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Forum Irredentismo e Nazionalismo italiano

Confini geografici e confini etnici, Come disegnare i confini d'Italia

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spartaco schergat
view post Posted on 28/6/2011, 14:00     +1   -1




CITAZIONE (FulvioDip @ 28/6/2011, 01:46) 
CITAZIONE (_Raziel_ @ 27/6/2011, 21:22) 
Ma sono un tutt'uno spartaco, sono un tutt'uno ignobile ed anti italiano... non rispondo ad altre speciose provocazioni, mi rendo solo conto che la frattura tra due gruppi nel forum è ormai insanabile, sarebbe ora di prenderne atto un po' tutti.

La frattura hai deciso di metterla tu, ed è un comportamento che tieni spesso e che già ti ha fatto notare occit@n.
io non vedo fratture, ho fatto discussioni epiche con Rector, per quando abbiamo opinioni divergenti, ho sempre rispettato in primis la persona, e considerata mio "fratello" nonostante differenti idee su differenti argomenti. Non siamo fatti tutti con lo stampino.

Purtroppo tu spesso hai la "fregola" del confine immutabile, della linea tracciata con il muro, o con le montagne al millimetro.
è italia fino dove c'è lo spartiacque alpino (non considerando che anche quello è una linea fittizia fatta cmq da uomini su ispirazione geografica)

uguale qui, hai visto che in uno specifico argomento, 3 o 4 persone hanno idee differenti dalle tue, e cosa sei stato capace di dire "no c'è una PROFONDA FATTURA TRA DUE GRUPPI DEL FORUM, è ORMAI INSANABILE".

Ecco hai dovuto per forza tracciare un confine immutabile, e profondo, tra due entità, la frattura insanabile addirittura.

Intanto mi chiedo chi ha deciso il "Limes" , al solito ti sei messo sul tuo piedistallo e hai tracciato TU la frattura, senza interpellare ne l'uno ne l'altro gruppo.
In secundis, hai avuto anche l'arroganza di tracciare il gruppo.

A dirti la verità il tuo gruppo sei solo tu, la frattura insanabile la hai voluta mettere solo tu e non è tra due gruppi, è tra TE e solo Te ed il resto del forum.

Almeno evita di tirare dentro gli altri.

Quindi fatti la tua bella città stato fatta da una sola persona, alzati i tuoi muri per il terrore del diverso, e per le tue convinzioni, poi magari già che ci stai parla pure da solo, cosi sicuramente avrai il silenzio-assenso che ti rende cosi felice.


Come ho detto c'è una bella differenza tra te e Rector (cito rector perchè é la persona con la quale mi sono scontrato maggiormente, ma anche perché ne ho stima)
e sopratutto tra me e lui non esiste frattura insanabile, visto che ne io ne lui l'abbiamo messa.

Il problema è che tu hai un modo di fare come se fossi l'unico depositario del dogma assoluto, bèh ho una notizia per te, non lo sei.
Il problema con molti altri del forum non sono le tue idee, ma il tuo modo di fare, che non piace a molti, e quello che a te fa girar ancora più le bolas sono che a dirtelo sono state almeno 4 persone in quanto 2 o 3 pagine di th?
Visto che però a te piace darti un tono, e stare sul piedistallo, hai dovuto riempirti la bocca di fratture insanabili pur di continuare a difendere il tuo castello.


Forse è ora che impari ad accettare anche le opinioni altrui.

In ultimo trovo alquanto di cattivo gusto, il voler per forza dividere una comunità che si è formata con aggregazioni spontanee, solo perchè a te non va giù che altri possono avere idee differenti dalle tue, e condividerle sopratutto.
Un puerile giochetto per non guardare la realtà delle cose, cioè su questo argomento, le tue idee non sono apprezzate dalla maggioranza della popolazione "stanziale" del forum.

Insomma pensaci...pensare non fa mai male.

Lo spartiacque alpino non è una invenzione umana come dici. Se tu vai a fare una bella passeggiata nella Valle del Vipacco ti accorgerai che il naturale confine fra la penisola italica ed il resto dell'Europa è posto a Grusizza Piro. Fino a Grusizza Piro http://it.wikipedia.org/wiki/Grusizza_Piro , dove i romani non a caso avevano posto il confine fra l'Illiria e la X regio Venetia et Histria, la vegetazione è totalmente mediterranea e ti puoi fare delle grandi raccolte di asparagi per esempio. Subito dopo solo conifere e niente da raccogliere. Come vuoi considerare le tribù slave spintesi entro i naturali confini peninsulari?
 
