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| Io posso parlare di esperienze familiari. Mio nonno, nella Grande Guerra, è stato fatto prigioniero vicino a Caporetto ed è finito in un campo di prigionia in Slovenia. Mi diceva che i pochi rapporti con la gente del luogo erano buoni. Mio padre, nella II, era di stanza a Pola e quando era distaccato nell'interno, tipo a far la guarda ai pozzi dell'acqua, c'era da aver paura. Dice che sentiva spesso, mentre incrociava qualcuno, qualcosa come in foiba devines. e che all'epoca non capiva, ma dopo la guerra ha capito cosa intendessero. Per fortuna, dopo l'8 settembre è riuscito ad andarsene da lì. Benché mio padre fosse socialista, non ha avuto da allora simpatia per gli slavi in genere... CITAZIONE (dardanide @ 11/9/2013, 14:19) CITAZIONE (karplus @ 11/9/2013, 12:54) Ne avevamo parlato tempo addietro: https://irredentismo.forumfree.it/?t=35402012 ma non riesco a trovare la discussione pertinente, il sunto della discussione era cmq che l'Italia in quanto facente parte della NATO non avrebbe potuto attaccare nessuno di sua libera iniziativa, a maggior ragione un altro paese che a quanto pare era in orbita semi-Nato o qualcosa del genere... secondo me. Che un paese NATO non possa attaccare terzi di libera iniziativa è falso, e ce lo ricordano tutti giorni Francia, GB e soprattutto SU. La Croazia non era ancora indipendende, dunque come stato non esisteva e non poteva quindi essere in orbita NATO. Era invece in orbita tedesca, visto che la Germania ha sostenuto economicamente la divisione della Jugoslavia. State dimenticando che la fonte principale che vieta una guerra non difensiva è la Costituzione italiana. ARTICOLO 11 "L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri stati, alle limitazioni di sovranità necessaria ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo." Anche se è cambiato il concetto di guerra difensiva o, meglio, ne è stato ampliata l’interpretazione facendo rientrare nella definizione anche la difesa dei diritti umani dove sono pesantemente violati o la difesa dal terrorismo internazionale, un intervento diretto nella guerra jugoslava non poteva rientrare in uno di questi parametri.
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