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Forum Irredentismo e Nazionalismo italiano


Monarchia o Repubblica?
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Monarchia o Repubblica?, Amedeo X o Mattarella?

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Sir Croco D. Ile
view post Posted on 11/1/2016, 22:30     +1   -1




Cittadini! Esprimetevi nuovamente sulla forma dello Stato a quasi 70 anni dallo storico referendum!

Preferite la sfila di plebei presidenti della Repubblica o un'ordinato e facile elenco di monarchi come Umberto II di Savoia (1946-1983) e Amedeo I di Savoia-Aosta (1983-oggi)? Pensate i vantaggi: niente più tritamento di maroni ad ogni elezione del Presidente!

Votate e ricordate: nel segreto della vostra cameretta, Amedeo I vi vede!
 
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IdentitarioSiculo
view post Posted on 12/1/2016, 11:53     +1   -1




Fossi vissuto all'epoca del referendum istituzionale del 1946, avrei fatto parte di quel 48% che votò per l'opzione monarchica, dato che com'é noto, quella repubblicana era fortemente sostenuta da quel fronte politico di sinistra formato da PCI-PSI-PSIUP-GL-PRI.

Penso però che un eventuale ripristino della monarchia nel nostro paese, sia anacronistico per tutta una serie di ragioni, ma se si verificasse, la cosa da parte mia non sarebbe vista affatto male. Questa repubblichetta delle banane non mi piace per niente, così come non mi piace la sua costituzione, troppo universalistica che pone l'Italia unicamente come entità burocratica e non come Nazione, tant'é infatti che rispetto al precedente statuto albertino, non fa alcun riferimento all'identità nazionale e alla sua naturale caratteristica di paese cristiano cattolico. Insomma, fatta su misura per i socialcomunisti, diciamolo apertamente, ovvero fatta da chi é allergico al termine "Patria", quasi rappresentasse una sorta di bestemmia.

La distinzione tra patrizi e plebei ci può stare, ma le regole e le leggi devono valere per tutti a prescindere dall'origine sociale. Personalmente preferisco di più la netta distinzione tra persone oneste e disoneste, tra meritevoli e indegni, tra intelligenti e deficienti, ecc., e fare poi un'opportuna selezione. Se in epoca monarchica anche il più cretino dei nobili aveva il potere e godeva di privilegi solo perché tale alla stessa maniera di un nobile intelligente e lungimirante, oggi invece c'é il problema opposto, ovvero prevalgono anarchia ed egualitarismo esasperati, in cui l'attribuzione dei diritti é fin troppo automatica e non rappresenta un punto d'arrivo all'adempimento dei doveri, abbiamo una società in cui chi é più "furbo" ha la meglio su chi é più onesto e meritevole.

Piuttosto propendo per una trasformazione dell'attuale repubblica democratica ad una repubblica presidenziale, in cui il presidente della repubblica, invece di venire eletto ogni 7 anni dai due rami del parlamento e svolgere una funzione meramente rappresentativa, venga eletto a suffragio ogni 5 anni dai cittadini e svolga la duplice funzione di capo di stato e di governo, con l'attribuzione quindi del solo potere esecutivo, e gli altri due, quello legislativo e giudiziario, mantenuti da parlamento e magistratura.

Preferisco dunque astenermi dal voto.
 
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view post Posted on 12/1/2016, 17:53     +1   +1   -1
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Repubblica senza alcun dubbio.

La monarchia è anacronistica, antidemocratica e inutile. Soprattutto le monarchie costituzionali sono fuffa, il monarca non ha vero potere ma fa più che altro rappresentanza, fa moda, fa gossip, e altre frivolezze. A che servono, concretamente? A essere democrazie imperfette, come l'UK che si vanta di essere avanzata e meritocratica, epperò si scopre che puoi diventare Capo dello Stato solo se di cognomi fai Windsor.
E comunque non conti nulla perchè tanto decide quell'altro che sta a Downing Street.

A questo punto trovo paradossalmente più oneste le monarchie assolute, almeno li il re ha un senso.
 
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view post Posted on 12/1/2016, 18:08     +1   -1
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apò ña spitha èni jinumèna aćà khàra

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Mio padre, socialista e partigiano, mi ha confessato un giorno che se Umberto I avesse avuto le palle e, invece di scappare insieme al re tappo, si fosse messo al comando delle truppe e difeso
Roma, nel referendum avrebbe votato monarchia...
 
