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Forum Irredentismo e Nazionalismo italiano

Posts written by Irrto

view post Posted: 14/2/2024, 12:42     10 febbraio IL GIORNO del RICORDO - Irredentismo e Nazionalismo italiano
CITAZIONE
Mars Pianeta Rosso Inviato il: 11/2/2024, 00:26
Apro una parentesi comparativa. Alla fine, dopo tanto oblio e cancellazione della Verità storica, fra tentennamenti, imbarazzi e giustificazionismi, il nostro Paese,pur con colpevole ritardo, ha imboccato con decisione la strada del ricordo, senza se e senza ma, sui delitti efferati avvenuti al confine orientale per opera dei titini comunisti jugoslavi. E, soprattutto quest'anno, che segnava il ventennale dall'entrata in vigore del testo legislativo sull'istituzione del "Giorno del Ricordo", la celebrazione della ricorrenza è stata molto forte e corale, anche grazie al nuovo corso intrapreso dall'attuale Governo.

Quello che mi chiedo, ma in Germania, che ha subito danni ben maggiori, espulsione di 12 milioni di abitanti dalle regioni cedute alla Polonia ed all'URSS, centinaia di migliaia di persone morte, assassinate, due milioni di donne tedesche stuprate e perdita delle case e di tutti i beni, oltre ad essere stati gli esuli rimasti vivi ben integrati salvo eccezione, in particolare nella ex Germania Ovest, non vi sono iniziative istituzionali analoghe alle nostre? Non sono ovviamente sicuro, ma credo sinceramente di no. Troppa paura da parte dell'attuale Germania di essere tacciata di filonazismo, irredentismo e finanche nazionalismo imperialista. E, probabilmente, ci sarebbero reazioni forti dagli Stati confinanti a partire dalla Polonia. La tragedia fu immane e credo che colà l'oblio sia pesante quanto il piombo.

All'inizio delle ricorrenze del "Giorno del Ricordo", vi furono anche da noi reazioni piuttosto aspre da parte di Croazia e Slovenia ma poi, capendo che non vi erano rischi di reale revanscismo da parte dell'Italia ed essendosi migliorate consistentemente le relazioni bilaterali nel contesto europeo, le reazioni si diradarono sempre di più fino a pressoché sparire.

Certo, la differenza tra Italia e Germania fu ed è differente. Noi eravamo cobelligeranti e facevamo meno paura rispetto ai teutonici, inoltre il contenzioso sul confine orientale, pur importante, era un fatto regionale e locale su un territorio di non grande estensione, mentre quello tedesco è centrale, riguarda grandi numeri e farebbe ricordare ciò che ha causato la II^ Guerra Mondiale e la hybris tutta particolare dei Tedeschi alle armi.
In questo noi Italiani siamo più liberi.

Se volete, sarebbe interessante avere la vostra opinione al riguardo.

Ciao Mars, provo a rispondere molto volentieri, dato che è una comparazione perfettamente azzeccata (magari si potrebbe svilupparla ulteriormente in un'apposita discussione e lasciare questa sul GdR) :]:

Anni fa avevo trovato un sito di esuli tedeschi: dopo aver fatto una ricerca ho trovato questa associazione Sudetendeutsche Landsmannschaft con relativo sito www.sudeten.de/ che ha sede a Monaco, e ho visto che da una ventina di anni ha pure una sede a Praga. Dev'essere la stessa dell'altra volta (e non deve essere la sola, dato che si proclama essere la più importante associazione dei sudeti), poiché ricordo lo stesso stemma regionale di colore rossonero.

Rispolverando il mio tedesco (anni fa frequentai addirittura dei corsi di lingua estiva in Germania: una lezione di storia fu interamente dedicata alla Prussia, avessi un po' di tempo ritroverei quegli appunti e proverei a tradurli per bene così da ricordare più nel dettaglio.....) ho dato un'occhiata al sito, hanno una newsletter gratuita, fanno anche loro annualmente il raduno (l'anno scorso a Ratisbona, quest'anno ad Augusta dal 17 al 19 maggio), seminari anche per tramandare la memoria alle nuove generazioni ecc.