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Pandrea
view post Posted on 28/6/2011, 14:25     +1   -1




non è il topic adatto per questionare dei confini geografici italiani, prego tornare a parlare della Croazia in UE
 
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view post Posted on 28/6/2011, 14:42     +1   -1
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Quello che asserisce Spartaco è assolutamente vero e facilmente verificabile. Io, che amo la montagna in generale e le Alpi in particolare, lo osservo ogni estate quando vado in vacanza in quei posti. La cosiddetta dissimmetria dei versanti. E' un confine perfetto dal punto di vista ideale, perché è una barriera fisica che crea differenze marcate anche sul clima e sulla natura. Il problema sorge quando questo confine è lontano dall'etnia portante della nazione che deve delimitare.Nel passato, quando non si dava eccessivo peso alla autodeterminazione dei popoli, si fissava indipendentemente dalla loro volontà, manu militari. Credo che oggi questo non sia più possibile e, in effetti, noi scontiamo tremendamente il nostro ritardo nell'unificazione della nostra Patria ed una guerra persa.
Per cui idealmente sono attratto dalla geografia dei rilievi, dei climi, delle vegetazioni, tutte cose che vivono con la dimensione umana indubbiamente, dall'altra sono attaccato all'etnia, allo jus sanguinis là dove esso è riuscito ad espandersi o a tenere le posizioni.In concreto, allo stato attuale, quanto meno, è francamente improponibile vagheggiare su un perfetto confine alpino ad est, solo una guerra di conquista vittoriosa potrebbe assicurarcelo nuovamente.
L'attuale situazione del confine geografico/politico Italiano è la seguente:

1) Confine con la Francia: Segue in gran parte lo spartiacque alpino principale discostandosene in alcuni punti a favore della Francia; 87% di appoggio ai rilievi topografici
2) Confine con la Svizzera: Tranne la grande eccezione del saliente cisalpino del Ticino, segue per lo più lo spartiacque alpino principale, scostandosene in alcuni punti a favore della Svizzera, in altri a favore dell'Italia;72% di appoggio ai rilievi topografici
3) Confine con l'Austria:Segue in gran parte lo spartiacque alpino principale discostandosene in alcuni punti a favore dell'Italia; 94% di appoggio ai rilievi topografici
4) Confine con la Slovenia: Non segue alcun spartiacque alpino principale; ma al Nord, nella conca di Tarvisio, l'Italia ha territorio transalpino. Il confine si appoggia ad alte cime delle Alpi Giulie subito dopo la sella di Ratece per poi degradare lentamente in confine prealpino che segue per tutta la catena del Colovrat. Di lì, appoggiandosi allo storico torrente Judrio, scende sul Collio dove trova ad est il suo rilievo più consistente, il Monte Sabotino, di cui segue la cresta a 609 metri di quota. Scendendo ai margini di Gorizia, attraversa il Carso goriziano ed il più alto ciglione triestino fino a giungere al mare dopo aver attraversato le colline muggesane. 23% di appoggio a rilievi topografici
 
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view post Posted on 28/6/2011, 19:44     +1   -1

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ovviamente ragazzi se devo commentare la mia risposta era solo per fare un esempio sulla questione sollevata nello specifico della mia risposta.
ho cercato di trovare una similitudine, tra la frattura insanabile, quindi la voglia di delineare un confine preciso, secco e netto, come lo spartiacque alpino.
e il fatto di accettare anche opinioni differenti dalla propria, se pur rimanendo delle proprie convinzioni, quindi diciamo un confine "linguistico e culturale" quindi mutevole come tale e "respirante" ovviamente in un intorno ben preciso.


Per il topic, ovviamente quando ci sono delle zone di confine, gli uomini tendono, per forma mentis, a ricercare cose ben delineate, e a trovare i riferimenti più lampanti, che sono solitamente o le montagne, oppure i grandi corsi d'acqua.

Per l'italia si è scelto arbitrariamente di decidere che lo spartiacque alpino, quindi tutte le montagne che hanno corsi d'acqua che scendono verso la pianura padana, sono i confini geografici della penisola.

spesso ovviamente la scala dei tempi umani, e quella delle montagne geologiche, non vanno molto d'accordo, quindi ecco che delle montagne che sono li da sempre, hanno visto alle loro pendici affacciarsi vari uomini dai diversi idiomi.

non sempre il confine geografico poi, segna il confine culturale, ma lo fa con buona approssimazione.

tecnicamente e dico purtroppo nizza era fuori dall'arco alpino, era sulla costa del mar ligure quindi per nizza era valevole il confine "culturale" ma non quello geografico strettamente inteso.

oppure come sappiamo al brennero l'etnia tedesca è maggioritaria a quella italiana.



