quel momento servivano a Roma.


Se parli di unificazione italiana "difficile" eppure la francia è riuscita a farla, pur avendo come vicino la borgogna e la bretagna a sud c'erano i provenzali.

La spagna ha fatto l'unità nazionale con un matrimonio...

L'italia sotto lotario , nel momento di smembrare il regno di carlo magno, o almeno l'italia del nord era compatta ed unita.

Eppure si è sbriciolato tutto.

Allo stato pontificio non interessava riunire l'italia, proprio perchè poteva dominare politicamente le altre nazioni, ergo possiamo dire che non aveva percezione dell'unità italiana ma per il solo tornaconto del papa.

Firenze che era firenze, culla del rinascimento e tutto, al massimo fece guerra a pisa il suo massimo delle "ambizioni" era di regnare in toscana....parliamo di Venezia?

La potente venezia che preferì far di soldi con le colonie d'oltremare invece che con l'italia? Davvero per la potenze venezia, conquistare tutta la costa adriatica dell'italia credi che fosse difficile? alla stessa maniera di come fece con la dalmazia?
Nell'entroterrà suonò talmente tante volte i visconti da poter arrivare a prendersi tutto il ducato di milano...eppure arrivati a bergamo si fermarono.

La stessa Roma tardo imperiale, viveva ancora nel mito dell'impero, cercando affannosamente di difendere i confini dell'impero, invece di ritirarsi in italia e difenderla (per quanto Ezio ci abbia provato a tenere almeno italia e l'africa)

Su c'è poco da fare, l'italia moderna ha si e no 200 anni di storia e il mito di Roma gli serve per darsi un tono...che per me va anche bene però almeno onestà intellettuale vuole che non si vada in giro a dire ai 4 venti "sono l'erede di Roma" senza averlo MAI provato.
Sei semplicemente una delle tante popolazioni che possono vantare diritti sull'eredità di Roma, come ho detto forse se il "fratello maggiore", ma in quante famiglie abbiamo visto fratelli maggiori un pò inetti e fratelli minori bravi?

(visto che siamo in tema, parliamo dei Savoia e dei Savoia-Aosta?^^)

Mi spiace Fulvio ma sei andato avanti per il tuo solco in pratica specificando o aggiungendo a quanto avevi detto prima. Nelle prime righe io avevo detto che i romani stessi erano italici (ma mi sembra anche ovvio, molto palese) e gia qua si dovrebbe chiudere la questione scusa. Poi riguardo all'Italia a nord del Rubicone in età antica era appunto abitata da popolazioni celtiche e non italiche. Divenne Italia per lo Stato quando dal sud andarono ad abitare il nord: Milano, Modena, Piacenza, Mantova, Aquileia, Torino furono tutte città di nuova fondazione dei romani quindi non è che hanno voluto fare diventare cittadini 4 straccioni barbari che non avevano niente, semmai lo hanno fatto quando la loro presenza in quelle terre era consolidata.
Poi se per te l'Italia di oggi faccia schifo non posso darti che ragione, che abbiamo perso forse 2 generazioni perché rincoglionite, infatti come hai detto a volte i discendenti non sono all'altezza dei padri, ma può succedere anche che nuovi nati delle ultime generazioni appena nate siano migliori di quelle 2 che fino ad adesso abbiano ridotto in macerie il paese. Ma infatti non si parlava dell'eredita politica di Roma, non di quella della sua influenza, perché l'Italia conti poco internazionalmente lo si sa, ma quello è un altro discorso. Qua si parlava dell'eredità culturale e etnica. Lo stesso discorso lo si potrebbe fare per i greci o per quelli che dovrebbero essere gli eredi dei persiani: non è perché in età antica la Persia era un grande impero allora gli Iraniani lo debbano essere anche ora altrimenti non hanno più il loro retaggio persiano - mediorientale.

CITAZIONE (mcarbone1973 @ 22/4/2013, 07:57) 
Ecco, Simon mi caspice> Quotando Simon:

L'ITALIA NON ERA UNA PROVINCIA DELL'IMPERO E A LUNGO FU ESONERATA DALLE IMPOSTE QUALE PATRIA DEI ROMANI

Ecco lo status privilegiato di cui parlavo. Come cavolo e' possibile che Pasquale di Paoli ha fatto la famosa affermazione "Ci sentiamo italiani..." nel 1760?!?!?!?!?! Prima che nascesse la "storia italiana"? Prima che nascesse l'"l'Italia Unita"?

Faccio l'avvocato del diavolo un attimo. I corsi sono italiani? Secondo quali criteri? Tanto la Corsica non ha mai fatto parte dell'Italia. I corsi erano francesi prima che "esistesse" l'Italia.

Secondo me, alcuni partecipanti qui hanno bevuto il veleno intitolato "l'Italia non esiste". La Spagna esiste secondo voi? La Spagna ANCORA deve unire cio' che era la HISPANIA, appunto Portogallo.

:italia:

Appunto, come infatti se i romani fossero venuti da un altro pianeta...
 
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view post Posted on 22/4/2013, 11:28     +1   -1

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Quello che non riuscite a capire che si i Romani erano Italici, ma prima di italici si consideravano Romani ed c'è una bella differenza tra sentirsi Romani per nascita e definirsi romani, perchè italici, quando sapete tutti che Roma dette la cittadinanza solo perchè serviva a popolazioni che fino a 100 anni prima, considerava vicini problematici da eradicare se possibile. Per Roma stessa tutto era Roma, non esisteva il concetto di impero, esisteva il concetto che tutto era Roma, in questo concetto le cognizioni geografiche ovviamente si diluivano.
Poi ve lo ho detto, se da provinciali volete vivere nel mito di essere romani bene, ve lo abbiamo concesso quando ci serviva una mano contro cartagine, siatene felici. La verità è che i romani sono una cosa e gli "italici" hanno solo avuto la fortuna di essere i primi vicini della città da annettere, piegare e poi perdonare e dare il contentino. Il Romano non aveva cognizione degli italici come fratelli, ma come popolazioni da sfruttare, soggiogare ed usare, poi al massimo come premio elevarli a "pari" sempre però ricordando la differenza sottile del detto "primus inter pares".
Realmente gli italiani hanno iniziato a sentirsi "italiani" come appartenenza al tricolore dal 1800, 1750 tiè, prima appunto erano italici, semplicemente perchè non si potevano definire in altra maniera, lo stesso per spagnolo prima dell'unificazione della spagna...uno diceva che erano ispanici, non diceva "quello è aragonese e quello è castigliano"....uguale chi veniva in italia non diceva passo per i piemontesi poi per i toscani fino ai laziali, diceva semplicemente persso per gli italici, mettendo nella parola italici tutti i microstati della penisola.
 
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