CITAZIONE (Mars Pianeta Rosso @ 29/6/2011, 17:28)
Occit@n, forse Fulvio si riferiva al fatto che Nizza è al di là della catena maestra, principale delle Alpi Marittime. Ma, in effetti, parecchi riconoscono la regione del Varo attinente alla geografia della penisola Italiana.
Sulla Venezia Giulia è vero anche che lo spartiacque alpino è abbastanza incerto nella parte centrale quanto meno, dovuto ai forti fenomeni carsici. Per il resto è la solita differenza di vedute fra confini geografici, facilmente difendibili e realtà etniche. In effetti, mi ricordo che ne abbiamo parlato diffusamente anche nel thread della Dalmazia.
Si per rispondere ad entrambi,sia ad occit@an che al buon mars.
diciamo nell nostro immaginario romantico, ma anche quello planetario, l'italia è separata dal resto del continente dalla catena delle alpi.
ovviamente il problema che che le alpi non sono una linea monodimensionale come i confini su carta, ne "abbracciano" tutta l'italia a cerchio.
per dirvi, se parlate con un austriaco per loro è austria tutto il territorio sulle alpi, quindi per loro la germania inizia sulle prealpi al versante nord, e l'italia sulle prealpi al versante sud.
quindi per loro la definizione di spartiacque è semplicemente "geografica".
per il discorso arbitrario, ad esempio si potrebbe definire , e continuo a citare il caso dell'austria, che l'austria è la nazione che sta sulle alpi, e la germania, italia, republica ceca e slovenia inziano dove ci sono le prealpi.
e sarebbe lo stesso un confine ugualmente tracciabile, e che si baserebbe ugualmente su punti geografici ben definiti (a misurare la vetta di un monte e decidere se è sopra o sotto i 1200mt ci vuole poco).
ovviamente lungi da me dire che l'austria dovrebbe esser cosi ci mancherebbe ben altro.
solo per dire che lo spartiacque è uno dei tanti "confini" arbitrali che è stato scelto dagli uomini sulla catena delle alpi, che puntiforme non è quindi c'è da dividere spesso 100-150km di montagne lungo un asse ovest-est.
Arbitrariamente si è scelto di usare il confine che dava maggiori sicurezze e appigli geografici quando andava tracciato in modo che le gli stati nazionali potessero avere meno "casus belli" per dispute di confine.
ricordiamo che il concetto di spartiacque alpino nasce proprio attorno al 1850-1920, quando c'era la grande necessità, per via degli stati nazionali, a dover ben definire in maniera univoca la nazione amministrativa con la regione geografica.
per il discorso nizza, come è detto, il mio concetto e quello di occit@n, sono le due facce della stessa medaglia, un pò come il carso.
nizza è decisamente "al di là" dello spartiacque ufficialmente riconosciuto, ed il Varo non scendendo verso la valle del Pò, ma buttandosi dentro al mari ligure
può dare adito a rivendicazioni da parte sia italiane sia francesi.
dall'italia c'erano (che tristezza parlarne al passato) rivendicazioni storiche e culturali, la francia invece poteva far valere rivendicazioni squisitamente geografiche
quindi di fatto bisogna avere la flessibilità mentale di capire, che oggettivamente oltre ai monti anche i fiumi possono fungere da ottimi confini, ma a volte bisogna soprassedere anche ai confini geografici per dare priorità a quelli culturali.
fa da se, che seguendo questo ragionamento quasi l'80% della antica contea di nizza, doveva rimanere in italia (realmente i francesi potevano reclamare qualche aggiustamento sul confine nord-occidentale ma poco +).
Realmente visto che sulla costa sud non ci sono le alpi maestre a fare da confine ben delineato, si prende un confine storico che da sempre è stato, quindi al di quà del varo ci sta l'italia, al di là del varo ci sta la francia.
con buona pace dei francesi che sono 150 anni che continuano a dire che l'italia finisce al Roja.
lo stesso discorso lo faccio per il carso, a nord il confine naturale c'èra ed facilmente delinabile, le alpi giulie, che anche un cieco vedrebbe.
A sud ancor meglio, perchè l'istria è davvero divisa dai balcani dalla catena delle alpi dinariche (continuassero pure gli slavi a dire che l'istria e trieste stanno nei balcani, qualcuno dovrebbe insegnargli la geografia base almeno).
Purtroppo sta definizione diveta un pò "opinabile" per Fiume, che di fatto si trova nella stessa posizione di Nizza, ma insomma sappiamo che le città di confine possono discostarsi leggermente dal confine geografico.
Rimaneva la fascia centrale (guarda un pò proprio la zona di postumia e idria) dove effettivamente fare un confine univoco era problematico, e personalmente avrei fatto valere il confine culturale, quindi dare quei due paesini alla slovenia, fissare un confine sul vecchio confine del litorale austriaco e chi si è visto si è visto.
Piccolo escursus sulle alpi dinariche, e sulla dalmazia.
Di fatto la dalmazia è una specie di "piccola italia" visto che i confini della stessa, si possono tranquillamente vedere ad occhio, e tracciare , lungo lo spartiacque delle alpi dinariche.
di fatto la dalmazia ha delle coste proprie, delle isole proprie e delle montagne proprie ben definite.
Questa è sempre stata per me la prova incontrovertibile che la dalmazia non è ne italia, ne tanto meno balcani, ma una regione con dei contorni geografici ben definita.
poi ovviamente nei suoi geni c'è la componente slava arrivata dai monti e la componente italica arrivata dalle cose.
Visto che a qualcuno piace anche riempirsi la bocca del termine "alloglotte" a questo punto realmente nessuna delle due etnie avrebbe diritto, visto gli eredi reali del posto sarebbero gli illiri e i dalmati, ma purtroppo sono stati eradicati sia dalla componente italica che da quella slava.
Lo stesso per la spartizione della dalmazia avrei fatto valere lo stesso il confine di tipo culturale.
perchè sicuramente dargli un confine di tipo geografico, avrebbe portato alla nascita di uno stato praticamente indipendente con dei confini ben delineati.
(un idea che avevo già sentito da qualcuno qui nel forum, una pentapoli, che a dirvi la verità da quando l'ho sentita, ho sempre pensato che fosse la soluzione migliore per quella regione)
Quindi alla fine della fiera, lo spartiacque alpino è sicuramente il confine più facile da tracciare, tra tutti i confini geografici che si possono prendere in esame, di fatto arbitrario visto che altre scelte, più o meno valide , che si basano lo stesso su elementi geografici possono esser fatte.
il confine dello spartiacque ovviamente è un buon punto dove partire, valutando però caso per caso elementi culturali, sopratutto dove c'è difficoltà a tracciarlo.