Ad oriente, la questione del confine orientale, nacque anche per il fatto che le alpi, contrariamente all'immaginario collettivo "non abbracciano" tutta l'italia, ma ad oriente si allungano verso l'austria e la slovenia....

non ricordo bene in quale th, mi pare proprio quello dei "confini e giustizia", avevo postato uno zoom di google maps, dove dall'alto si vedeva ad "occhio" quale era il confine orientale delle alpi giulie e grosso modo corrispondeva proprio al primo "corno" dei due cornetti che si incuneavano nel territorio sloveno del vecchio confine italiano.


finiti quei corni, le alpi finivano, e di fatto definire con esattezza uno spartiacque, sopratutto in un territorio come il carso, dove spesso i fiumi nascono, poi spariscono per km sotto terra e ricompaiono da qualche altra parte, magari dopo aver fatto dei giri "contorti" che ne hanno modificato drasticamente il corso.

quindi tracciare un confine preciso sull'alto piano carsico, usando il concetto di spartiacque, era sicuramente più difficoltoso che non sulle alpi, con monti e fiumi ben delineati.


se vogliamo il confine orientale poi si riprendeva bene dal monte nevoso, che con molta fantasia, ma non tantissima, di fatto può esser considerato la prima "cima" delle alpi dinariche. e quindi si poteva di fatto riprendere a tracciare un confine bello preciso , che separa l'istria, dalla penisola balcanica.
 
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view post Posted on 28/6/2011, 19:58     +1   -1
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Fulvio, posso anche concordare in linea di massima con il tuo post. Non mi piace, però, la definizione che ne dai di arbitrario. A me risulta che, senza arrivare ai Romani, già dai tempi di Dante la penisola Italiana venisse considerata delimitata dall'arco alpino che ne cinge attorno la parte continentale.
E' la natura che la pone distinta dal resto del continente europeo. Certo,dal 1700 in poi le tecniche si sono raffinate non poco e così il confine politico alle volte veniva definito, in tutto o in parte, coincidente con la linea di separazione delle acque o spartiacque ovvero displuvio. Come dicevo prima,il problema è quando vi siano differenze sostanziali fra confine geografico naturale e confine etnico.
Mi piacerebbe sentire anche le opinioni di altri forumisti al riguardo. Se cioè può a tutt'oggi avere senso puntare sugli spartiacque alpini ( nel caso dell'Italia) come delimitazione confinaria di elezione.
 
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view post Posted on 28/6/2011, 21:22     +1   -1
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CITAZIONE (spartaco schergat @ 28/6/2011, 15:00) 
CITAZIONE (FulvioDip @ 28/6/2011, 01:46) 
La frattura hai deciso di metterla tu, ed è un comportamento che tieni spesso e che già ti ha fatto notare occit@n.
io non vedo fratture, ho fatto discussioni epiche con Rector, per quando abbiamo opinioni divergenti, ho sempre rispettato in primis la persona, e considerata mio "fratello" nonostante differenti idee su differenti argomenti. Non siamo fatti tutti con lo stampino.

Purtroppo tu spesso hai la "fregola" del confine immutabile, della linea tracciata con il muro, o con le montagne al millimetro.
è italia fino dove c'è lo spartiacque alpino (non considerando che anche quello è una linea fittizia fatta cmq da uomini su ispirazione geografica)

uguale qui, hai visto che in uno specifico argomento, 3 o 4 persone hanno idee differenti dalle tue, e cosa sei stato capace di dire "no c'è una PROFONDA FATTURA TRA DUE GRUPPI DEL FORUM, è ORMAI INSANABILE".

Ecco hai dovuto per forza tracciare un confine immutabile, e profondo, tra due entità, la frattura insanabile addirittura.

Intanto mi chiedo chi ha deciso il "Limes" , al solito ti sei messo sul tuo piedistallo e hai tracciato TU la frattura, senza interpellare ne l'uno ne l'altro gruppo.
In secundis, hai avuto anche l'arroganza di tracciare il gruppo.

A dirti la verità il tuo gruppo sei solo tu, la frattura insanabile la hai voluta mettere solo tu e non è tra due gruppi, è tra TE e solo Te ed il resto del forum.

Almeno evita di tirare dentro gli altri.

Quindi fatti la tua bella città stato fatta da una sola persona, alzati i tuoi muri per il terrore del diverso, e per le tue convinzioni, poi magari già che ci stai parla pure da solo, cosi sicuramente avrai il silenzio-assenso che ti rende cosi felice.


Come ho detto c'è una bella differenza tra te e Rector (cito rector perchè é la persona con la quale mi sono scontrato maggiormente, ma anche perché ne ho stima)
e sopratutto tra me e lui non esiste frattura insanabile, visto che ne io ne lui l'abbiamo messa.

Il problema è che tu hai un modo di fare come se fossi l'unico depositario del dogma assoluto, bèh ho una notizia per te, non lo sei.
Il problema con molti altri del forum non sono le tue idee, ma il tuo modo di fare, che non piace a molti, e quello che a te fa girar ancora più le bolas sono che a dirtelo sono state almeno 4 persone in quanto 2 o 3 pagine di th?
Visto che però a te piace darti un tono, e stare sul piedistallo, hai dovuto riempirti la bocca di fratture insanabili pur di continuare a difendere il tuo castello.


Forse è ora che impari ad accettare anche le opinioni altrui.