Naturalmente ci sono molte altre regioni coinvolte: facendo solo ricerche in italiano ho trovato cenno ad un'associazione di esuli prussiani, cercando in tedesco sicuramente si potrà trovare molto di più immagino anche da Slesia, Pomerania e forse anche tutte le regioni dell'Europa orientale. Ad ogni modo vi è una federazione che le raggruppa tutte Bund der Vetriebenen (BdV) www.bund-der-vertriebenen.de/ e pure loro hanno una Giornata del Ricordo www.bund-der-vertriebenen.de/fakten/kultur

L'impressione è che la situazione sia simile a quella italiana: le associazioni esistono quantomeno su base regionale, fanno incontri e cercano di sviluppare rapporti con la terra d'origine e con gli attuali stati di appartenenza grazie anche all'attuale spirito europeo ma molto probabilmente in sordina senza attenzione da parte dei media e dell'opinione pubblica come da noi, vorrei scoprire se anche essi sono osteggiati o vilipesi per ottusità ideologica come i nostri poveri giuliano-dalmati. Di sicuro quest'ultimi sono molto più omogenei degli esuli germanofoni almeno dal punto di vista linguistico-culturale: già solo nell'aera dei Sudeti ci sono diversi tipi di dialetti tedeschi, figuriamoci nelle altre regioni più lontane ed estese nonché a contatto con altri stati/popolazioni www.sudeten.de/dialekte

Fra i link messi qui sotto, particolarmente interessante il primo che è molto dettagliato (e da dove ho trovato la notizia dell'esistenza della BdV):

www.valigiablu.it/germania-storia-nazismo-esuli-memoria/

https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/006637/2013-12-17/ storia della Prussia ma solo fino al 1871

https://it.wikipedia.org/wiki/Espulsione_d...uropa_orientale

https://it.wikipedia.org/wiki/Espulsione_d...guerra_mondiale

CITAZIONE (Adriate @ 9/2/2019, 10:52) 
E intanto si è consumata l'ennesima schifezza ai danni di questa importante ricorrenza.

La Rai ha deciso di proiettare il film "Red Land- Rosso Istria" in prima TV, e lo ha fatto nella maniera peggiore, con un paraculismo imbarazzante : lo ha mandato in onda ieri sera, sulla terza rete della TV pubblica, quella tendenzialmente meno vista, e soprattutto, in contemporanea col Festival di Sanremo che, come noto, tende a monopolizzare lo share dell'Auditel durante la settimana in cui va in onda, tanto che le reti concorrenti sospendono tutti i programmi principali mandando in onda perlopiù repliche di film vecchi in modo da non perdere spettatori.

In questo modo la Rai si è pulita la coscienza, accontentando quelli che vogliono se ne parli, ma non scontentando neanche i negazionisti, dato che era improbabile che ottenesse grande visibilità.

E così è stato : Rosso Istria ha avuto uno share del 3,7 % e 871.000 spettatori. Dal punto di vista della dirigenza della TV pubblica è stata una mossa geniale, non potranno più essere accusati di nascondere la vicenda, e né si potranno lamentare l'ANPI e tutto il resto del liquame anti-italiano e filo-jugoslavo, dato che è passato tutto in sordina.

Per evitare tutto questo bastava fare una cosa ovvia : mandarlo in onda domenica sera 10 febbraio, quindi proprio il Giorno del Ricordo, e con un Sanremo già finito, e senza grande concorrenza, e soprattutto su Rai1, la rete ammiraglia. Questo sarebbe stato corretto da fare per il servizio pubblico.

Mi ricollego a questo intervento (non so i dati di share, ma oggi come 5 anni fa la cosa si è ripetuta) per fare una riflessione, essendo passati 20 anni dalla tardiva ma doverosa istituzione del Giorno del Ricordo è possibile fare una valutazione: la data scelta è stata la più adatta?