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istrobianco2
view post Posted on 12/1/2016, 21:29     +1   -1




Ringrazio Sir Croco per l'intelligente provocazione. Per come ha impostato la discussione: per forza avrei votato Repubblica. Concordo però con Ratapena: se Umberto I fosse divenuto Re dopo l'8 settembre '43 senza scappare avrei invece votato Monarchia....
 
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Sir Croco D. Ile
view post Posted on 12/1/2016, 21:42     +1   -1




Io voto per la monarchia! Ritengo che un Re sia un forte simbolo di unità nazionale, molto più di un presidente della Repubblica con un inevitabile passato politico che ne influenza l'imparzialità.

Per questo posso accettare l'ereditarietà della carica nonostante sia contraria al principio di uguaglianza tra gli uomini. Senza contare che spesso le famiglie nobili si sentono in dovere di fare da mecenati soprattutto in ambito culturale patrio, un ulteriore aiuto allo spirito nazionale!
 
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view post Posted on 12/1/2016, 22:50     +1   -1
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CITAZIONE (Sir Croco D. Ile @ 12/1/2016, 21:42) 
Io voto per la monarchia! Ritengo che un Re sia un forte simbolo di unità nazionale, molto più di un presidente della Repubblica con un inevitabile passato politico che ne influenza l'imparzialità.

Mah, sta cosa viene ripetuta in lungo e in largo, ma sinceramente non capisco perchè molti siano convinti di questa cosa. Esiste una prova concreta di questa affermazione? Non mi risulta. Non è affatto vero, l'unità nazionale dipende da ben altre cose, e re o presidente non cambia niente.

Basti guardare le monarchie più famose d'Europa : Regno Unito e Spagna. Unità nazionale molto scarsa, nonostante la popolarità mediatica mondiale dei monarchi.
Da una parte Scozia, Galles e Irlanda del Nord sono a parte e hanno tendenze separatiste e, in un caso sono arrivati a mettere bombe. Elisabetta è la regina d'Inghilterra, non degli irlandesi o degli scozzesi.
In Spagna baschi e catalani pure premono parecchio per andarsene, anche qui in un caso fino alla bombe.

Insomma, non è che il monarca serva a qualcosa...invece in paesi come Francia, Italia e Germania l'unità nazionale è molto più forte.

Questo è uno dei classici argomenti monarchici, ma i fatti concreti dimostrano che è una sciocchezza epocale.

CITAZIONE
Per questo posso accettare l'ereditarietà della carica nonostante sia contraria al principio di uguaglianza tra gli uomini

Per me invece non è accettabile in nessun caso, a maggior ragione un ruolo così importante. In fondo, cos'è la monarchia se non un'esasperata e istituzionalizzata forma di quel nepotismo che tutti dicono di voler combattere?

CITAZIONE
. Senza contare che spesso le famiglie nobili si sentono in dovere di fare da mecenati soprattutto in ambito culturale patrio, un ulteriore aiuto allo spirito nazionale!

Senza offesa, ma anche questo è un argomento del tutto inesistente.

A parte che vorrei sapere chi sono sti nobili che tengono tanto all'arte, ma comunque lo Stato stesso può fare da mecenate : basta destinare più risorse alla cultura.
Non è semplice? Ci serve davvero un duca-conte-marchese che sgancia qualcosa?

Ma seriamente, a che accidenti ci servono i nobili? Che c'hanno, l'esclusiva del denaro?

Ora va bene sostenere la monarchia, ma questi sono argomenti che non stanno proprio in piedi.
 
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view post Posted on 12/1/2016, 23:44     +1   +1   -1

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Signori, come dico sempre il RE è na cosa da barbari e da germanici...roba da tribu...
La mia città ne ha avuti 7, poi mandati a mare...e la stessa città ha poi fondato l'Italia che conosciamo noi, di fatto facendoci diventare tutti cittadini della stessa città...

Quindi per noi Italiani vale più di tutti il detto "Roma non vuole RE...ci possono essere solo la repubblica o gli imperatori".

Tra l'altro una cosa che per me è un'obbrobrio mostruoso è la radice giuridica della carica:
il Re è padrone del regno e della terra , che in secondo luogo affida ai nobili e ai cittadini , quindi questo già sottolinea la matrice arcaica tribale (e conseguentemente germanica, visto che erano tribu), cioè lo stato dove nasco non è mio ma è di qualcun'altro.

A Res pubblica appunto è la cosa di tutti...ergo ogni uno di noi è padrone della sua amata patria alla stessa maniera....è mia e di tutti i frequentatori di questo forum e di tutti quelli che nascono italiani, anche se nascono a 1000000 km di distanza.