In ultimo trovo alquanto di cattivo gusto, il voler per forza dividere una comunità che si è formata con aggregazioni spontanee, solo perchè a te non va giù che altri possono avere idee differenti dalle tue, e condividerle sopratutto.
Un puerile giochetto per non guardare la realtà delle cose, cioè su questo argomento, le tue idee non sono apprezzate dalla maggioranza della popolazione "stanziale" del forum.

Insomma pensaci...pensare non fa mai male.

Lo spartiacque alpino non è una invenzione umana come dici. Se tu vai a fare una bella passeggiata nella Valle del Vipacco ti accorgerai che il naturale confine fra la penisola italica ed il resto dell'Europa è posto a Grusizza Piro. Fino a Grusizza Piro http://it.wikipedia.org/wiki/Grusizza_Piro , dove i romani non a caso avevano posto il confine fra l'Illiria e la X regio Venetia et Histria, la vegetazione è totalmente mediterranea e ti puoi fare delle grandi raccolte di asparagi per esempio. Subito dopo solo conifere e niente da raccogliere. Come vuoi considerare le tribù slave spintesi entro i naturali confini peninsulari?

Dovresti chiedere, caro spartaco, non tanto come considerare le tribù allogene stanziatesi a forza, e che pare a quanto leggo sopra vengono considerate legittimamente in possesso della nostra terra italiana cisalpina (detto da uno che si dice irredentista fa abbastanza ridere ma tant'è); quanto a cosa serva questa sub species di polemica a distanza di 70 anni su un assurdo e totalmente ipotetica visione romantica di mercanteggiamento delle terre. Io do, non si sa quale titolo, l'Alto Adige all'Austria (sconfitta in guerra al pari della Germania), e tu mi mantieni l'Istria, e magari già che ci siamo anche Fiume, Zara e Cherso, in compenso puoi prenderti l'Isontino carsico... :muro:
 
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Occit@n
view post Posted on 29/6/2011, 16:17     +1   -1




CITAZIONE (FulvioDip @ 28/6/2011, 20:44) 
ovviamente ragazzi se devo commentare la mia risposta era solo per fare un esempio sulla questione sollevata nello specifico della mia risposta.
ho cercato di trovare una similitudine, tra la frattura insanabile, quindi la voglia di delineare un confine preciso, secco e netto, come lo spartiacque alpino.
e il fatto di accettare anche opinioni differenti dalla propria, se pur rimanendo delle proprie convinzioni, quindi diciamo un confine "linguistico e culturale" quindi mutevole come tale e "respirante" ovviamente in un intorno ben preciso.


Per il topic, ovviamente quando ci sono delle zone di confine, gli uomini tendono, per forma mentis, a ricercare cose ben delineate, e a trovare i riferimenti più lampanti, che sono solitamente o le montagne, oppure i grandi corsi d'acqua.

Per l'italia si è scelto arbitrariamente di decidere che lo spartiacque alpino, quindi tutte le montagne che hanno corsi d'acqua che scendono verso la pianura padana, sono i confini geografici della penisola.

spesso ovviamente la scala dei tempi umani, e quella delle montagne geologiche, non vanno molto d'accordo, quindi ecco che delle montagne che sono li da sempre, hanno visto alle loro pendici affacciarsi vari uomini dai diversi idiomi.

non sempre il confine geografico poi, segna il confine culturale, ma lo fa con buona approssimazione.

tecnicamente e dico purtroppo nizza era fuori dall'arco alpino, era sulla costa del mar ligure quindi per nizza era valevole il confine "culturale" ma non quello geografico strettamente inteso.

oppure come sappiamo al brennero l'etnia tedesca è maggioritaria a quella italiana.



Ad oriente, la questione del confine orientale, nacque anche per il fatto che le alpi, contrariamente all'immaginario collettivo "non abbracciano" tutta l'italia, ma ad oriente si allungano verso l'austria e la slovenia....

non ricordo bene in quale th, mi pare proprio quello dei "confini e giustizia", avevo postato uno zoom di google maps, dove dall'alto si vedeva ad "occhio" quale era il confine orientale delle alpi giulie e grosso modo corrispondeva proprio al primo "corno" dei due cornetti che si incuneavano nel territorio sloveno del vecchio confine italiano.


finiti quei corni, le alpi finivano, e di fatto definire con esattezza uno spartiacque, sopratutto in un territorio come il carso, dove spesso i fiumi nascono, poi spariscono per km sotto terra e ricompaiono da qualche altra parte, magari dopo aver fatto dei giri "contorti" che ne hanno modificato drasticamente il corso.

quindi tracciare un confine preciso sull'alto piano carsico, usando il concetto di spartiacque, era sicuramente più difficoltoso che non sulle alpi, con monti e fiumi ben delineati.


se vogliamo il confine orientale poi si riprendeva bene dal monte nevoso, che con molta fantasia, ma non tantissima, di fatto può esser considerato la prima "cima" delle alpi dinariche. e quindi si poteva di fatto riprendere a tracciare un confine bello preciso , che separa l'istria, dalla penisola balcanica.