Il 10 febbraio infatti arriva sempre poco dopo la Giornata della Memoria (che induce qualcuno a pensare sia stata messa a contrapposizione per ideologia politica) e praticamente sempre col nazionalpopolare Festival di Sanremo che monopolizza praticamente tutte le trasmissioni sottraendo spazio al GdR, forse anche volontariamente in certi casi; riconosco che le alternative non sono molte, dato che un'altra data possibile sarebbe il 1° maggio data dell'inizio dell'invasione titina ma per ovvi motivi è improponibile ed anzi complicherebbe ancora più gravemente quanto detto sopra. L'unica alternativa possibile lontana da altri eventi importanti che mi viene in mente è la data non della firma bensì dall'entrata in vigore del Trattato di pace: metà settembre non dovrebbe sovrapporsi ad altre ricorrenti celebrazioni (del resto i francesi festeggiano l'annessione di Briga e Tenda proprio in quell'occasione).......che ne pensate?
view post Posted: 17/11/2023, 20:09     +2Analisi storica del Patto di Londra - Irredentismo e Nazionalismo italiano
Intervengo a commentare questo post dopo aver approfondito un po' la questione, in particolare leggendo i due libri del prof. Monzali sugli Italiani di Dalmazia (il primo dal Risorgimento alla Grande Guerra, il secondo dal 1914 al 1924), dove sono presenti molte informazioni approfondite prendendo in considerazione anche la situazione geopolitica internazionale del tempo.

In primo luogo, faccio notare - seppure non sia una novità, ma emerge abbondantemente se si vuole reggere fra le righe - che fin dall'inizio è evidente chi abbia davvero iniziato la lotta nazionalista nell'Adriatico orientale: è palese che gli italiani siano dovuti stare sulla difensiva fin dall'inizio a fronte di un aggressivo nazionalismo slavo fomentato dagli asburgici per una logica di "divide et impera" (che poi si è loro ritorto contro incoraggiando le spinte centrifughe delle varie nazionalità, presenti nell'impero austro-ungarico fino a subire poi gli austriaci stessi di un'amputazione e una pulizia etnica - a Marburgo, oggi Maribor - dai loro "fedeli sudditi" slavi) ma anche di timore che l'Italia unita potesse reclamare le terre dove vi fossero italofoni. Molto facile per loro la situazione in Dalmazia, dove gli italiani, pur essendo anche qui storicamente il nerbo della vita socio-politico-economica, erano [diventati nel corso dei secoli a seguito dell'immigrazione dai balcani?] indiscutibilmente minoranza: facile farli "scomparire" almeno ufficialmente col modus operandi del nazionalismo croato - in combinazione con le politiche imperiali antitaliane - che fin dall'inizio (seconda metà dell'Ottocento) stato fortemente aggressivo verso l'elemento italiano la cui unica possibilità era tentare di resistere in qualche maniera.......infatti all'inizio gli italiani di Dalmazia erano fedeli sudditi asburgici (da notare che inizialmente essi si consideravano "dalmati di lingua e cultura italiana" senza aspirare ad una unione politica), sono diventati in linea generale irredentisti filo-italiani solo quando si sono resi conto che era la loro unica possibilità di salvezza! A differenza di quanto credessi inizialmente, il governo italiano se ufficialmente non sosteneva in maniera esplicita i dalmati italiani - essendo questi sudditi asburgici non poteva ingerire negli affari interni di un paese alleato - lo faceva indirettamente tramite la Dante Alighieri che li finanziava; ma, a mio modestissimo parere, i vari governi italiani per decenni ufficialmente alleati con gli austriaci , qualche tentativo più efficace di fare pressione per impedire la progressiva snazionalizzazione avrebbe potuto farlo :ah-beh:

Con queste premesse già la base di discussione per il Patto di Londra (mi focalizzo sulla Dalmazia che in fondo è il vero nocciolo della questione, in vari sensi) è per noi penalizzante, in quanto la presenza dei dalmati italiani era ufficialmente sottostimata, a parte Zara compattamente italiana: ad esempio il Monzali pubblica documenti in cui si evidenzia che a Spalato gli italiani/italofoni erano assai di più di quanti ne risultassero ufficialmente (censimenti taroccati, nascondere la propria identità per timore od opportunismo ecc.).....per questo affermare che nel periodo della Grande Guerra la presenza italiana in Dalmazia era già quasi sparita non è corretto e fuorviante (ha cominciato a ridursi sensibilmente davvero dopo l'assegnazione di quei territori al regno jugoslavo). Viene anche evidenziato che Spalato non rientrò nel Patto di Londra per l'opposizione della Russia filoserba: chissà come sarebbe andata con la città di Diocleziano occupata dalle truppe italiane (come accaduto invece a Sebenico) che avrebbero potuto contenere i facinorosi nazionalisti, anziché tollerati dalle forze jugoslave ed anzi aizzati contro gli italiani....