Il titolo di imperatore viene da imperium, cioè comanda, è una sottile differenza con il Re ma è importantissima...l'imperatore non è "possidente" della cosa pubblica o dello stato, ma impera, cioè comanda. Alla sua morte il comando torna alla repubblica o ad un nuovo imperatore.

Ergo non riuscendo ad accettare di non essere concettualmente padrone della mia patria, si vota Repubblica....e come dico sopra, sopratutto perchè qui in Italia e a Roma possono starci solo Repubbliche o Imperatori.

Parafrasando un nostro statista "il Re è roba da Biondi"...
 
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Sir Croco D. Ile
view post Posted on 12/1/2016, 23:52     +1   -1




CITAZIONE (FulvioDip @ 12/1/2016, 23:44) 
Signori, come dico sempre il RE è na cosa da barbari e da germanici...roba da tribu...
La mia città ne ha avuti 7, poi mandati a mare...e la stessa città ha poi fondato l'Italia che conosciamo noi, di fatto facendoci diventare tutti cittadini della stessa città...

Quindi per noi Italiani vale più di tutti il detto "Roma non vuole RE...ci possono essere solo la repubblica o gli imperatori".

Tra l'altro una cosa che per me è un'obbrobrio mostruoso è la radice giuridica della carica:
il Re è padrone del regno e della terra , che in secondo luogo affida ai nobili e ai cittadini , quindi questo già sottolinea la matrice arcaica tribale (e conseguentemente germanica, visto che erano tribu), cioè lo stato dove nasco non è mio ma è di qualcun'altro.

A Res pubblica appunto è la cosa di tutti...ergo ogni uno di noi è padrone della sua amata patria alla stessa maniera....è mia e di tutti i frequentatori di questo forum e di tutti quelli che nascono italiani, anche se nascono a 1000000 km di distanza.

Il titolo di imperatore viene da imperium, cioè comanda, è una sottile differenza con il Re ma è importantissima...l'imperatore non è "possidente" della cosa pubblica o dello stato, ma impera, cioè comanda. Alla sua morte il comando torna alla repubblica o ad un nuovo imperatore.

Ergo non riuscendo ad accettare di non essere concettualmente padrone della mia patria, si vota Repubblica....e come dico sopra, sopratutto perchè qui in Italia e a Roma possono starci solo Repubbliche o Imperatori.

Parafrasando un nostro statista "il Re è roba da Biondi"...

Quindi la galassia di Star Wars è stata fondata dagli italiani? :asd:
 
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view post Posted on 13/1/2016, 00:40     +1   -1

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Direi più dai Romani^^
 
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view post Posted on 13/1/2016, 09:07     +1   -1
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apò ña spitha èni jinumèna aćà khàra

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Tra l'altro una cosa che per me è un'obbrobrio mostruoso è la radice giuridica della carica:
il Re è padrone del regno e della terra , che in secondo luogo affida ai nobili e ai cittadini , quindi questo già sottolinea la matrice arcaica tribale (e conseguentemente germanica, visto che erano tribu), cioè lo stato dove nasco non è mio ma è di qualcun'altro.

Non è una matrice arcaica né tribale, perché la matrice arcaica e tribale era quella della proprietà comune e collettiva (del clan, della tribù), non quella della proprietà privata di un singolo.
 
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IdentitarioSiculo
view post Posted on 13/1/2016, 12:06     +1   -1




Non condivido la demonizzazione di Umberto II. Il vero responsabile della fine della monarchia in Italia fu suo padre Vittorio Emanuele III, e la fine vera e propria della monarchia avvenne ben prima del 1946, ovverosia nel 1922 quando questi affidò il governo a Mussolini. Suo figlio Umberto era assolutamente avverso a Mussolini e al fascismo, ed era per il ripristino del parlamentarismo.

Certo, se VE III non avesse conferito l'incarico di capo del governo a Benito, questi essendo repubblicano fino al midollo (era pur sempre un socialista) avrebbe certamente combinato il casino emulando Lenini e Trozkij nella Russia del 1917, ovvero avrebbe rovesciato la monarchia e instaurato un proprio regime dittatoriale (una RSI ante-litteram). Se in Russia si é avuta la rivoluzione "rossa" in Italia abbiamo avuto di fatto la rivoluzione "nera, la quale l'unico merito che ebbe fu di impedire un'altra rivoluzione bolscevica come quella russa (rischio esistente per via del biennio rosso del '20-21).