Quoto al 100%!

Anche se su Nizza non sono d'accordo in quanto reputo il bacino del Varo e dei suoi affluenti facenti parte della regione geografica italiana a pieno diritto.

Per quanto attiene al confine orientale ricordo che nel 1918/19 in sede di trattato di pace l'intestardirsi su un confine allo spartiacque e sul possesso di Fiume ha portato il nostro paese a PEREDERE praticamente tutta la Dalmazia del nord e tutte le isole dalmate che ci erano state promesse con il Patto di Londra.

Territori che io considero molto più italiani, per storia, lingua, cultura e tradizioni rispetto all'entroterra carsico di Postumia e zone limitrofe!
 
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view post Posted on 29/6/2011, 16:28     +1   -1
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Occit@n, forse Fulvio si riferiva al fatto che Nizza è al di là della catena maestra, principale delle Alpi Marittime. Ma, in effetti, parecchi riconoscono la regione del Varo attinente alla geografia della penisola Italiana.
Sulla Venezia Giulia è vero anche che lo spartiacque alpino è abbastanza incerto nella parte centrale quanto meno, dovuto ai forti fenomeni carsici. Per il resto è la solita differenza di vedute fra confini geografici, facilmente difendibili e realtà etniche. In effetti, mi ricordo che ne abbiamo parlato diffusamente anche nel thread della Dalmazia.
 
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view post Posted on 29/6/2011, 23:35     +1   -1

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CITAZIONE (Mars Pianeta Rosso @ 29/6/2011, 17:28) 
Occit@n, forse Fulvio si riferiva al fatto che Nizza è al di là della catena maestra, principale delle Alpi Marittime. Ma, in effetti, parecchi riconoscono la regione del Varo attinente alla geografia della penisola Italiana.
Sulla Venezia Giulia è vero anche che lo spartiacque alpino è abbastanza incerto nella parte centrale quanto meno, dovuto ai forti fenomeni carsici. Per il resto è la solita differenza di vedute fra confini geografici, facilmente difendibili e realtà etniche. In effetti, mi ricordo che ne abbiamo parlato diffusamente anche nel thread della Dalmazia.

Si per rispondere ad entrambi,sia ad occit@an che al buon mars.

diciamo nell nostro immaginario romantico, ma anche quello planetario, l'italia è separata dal resto del continente dalla catena delle alpi.
ovviamente il problema che che le alpi non sono una linea monodimensionale come i confini su carta, ne "abbracciano" tutta l'italia a cerchio.

per dirvi, se parlate con un austriaco per loro è austria tutto il territorio sulle alpi, quindi per loro la germania inizia sulle prealpi al versante nord, e l'italia sulle prealpi al versante sud.

quindi per loro la definizione di spartiacque è semplicemente "geografica".

per il discorso arbitrario, ad esempio si potrebbe definire , e continuo a citare il caso dell'austria, che l'austria è la nazione che sta sulle alpi, e la germania, italia, republica ceca e slovenia inziano dove ci sono le prealpi.

e sarebbe lo stesso un confine ugualmente tracciabile, e che si baserebbe ugualmente su punti geografici ben definiti (a misurare la vetta di un monte e decidere se è sopra o sotto i 1200mt ci vuole poco).

ovviamente lungi da me dire che l'austria dovrebbe esser cosi ci mancherebbe ben altro.


solo per dire che lo spartiacque è uno dei tanti "confini" arbitrali che è stato scelto dagli uomini sulla catena delle alpi, che puntiforme non è quindi c'è da dividere spesso 100-150km di montagne lungo un asse ovest-est.
Arbitrariamente si è scelto di usare il confine che dava maggiori sicurezze e appigli geografici quando andava tracciato in modo che le gli stati nazionali potessero avere meno "casus belli" per dispute di confine.

ricordiamo che il concetto di spartiacque alpino nasce proprio attorno al 1850-1920, quando c'era la grande necessità, per via degli stati nazionali, a dover ben definire in maniera univoca la nazione amministrativa con la regione geografica.


per il discorso nizza, come è detto, il mio concetto e quello di occit@n, sono le due facce della stessa medaglia, un pò come il carso.

nizza è decisamente "al di là" dello spartiacque ufficialmente riconosciuto, ed il Varo non scendendo verso la valle del Pò, ma buttandosi dentro al mari ligure
può dare adito a rivendicazioni da parte sia italiane sia francesi.
dall'italia c'erano (che tristezza parlarne al passato) rivendicazioni storiche e culturali, la francia invece poteva far valere rivendicazioni squisitamente geografiche

quindi di fatto bisogna avere la flessibilità mentale di capire, che oggettivamente oltre ai monti anche i fiumi possono fungere da ottimi confini, ma a volte bisogna soprassedere anche ai confini geografici per dare priorità a quelli culturali.

fa da se, che seguendo questo ragionamento quasi l'80% della antica contea di nizza, doveva rimanere in italia (realmente i francesi potevano reclamare qualche aggiustamento sul confine nord-occidentale ma poco +).