E questo ancora non è nulla rispetto a quello che sarebbe accaduto dopo al momento decisivo della discussione..... :makekazz:


CITAZIONE (declegio @ 4/5/2007, 17:31) 
infatti, la spartizione della Dalmazia e la mancata annessione di Fiume valeva nel caso in cui fosse stata mantenuta in vita l'Austria Ungheria; nei confronti della jugoslavia, invece, niente era dovuto essendo la stessa stata composta da due popoli (sloveni e croati) che combatterono indefessamente a favore degli asburgo e contro gli italiani mentre il terso (i serbi) furono immediatamente sbaragliati e il cui esercito fu posto in salvo dal sacrificio, anche di perdite umane, degli italiani mentre i francesi e gli inglesi stavano pacifici a salonicco a guardare gli eventi; oltretutto il patto di londra prevedeva l'intervento della Russia nella guerra cosa che venne meno nel 1917; ricadde, quindi, sull'Italia un impegno e un sacrificio ben maggiore per sbaragliare le enormi forze che l'uscita della Russia liberò e riversò sul fronte italiano; senza la strenua resistenza dell'italia e la vittoria di Vittorio Veneto gli alleati avrebbero perso la guerra; quindi se il patto di Londra prevedeva la venezia Giulia senza Fiume e mezza Dalmazia dopo l'uscita della Russia all'Italia spettava di più, quindi anche Fiume e il resto della Dalmazia. Sarebbe stato il giusto risarcimento senza contare che gli alleati si spartirono l'impero coloniale tedesco e quello ottomano mentre all'Italia, già poverissima di colonie, vennero ceduti pochissimi e inospitali lembi al confine della Libia e l'oltreGiuba in Somalia, risarcimenti ridicoli e ininfluenti.

Infatti sono questi i punti che il governo italiano avrebbe dovuto evidenziare e magari pretendere: nel libro non se ne parla (magari nel saggio di Mario Toscano sopra segnalato troverò scritto qualcosa al riguardo, almeno spero) ma ho l'impressione che i nostri rappresentanti non abbiano nemmeno tentato..... :uhm:

Facile immaginare l'amarezza e l'angoscia di questi dalmati italiani prima entusiasti della redenzione e poi traditi e abbandonati al loro destino jugoslavo! Mi ha inoltre molto colpito la sostanziale indifferenza con cui i governanti italiani hanno tenuto in scarsissima considerazione i dalmati italiani, ad esempio sgomberando le prime due zone di occupazione addirittura in anticipo rispetto a quanto previsto con l'intento di favorire i rapporti "di buon vicinato" con gli jugoslavi - in pratica accettando passivamente i loro desiderata - dimostrando scarsa sensibilità sulla loro difficile situazione: basti considerare le ovvie maggiori difficoltà di chi aveva deciso di partire e doveva organizzarsi in tal senso, come pure essere colti alla sprovvista generando un profondo senso di incertezza e angoscia, magari influendo in negativo su chi era ancora incerto (causando così con ogni probabilità un numero maggiore di esuli).

Infatti il nocciolo di tutta la questione - non solo di quel periodo - è il nazionalismo e la voglia di prevaricare come è in pratica sempre stato degli (jugo)slavi nei confronti dei giuliano-dalmati italiani, riuscendoci addirittura quando in teoria sarebbero stati in una posizione negoziale inferiore; come ha ben descritto Carlo Umiltà, l'allora console di Spalato, costoro forzavano sempre la mano non facendo rispettare alcuni diritti pur essendo stati messi nero su bianco e dunque indebolendo ancora di più la nostra minoranza e difatti suggeriva al governo maggiore fermezza, mentre purtroppo avveniva il contrario, arrendevolezza e rinunce ulteriori.....sembra una costante dei vari governi italiani di ogni epoca e tipo di governo sulle terre d'oltreconfine (e forse non solo......)
view post Posted: 22/11/2022, 18:58     +1Fertilia - Irredentismo e Nazionalismo italiano
Cercando nel forum, ho notato che non c'è nessuna discussione specifica su Fertilia (a parte la presentazione di un utente presto sparito lì cresciuto, risalente a oltre una decina di anni fa): mi permetto di crearla io mettendo qualche link, considerando anche il nuovo museo aperto in loco da poco più di un anno