Quindi più che monarchia, dal 1922 al 1943, in Italia abbiamo avuto una diarchia, in cui vi furono un re come capo dello stato, ed un "duce" a capo del governo. Una strana coabitazione, frutto certamente di un compromesso, dove però ad avere il potere maggiore e a conquistare il consenso tra la popolazione era colui che si fece chiamare "duce" (purtroppo). In un certo senso quindi il destino della monarchia era segnato, e nonostante il "compromesso" tra VE III e Mussolini, non lo si poté evitare.

La storia a volte presenta a mio avviso molti paradossi. Da appassionato di storia mi pongo alcuni interrogativi, del tipo: ma il re per preservare la monarchia da un suo eventuale rovesciamento, doveva per forza scendere a compromessi con lo svitato di Predappio? Non sarebbe stato meglio se all'epoca avesse dichiarato lo stato d'assedio e mobilitare Regio Esercito e Carabinieri Reali (fedeli alla corona) in tutta la penisola, al fine di schiacciare come vermi sia fascisti che comunisti? Siamo sicuri non avesse mezzi e uomini sufficienti (per l'appunto esercito e carabinieri) per contrastare e sconfiggere sia i rivoluzionari neri che quelli rossi? Ci voleva il disastro della guerra per far uscire gli attributi al re e far saltare Benito dal suo posto?

Comunque, quando si dice "nomen omen": VE III ebbe con Mussolini quasi lo stesso atteggiamento che il suo omonimo nonno, VE II re di Sardegna e poi d'Italia ebbe col Cavour, ovvero dare fin troppi ed ampi poteri al capo del governo. Ricordiamoci di cosa fu autore il conte di Cavour nel 1859, visto che siamo in un forum irredentista.
 
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istrobianco2
view post Posted on 13/1/2016, 15:14     +1   -1




CITAZIONE
Non condivido la demonizzazione di Umberto II. Il vero responsabile della fine della monarchia in Italia fu suo padre Vittorio Emanuele III, e la fine vera e propria della monarchia avvenne ben prima del 1946, ovverosia nel 1922 quando questi affidò il governo a Mussolini. Suo figlio Umberto era assolutamente avverso a Mussolini e al fascismo, ed era per il ripristino del parlamentarismo

In ogni caso, credo che Umberto II (e coloro che lo sostenevano) non fece abbastanza per convincere VEII ad abdicare in tempi ragionevoli. Soluzione che gli doveva essere assolutamente imposta specialmente dopo la fuga di Mussolini dal Gran Sasso.
 
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Sir Croco D. Ile
view post Posted on 13/1/2016, 16:16     +1   -1




Nel 1943 per salvare la monarchia l'unica scelta per VE III era di restare a Roma e morire o finire deportato, facendo fuggire solo Umberto II il quale avrebbe poi dovuto tornare a Roma il prima possibile.
 
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view post Posted on 13/1/2016, 19:41     +1   -1

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CITAZIONE (ratapena @ 13/1/2016, 09:07) 
Non è una matrice arcaica né tribale, perché la matrice arcaica e tribale era quella della proprietà comune e collettiva (del clan, della tribù), non quella della proprietà privata di un singolo.

Anche quello è fortemente un concetto germanico o tribale, che purtroppo i Romani abbandonarono 2500 anni fà e fu reintrodotto con le invasioni germaniche (il tutto di tutti, non mi stupisco che l'idea di comunismo sia nata da marx che era un tedesco), la tribu poi eleggeva il condottiero che diventava "lo re". A seguito di questo arriva il medioevo, che unisce al concetto di "lo re" il concetto di proprietà...ed ecco che ad oggi la Gran Bretagna è un possedimento di una Famiglia di Sassonia-Coburgo-Gotha anglicizzata in windsor (per via del castello...per me rimane storica la battuta di Guglielmo II, suo cugino "da oggi vedrò la commedia delle allegre comari di sassonia-coburgo-gotha".

Capite bene che per la matrice Romana che possediamo, la scelta del Re è una scelta "da biondi"...visto che uno prima aveva la repubblica e poi l'Imperatore (che comandava non che possedeva)...

Chi rimpiange il Re come figura, rimpiange una forma di governo "barbarizzata" , germanica e non capisco in nome di che...se non un tardivo "romanticismo" di stringersi attorno al condottiero coronato...

Purtroppo è molto più facile essere fedeli ad un'uomo che non ad una idea....il Re è un'uomo, l'Imperatore è un'uomo ma a scadenza, la repubblica è un'idea...non si identifica con una persona...scusate se il concetto è leggermente più alto.
 
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