Realmente visto che sulla costa sud non ci sono le alpi maestre a fare da confine ben delineato, si prende un confine storico che da sempre è stato, quindi al di quà del varo ci sta l'italia, al di là del varo ci sta la francia.
con buona pace dei francesi che sono 150 anni che continuano a dire che l'italia finisce al Roja.


lo stesso discorso lo faccio per il carso, a nord il confine naturale c'èra ed facilmente delinabile, le alpi giulie, che anche un cieco vedrebbe.
A sud ancor meglio, perchè l'istria è davvero divisa dai balcani dalla catena delle alpi dinariche (continuassero pure gli slavi a dire che l'istria e trieste stanno nei balcani, qualcuno dovrebbe insegnargli la geografia base almeno).
Purtroppo sta definizione diveta un pò "opinabile" per Fiume, che di fatto si trova nella stessa posizione di Nizza, ma insomma sappiamo che le città di confine possono discostarsi leggermente dal confine geografico.

Rimaneva la fascia centrale (guarda un pò proprio la zona di postumia e idria) dove effettivamente fare un confine univoco era problematico, e personalmente avrei fatto valere il confine culturale, quindi dare quei due paesini alla slovenia, fissare un confine sul vecchio confine del litorale austriaco e chi si è visto si è visto.



Piccolo escursus sulle alpi dinariche, e sulla dalmazia.

Di fatto la dalmazia è una specie di "piccola italia" visto che i confini della stessa, si possono tranquillamente vedere ad occhio, e tracciare , lungo lo spartiacque delle alpi dinariche.
di fatto la dalmazia ha delle coste proprie, delle isole proprie e delle montagne proprie ben definite.


Questa è sempre stata per me la prova incontrovertibile che la dalmazia non è ne italia, ne tanto meno balcani, ma una regione con dei contorni geografici ben definita.

poi ovviamente nei suoi geni c'è la componente slava arrivata dai monti e la componente italica arrivata dalle cose.
Visto che a qualcuno piace anche riempirsi la bocca del termine "alloglotte" a questo punto realmente nessuna delle due etnie avrebbe diritto, visto gli eredi reali del posto sarebbero gli illiri e i dalmati, ma purtroppo sono stati eradicati sia dalla componente italica che da quella slava.

Lo stesso per la spartizione della dalmazia avrei fatto valere lo stesso il confine di tipo culturale.
perchè sicuramente dargli un confine di tipo geografico, avrebbe portato alla nascita di uno stato praticamente indipendente con dei confini ben delineati.
(un idea che avevo già sentito da qualcuno qui nel forum, una pentapoli, che a dirvi la verità da quando l'ho sentita, ho sempre pensato che fosse la soluzione migliore per quella regione)




Quindi alla fine della fiera, lo spartiacque alpino è sicuramente il confine più facile da tracciare, tra tutti i confini geografici che si possono prendere in esame, di fatto arbitrario visto che altre scelte, più o meno valide , che si basano lo stesso su elementi geografici possono esser fatte.
il confine dello spartiacque ovviamente è un buon punto dove partire, valutando però caso per caso elementi culturali, sopratutto dove c'è difficoltà a tracciarlo.
 
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view post Posted on 30/6/2011, 06:50     +1   -1
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Interessante post il tuo, Fulvio, nondimeno debbo apportarvi due precisazioni.Secondo il mio pensiero, la linea dello spartiacque geografico non è una linea arbitraria qualsiasi che possa essere confusa con le diverse altre configurabili all'interno di un massiccio roccioso come, per esempio, le Alpi. E' la linea divisoria per eccellenza: non divide solo acque, ma è un discrimine anche climatico e vegetazionale, a prescindere dalla componente antropica. Infatti, in genere, anche se non sempre, lo spartiacque geografico alpino coincide con la massima configurazione divisoria, la linea delle cime più alte, cioè la linea delle creste.Quindi, se si accetta il principio geografico come confine, esso risulta per ciò stesso essere la linea spartitoria d'elezione.
Per quanto riguarda la sua nascita ed applicazione nei casi concreti, questa è fissata alla data del Trattato di Utrecht (aprile 1713 e, per la sua convenzione d'esecuzione che qui c'interessa, nel 1718) e non nell'Ottocento o a seguito dei trattati che conclusero la Grande Guerra. In questi ultimi casi trovò infatti un'ulteriore espansione.
Detto questo, non sono un paladino ultimativo di questa linea che ad Est, nel nostro caso, se in parte si può pure perdere sul terreno, è comunque,allo stato attuale, politicamente fuori dal contesto delle cose possibili, come più volte è stato rilevato.
 