https://it.wikipedia.org/wiki/Fertilia

www.sardegnaturismo.it/it/esplora/fertilia

www.sardegnacultura.it/j/v/253?v=2&c=2488&t=1&s=19360

https://lavoce.hr/esuli-e-rimasti-la-voce-...anno-desistenza

https://lavoce.hr/esuli-e-rimasti-la-voce-...amente-istriano

https://lavoce.hr/esuli-e-rimasti-la-voce-...la-disperazione

https://ecomuseoegea.org/
view post Posted: 22/11/2022, 18:40     +3Isola di Corsica - Irredentismo e Nazionalismo italiano
Interessantissima iniziativa, purtroppo caduta nel vuoto come da pronostico https://www.corsicaoggi.com/sito/il-tratta...sica-trilingue/

Forse allora (tre mesi fa) c'era ancora l'effetto-protesta per l'uccisione di Ivan Colonna: avrebbe potuto essere una bella occasione di riscossa per i còrsi per riacquistare maggiormente la loro identità, invece tutto sembra essersi affievolito......
view post Posted: 22/11/2022, 18:21     Schedario Istro-Dalmati famosi - Parole in Libertà
Nei mesi scorsi è mancato l'attore Lino Capolicchio, nato a Merano ma di origine istriana (Gallesano per l'esattezza)

https://it.wikipedia.org/wiki/Lino_Capolicchio

https://ilpiccolo.gelocal.it/tempo-libero/...nghi-1.38416066

https://www.store.rubbettinoeditore.it/med...iere-torino.pdf

http://arenadipola.com/articoli/27595

Un'altra attrice attuale, a giudicare dal cognome, potrebbe essere di origine giuliano-dalmata: Elena Radonicich ma non ho trovato conferma al 100%, si fa cenno solo vagamente al "padre italiano di origini slavo-tedesche e da madre italiana" https://it.wikipedia.org/wiki/Elena_Radoni...iglia%2C%20Anna.
view post Posted: 22/11/2022, 18:03     Paolo Emanuele Borsellino - Irredentismo e Nazionalismo italiano
Molto bello e significativo che anche nella Fiume attuale si parli di Falcone e Borsellino, due grandi, esemplari e coraggiosi italiani contemporanei :]:

https://lavoce.hr/attualita/fiume-riconosc...ne-e-borsellino
view post Posted: 8/2/2022, 20:17     Val Canale / Kanaltal / Kanalska Dolina Italiana - Irredentismo e Nazionalismo italiano
CITAZIONE (Mars Pianeta Rosso @ 8/2/2022, 19:07) 
Sì, lo sapevamo e abbiamo già pubblicato dei post sulla galleria di Bretto, addirittura la piastra che segna in galleria il confine di Stato tra i due Paesi.
Trovi, intanto, qualcosa qui https://irredentismo.forumfree.it/?t=50391318&st=810
e qui https://irredentismo.forumfree.it/?t=50391318&st=795
Non capisco come mai il sito a cui si riferisce il link che a suo tempo ho messo ti chieda un abbonamento. Mi risultava completamente free :=/:
E, francamente, non mi sono mai accorto del fatto che i segnali telefonici Italiani mancassero in quella zona...so, però, che a breve dovrebbero iniziare delle opere - sembra a minimo e nullo impatto ambientale - per portare finalmente alla conca di Fusine l'elettricità e, probabilmente, in contemporanea, dovrebbe essere anche rafforzato il segnale telefonico Italiano.

