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Forum Irredentismo e Nazionalismo italiano

Carta Linguistica Nizzarda del 1887

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Ultima-Frontiera
view post Posted on 12/10/2012, 15:37 by: Ultima-Frontiera     +1   -1




CITAZIONE (simon1971 @ 12/10/2012, 16:00) 
CITAZIONE (nolan79 @ 11/10/2012, 20:46) 
Potrebbe essere un " ragionevole compromesso " quella frontiera nella carta ottocentesca. La Liguria francese di nuovo al di qua come cheideva il Mentonasco Marcello Firpo.

Tenda - Briga - Fontano - Saorgio - Breglio - Sospello - Molinetto - Castiglione - Castellaro - Mentone - Roccabruna - Gorbio - Sant' Agnese - La Turbia - Capo d' Aglio e Monaco. :maestrino:

CITAZIONE (simon1971 @ 11/10/2012, 13:57) 
Piu'che discutibile e' l'incorporazione di Nizza citta', nell'area provenzale.Molti ritengono che in antico fosse prevalentemente provenzale, fino al 1400, per poi divenire un dialetto italiano con influssi provenzali (del resto la somiglianza enorme rende facile l'ibridazione), a seguito dello spostamento dei suoi interessi vs l'area italiana e ligure(sin dal 700, comparte le vicende politiche con le citta' e casate liguri, piuttosto che con l'emtroterra provenzale), per poi essere annessa allo stato sabaudo, che quivi impose come UNICA LINGUA L'ITALIANO, accellerando il processo di italianizzazione, gia' presente del dialetto locale.Nell'Ottocento la Francia ha cercato di riprovenzalizzare il dialetto, sia tramite l'esodo degli elementi filoitaliani e l'afflusso di contadini dalla Provenza, sia accademicamente inserendo il dialetto locale, contro la volonta' dei nizzardi, all'interno dei patois provenzali, progetto cui collaboro il collaborazionista Mistral.
http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:D...aletto_nizzardo

Comparazione dichiarazione diritti dell'uomo:
Nizzardo:Toti li personas naisson liberi e egali en dignitat e en drech. Son dotadi de rason e de consciéncia e li cau agir entre eli emb un esprit de fratelança.
Occitano)

Totes los èssers umans naisson liures e egals en dignitat e en dreches. Son dotats de rason e de consciéncia e se devon comportar los unes amb los autres dins un esperit de fraternitat.

(Italiano)

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Gia' all'epoca di Carlo V, fu fatto notare che l'Occitano non era molto compreso dai nizzardi, per le notevoli differenze tra le due parlate.

25 ottobre 1561, in seguito all'Editto di Rivoli, l'italiano rimpiazzò il latino come lingua per la redazione degli atti ufficiali della Contea di Nizza:
Garibaldi e gli altri nizzardi, mai si considerarono provenzali o farncesi, ma italiani, e tuttora i nizzardi doc, ci tengono a marcare la estraneita' rispetto agli Occitani.
Mi pare che Garibaldi, intervistato al riguardo, disse che il loro parlare era un dialetto italiano, con sporadiche influenze lessicali, provenzali e francesi, come un po sono tutti i dialetti dell'Alta Italia.
Per esempio i dialetti galloitalici (escluso il ligure o veneto) senz'altro hanno affinita' con il francese, ben maggiori dello stesso Occitano.

Non credo Simon che un francese doc capirebbe la frase, in Nizzardo, che hai scritto. Un' Italiano sì. Ma d' altra parte il Nizzardo in generale si capisce relativamente bene per un Italiano. Anche non sapendo parlare il francese.

Altro che dialetto francofono.

Quello che dici vale anche per l'occitano, in senso amplio.Tanto e' che italiano e occitano potrebbero tranquillamente considerarsi, non fosse per ragioni storico-politiche, due dialetti della solita lingua tanta e' la vicinanza.Mentre l'intelleggibilita' con il francese(parlato), ormai e' nulla sia per l'italiano che per l'Occitano stesso.

CITAZIONE (enniodiprinzio @ 12/10/2012, 01:31) 
un paio di frasi in occitano locale strappate ad un mio amico della val Maira(prov. di Cuneo).Mi ha detto che a Dronero l'occitano non lo parla quasi più nessuno,mentre nella parte alta della valle ancora qualcuno c'è che parla questa lingua a se(verso Prazzo).La prima frase è una specie di piccola filastrocca:
Gep i ciabri ballen e lassin chi ballen e sin che l'han bun timp
(Giuseppe le capre ballano e lascia che ballino fintanto che hanno tempo buono)
cià ramajo cò (stà nevicando qui)

Solo l'ultima parte e' non mulualmente comprensibile..ma lo stesso avviene pure coi nostri dialetti.

Sì, solo che al momento sono più gli arabi dei francesi (Anche a turbìa, saorgio, breglio, sant'agnese, mentone, roccabruna) e che nonostante, i non arabi sono tutti coloni francesi, coloni meridionali (italiani emigrati), ventimigliesi trasferiti lì. Gli intemeli in francia si salvano solo a Tenda, Briga e qualche paesino nell'alta val Roia, ma questo solo perché sono staccati dal resto del nizzardo e dal principato di monaco, sennò anche lì l'Islam sarebbe la prima religione, l'arabo la prima lingua.

Riguardo a Monaco: l'Intemelio è più presente come segnaletica che come lingua parlata, si parla più occitanico (il 17% nell'entroterra, se così si può chiamare) che Monegasco, preservato solo alla "Rocca" ovvero alla città vecchia, quella che si vede dal mare di Ventimiglia-Vallecrosia-Bordighera.
 
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