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view post Posted on 30/6/2011, 10:43     +1   -1

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CITAZIONE (Mars Pianeta Rosso @ 30/6/2011, 07:50) 
Interessante post il tuo, Fulvio, nondimeno debbo apportarvi due precisazioni.Secondo il mio pensiero, la linea dello spartiacque geografico non è una linea arbitraria qualsiasi che possa essere confusa con le diverse altre configurabili all'interno di un massiccio roccioso come, per esempio, le Alpi. E' la linea divisoria per eccellenza: non divide solo acque, ma è un discrimine anche climatico e vegetazionale, a prescindere dalla componente antropica. Infatti, in genere, anche se non sempre, lo spartiacque geografico alpino coincide con la massima configurazione divisoria, la linea delle cime più alte, cioè la linea delle creste.Quindi, se si accetta il principio geografico come confine, esso risulta per ciò stesso essere la linea spartitoria d'elezione.
Per quanto riguarda la sua nascita ed applicazione nei casi concreti, questa è fissata alla data del Trattato di Utrecht (aprile 1713 e, per la sua convenzione d'esecuzione che qui c'interessa, nel 1718) e non nell'Ottocento o a seguito dei trattati che conclusero la Grande Guerra. In questi ultimi casi trovò infatti un'ulteriore espansione.
Detto questo, non sono un paladino ultimativo di questa linea che ad Est, nel nostro caso, se in parte si può pure perdere sul terreno, è comunque,allo stato attuale, politicamente fuori dal contesto delle cose possibili, come più volte è stato rilevato.

Guarda mars, non sto dicendo che è una linea arbitraria, perchè lo spartiacque esiste ed è un elemento geografico, stimato con precisi studi scientifici.
quello che sto dicendo che prendere una linea geografica e applicarla come confine è una scelta arbitraria estandard degli uomini.
Come hai fatto notare te, su un massiccio roccioso di dimensioni non puntiformi, gli elementi configurabili come confine sono praticamente infiniti.
ad esempio la linea dello spartiacque, funziona perfettamente quando devi separare due nazioni, come italia e francia, allora da una parte nazione A e dall'altra Nazione B.

O ad esempio alcuni tratti del confine cino-indiano seguono appunto la linea dello spartiacque hymalayano.

il problema lo hai quando ci sono nazioni, mi vengono in mente l'austria o la svizzera, ma anche il nepal o il buthan o lo stesso tibet, che poggiano sopra tutto un arco di montagne.

ho fatto prima il caso dell'austria, dove con l'italia il confine è stimato sullo spartiacque alpino, mentre invece con la germania e con la repubblica ceca il confine è sempre su base geografica, ma segue il concetto delle prealpe, cioè che è una nazione fino alle pendici di determinate montange e poi appena parte la montagna ne inizia un altra.
di fatto è una linea di confine che non si basa sulle creste, come lo spartiacque, ma si basa sul possesso di tutto il blocco roccioso, quindi sul possesso , di tutte le pendici sia quella ascendente che quella discendente.
(anche il confine austro-ungherese e ungherese-rumeno dovrebbe basarsi su questo concetto)

Comunque alla fine della fiera, anche io sono un buon sostenitore dello spartiacque, alla fine in alcuni casi come per l'italia, o lo stesso confine franco-spagnolo sui pirenei, è un ottima "scelta" di confine per accontentare tutte le nazioni che si affacciano su un arco di monti. (anche il confine norvegia-svezia segue per la parte centrale e nord orientale lo spartiacque delle alpi scandinave).
Poi come hai detto tu, anche io non lo ritengo cosi immutabile visto che è sempre una cosa decisa dagli uomini, e quindi a volte ci si può discostare per fare "aggiustamenti" regionali o etnici o culturali.
 
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view post Posted on 30/6/2011, 10:52     +1   -1
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Siamo d'accordo. Non c'è alcun accanimento ideologico da parte mia. Per l'Italia a me pare il confine perfetto, facendo, ovviamente, astrazione dagli accadimenti storico-politici che si sono succeduti nel tempo e ne hanno operato una sostanziale modifica, sopratutto ad Est. Ora come ora non c'è che prenderne atto. Poi si vedrà, la storia ci insegna che nulla è immutabile.
 