Grazie, non avevo visto tutte le ultime pagine della discussione, mea culpa (come chiamasi anche una famosa pizzeria di Ragusa di Dalmazia :w2nk: )

Speriamo che con quelle opere sia potenziato anche il segnale italiano :italia:


CITAZIONE
Anche a Miramare di Trieste con il roaming attivo si agganciano meglio le celle slovene e croate dell'Istria di quelle cittadine che sono un po' in dentro per via del golfo...

a qualcuno già fra Monfalcone e Duino è venuto il segnale.....croato addirittura!
view post Posted: 8/2/2022, 20:10     Addio a Maria Pasquinellii - Irredentismo e Nazionalismo italiano
60° anniversario della morte di Geppino Micheletti, l'Eroe di Vergarolla che nessuno mai ricorda (a parte Simone Cristicchi nei suoi spettacoli) <3 https://lavoce.hr/esuli-e-rimasti-la-voce-...pino-micheletti

Riguardo a Maria Pasquinelli, vi segnalo l'uscita di questo imperdibile libro contenete la documentazione sui massacri in Dalmazia, frutto del rapporto con la giornalista rovignese Rosanna Turcinovich Giuricin a cui aveva concesso un'intervista una decina di anni fa www.arcipelagoadriatico.it/parla-maria-pasquinelli/
view post Posted: 8/2/2022, 20:00     ANCHE a Pisa si NEGANO le FOIBE - Politica e Attualità
Almeno a Pistoia (dove c'è adesso una giunta di cdx) c'è una mostra in favore degli Esuli https://lavoce.hr/esuli-e-rimasti-la-voce-...riccardo-lenski

Segnalo comunque, in un certo segno di segno politico opposto, la grande opera divulgativa che sta facendo da qualche tempo la sezione Anvgd Arezzo sempre sostenuta dalla giovane, bella e sensibile sindaca di Laterina di csx 3_3

https://anvgdcomitatoprovincialediudine.wo...g/anvgd-arezzo/

https://www.anvgd.it/presentato-a-laterina...campo-profughi/

https://www.federesuli.org/memoria/campi-d...aterina-arezzo/
view post Posted: 8/2/2022, 19:48     Confini geografici e confini etnici - Irredentismo e Nazionalismo italiano
Riguardo ai confini geografici, credo che in certi casi siano influenzati dalla politica: infatti leggendo un articolo di Giulio Vignoli egli evidenzia che in passato il Mar Ligure era considerato tale fino a Nizza, mentre adesso solo fino a Ventimiglia (e guarda caso la Costa Azzurra viene fatta partire proprio dal confine; anche il confine geografico del Varo, in passato dato per certo, ora viene spesso messo in discussione arretrandolo alla Val Roja). A me addirittura, basandomi solo sulla geografia, sembra che ad ovest il Mar Ligure possa arrivare anche più ad ovest, fino alla immaginaria linea Cargese-Tolone, forse sono un po' esagerato X) ma se la storia e la politica fosse stata diversa sarebbe forse opinione comune https://www.google.com/maps/place/Mar+Ligu...#33;4d8.8362755 Ad ogni modo, pur essendo toscano ero già consapevole che, nonostante i luoghi comuni, ad est il Mar Ligure bagnasse in realtà mezza Toscana =) https://it.wikipedia.org/wiki/Mar_Ligure

Per quanto riguarda la parte orientale invece, in passato il limite geografico era considerato il passo di Vrata sopra Fiume (come insegnato anche alle elementari), mentre ho letto che una quindicina di anni fa che era arretrato fino ad Aidussina con la motivazione che le Alpi Giulie finiscono lì non essendoci verso Postumia neppure un confine geografico netto: sarà così, ma quello c'era anche prima, e come nel caso del confine occidentale temo c'entri soprattutto il fatto che più il tempo passa e più si tenda a dimenticare la storia delle terre non più italiane, e che questo rientri in quel "disegno" complessivo. :[:
view post Posted: 8/2/2022, 19:20     blog di un giovane maltese - Irredentismo e Nazionalismo italiano
La nuova presidente del parlamento europeo (in sostituzione del compianto David Sassoli) è maltese ed ha parlato in un ottimo italiano