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view post Posted on 30/6/2011, 12:22     +1   -1
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Per chi è interessato e conosce il francese, inserisco qui un link ad un sito che pubblica, fra gli altri, l'art.4 del Trattato di Utrecht che qui è attinente. Se si vuole approfondire, c'è anche la Convenzione applicativa del 1718.
Francia e Regno di Sicilia,poi Sardegna, scelsero di considerare come propri confini in alcuni settori comuni, la linea delle cime e l'ève pendante (ligne de partage des eaux=spartiacque).

http://bornes.frontieres.free.fr/histoire/...d%27Utrecht.htm

http://bornes.frontieres.free.fr/histoire/..._avril_1718.htm
 
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view post Posted on 30/6/2011, 12:32     +1   -1

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CITAZIONE (Mars Pianeta Rosso @ 30/6/2011, 11:52) 
Siamo d'accordo. Non c'è alcun accanimento ideologico da parte mia. Per l'Italia a me pare il confine perfetto, facendo, ovviamente, astrazione dagli accadimenti storico-politici che si sono succeduti nel tempo e ne hanno operato una sostanziale modifica, sopratutto ad Est. Ora come ora non c'è che prenderne atto. Poi si vedrà, la storia ci insegna che nulla è immutabile.

le alpi lo sono :asd: :asd: :asd: solitamente fa prima a mutare la concezione del concetto di "limes" da parte degli uomini :wnk:

cmq tornando al titolo del topic, effettivamente ci sono dei confini naturali e spesso dei confini culturali, per l'italia si è evidenziato come sia nizza, sia fiume, diciamo le città che aprono e chiudono l'italia da una parte e dell'altra, di fatto potrebbero esser entrambe escluse del confine geografico.
nella concezione geografica Dantesca, quindi se vogliamo forse la "prima" da italiani, l'italia si apriva a nizza e si chiudeva a pola, quindi di fatto fiume era "esclusa" da questa concezione.
e lo stesso concetto di italia delle regioni augustee (forse davvero il primo abbozzo dell'italia) iniziava al di qua del Varo, quindi con nizza, e seguiva abbastanza bene il crinale alpino.
interessante come i romani più che il concetto di limes sui monti, lo avessero sui fiumi.
la regione venetia ed histria appunto seguiva lo storico confine per la parte nord est delle alpi giulie, e poi deviava subito verso overs, per andare a seguire il limes del fiume arsia.

di fatto tenendo fuori albona e fiume, di fatto credo da questo vecchio "limes" che lasciava in italia tutta l'istria occidentale con pola, nasca il concetto medioevale che l'italia nasce a nizza e si chiude a pola.


Tra l'altro una chicca storica, quando wilson propose la sua "linea wilson" ad ispirarla fu proprio il vecchio confine "augusteo".

se guardate effettivamente le due linee, tracciate quasi a 1900 anni di distanza l'una dall'altra, noterete quanto si assomigliano (ovviamente con i dovuti accorgimenti del caso).

corsi e ricorsi storici? :italia:
 
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view post Posted on 30/6/2011, 12:45     +1   -1
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CITAZIONE (FulvioDip @ 30/6/2011, 13:32) 
CITAZIONE (Mars Pianeta Rosso @ 30/6/2011, 11:52) 
Siamo d'accordo. Non c'è alcun accanimento ideologico da parte mia. Per l'Italia a me pare il confine perfetto, facendo, ovviamente, astrazione dagli accadimenti storico-politici che si sono succeduti nel tempo e ne hanno operato una sostanziale modifica, sopratutto ad Est. Ora come ora non c'è che prenderne atto. Poi si vedrà, la storia ci insegna che nulla è immutabile.

le alpi lo sono :asd: :asd: :asd: solitamente fa prima a mutare la concezione del concetto di "limes" da parte degli uomini :wnk:

cmq tornando al titolo del topic, effettivamente ci sono dei confini naturali e spesso dei confini culturali, per l'italia si è evidenziato come sia nizza, sia fiume, diciamo le città che aprono e chiudono l'italia da una parte e dell'altra, di fatto potrebbero esser entrambe escluse del confine geografico.
nella concezione geografica Dantesca, quindi se vogliamo forse la "prima" da italiani, l'italia si apriva a nizza e si chiudeva a pola, quindi di fatto fiume era "esclusa" da questa concezione.
e lo stesso concetto di italia delle regioni augustee (forse davvero il primo abbozzo dell'italia) iniziava al di qua del Varo, quindi con nizza, e seguiva abbastanza bene il crinale alpino.
interessante come i romani più che il concetto di limes sui monti, lo avessero sui fiumi.
la regione venetia ed histria appunto seguiva lo storico confine per la parte nord est delle alpi giulie, e poi deviava subito verso overs, per andare a seguire il limes del fiume arsia.

di fatto tenendo fuori albona e fiume, di fatto credo da questo vecchio "limes" che lasciava in italia tutta l'istria occidentale con pola, nasca il concetto medioevale che l'italia nasce a nizza e si chiude a pola.


Tra l'altro una chicca storica, quando wilson propose la sua "linea wilson" ad ispirarla fu proprio il vecchio confine "augusteo".

se guardate effettivamente le due linee, tracciate quasi a 1900 anni di distanza l'una dall'altra, noterete quanto si assomigliano (ovviamente con i dovuti accorgimenti del caso).

corsi e ricorsi storici? :italia:

Ovviamente non mi riferivo alle Alpi,Fulvio, ma al confine politico fissato ad Est.
 
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