https://lavoce.hr/adnkronos/parlamento-ue-...dita-di-sassoli
view post Posted: 8/2/2022, 19:15     Appello a non andare in vacanza in Croazia - Irredentismo e Nazionalismo italiano
Così alla fine anche la Repubblica di Croazia adotterà l'Euro: sinceramente non mi dispiace, tanto i prezzi per le vacanze estive li hanno comunque aumentati già con la loro moneta, potremo fare velocemente l'effettivo raffronto dei prezzi (andavo sempre a far colazione nel solito posto - semplicemente brioche e cappuccino seduto al tavolo - vicino al porto fin quando non mi sono reso conto di spendere ogni volta l'equivalente di 5 euro!) e soprattutto non avranno più le banconote coi monumenti e i personaggi in massima parte legati strettamente alle civiltà latine: anche i simboli che lasciano ai vari paesi da mettere sulle monete sembrano piuttosto accettabili per noi :asd:

https://lavoce.hr/attualita/leuro-ai-mercati-cambiera-poco

https://lavoce.hr/uncategorized/euro-i-pre...lo-04-per-cento

https://lavoce.hr/cronaca/cronaca-polese/p...-paura-i-prezzi

https://lavoce.hr/attualita/croazia-presen...e-in-euro-video

https://lavoce.hr/attualita/euro-croazia-l...a-il-suo-lavoro
view post Posted: 8/2/2022, 18:54     +1"Fratelli di Dalmazia - Irredentismo e Nazionalismo italiano
Nuovo sito ricco di notizie a cura del Libero Comune di Zara in Esilio- Dalmati nel mondo https://dalmatitaliani.org/

Fra le varie "chicche" si può scaricare l'opera omnia di Luciano Monzali sugli Italiani di Dalmazia https://dalmatitaliani.org/2022/02/06/ital...lave-novecento/
view post Posted: 8/2/2022, 18:46     +1Val Canale / Kanaltal / Kanalska Dolina Italiana - Irredentismo e Nazionalismo italiano
Sempre belle le foto che metti dei Laghi di Fusine, che sono veramente suggestivi (posso confermare, anche dal vivo 3_3 ) purtroppo però ho notato che lì o nei pressi si capta solo il segnale telefonico sloveno: è vero che il confine è vicinissimo, ma di solito il segnale italiano rimane un po' anche poco dopo, qui invece viene meno ancora in territorio italiano a favore dell'altro..... :mad:

CITAZIONE (Mars Pianeta Rosso @ 28/12/2021, 11:22) 
Per chi è interessato, alcune altre riflessioni sul confine italo-jugoslavo (ora sloveno) nella zona di Fusine in Valromana.
Sono riuscito, tramite una certosina cattura di immagini di fogli di un file on line non altrimenti scareicabile, a procacciarmi da un libro appena uscito sui confini della ex Jugoslavia, una sezione che tratta, in inglese facilmente leggibile, proprio del confine in quella zona. Sono riuscito a farne un pdf non perfetto ma assolutamente consultabile.
Pongo quindi il link al file in questione di cui ho fatto l'upload.
Buona lettura!
https://ufile.io/eawqvxps

Le due tavole sul confine di Rapallo rimasto in vigore.

Boundaries-and-Borders-in-the-Post-Yugoslav-Space


Boundaries-and-Borders-in-the-Post-Yugoslav-Space-2

Legenda

Il quadratino grigio indica la posizione dei cippi confinari secondo la linea di frontiera stabilita a Rapallo nel 1920.
Il triangolo azzurro indica la posizione odierna dei nuovi cippi confinari che delimitano ad est la Val Canale.
Le cifre accanto sono i segni numerici sui cippi confinari.
Nemcija significa Germania.

Grazie Mars, davvero interessantissimo, purtroppo non riesco ad scaricare il link, mi chiede di sottoscrivere un abbonamento :|

Sapevate che dopo l'ultima guerra una galleria nella miniera alla Cave del Predil era divisa dal confine ed un accesso era dal lato italiano e l'altro da quello jugoslavo? www.ilpinguinoviaggiatore.it/il-confine-nella-montagna/
view post Posted: 8/2/2022, 18:31     +1Isola di Corsica - Irredentismo e Nazionalismo italiano
https://www.corsicaoggi.com/sito/commemora...-sua-posizione/

Oggettivamente, non dev'essere facile barcamenarsi di fronte ad un evento del genere, essere fra l'incudine ed il martello...... :=/:
920 replies since 10/3/2009